È sotto gli occhi di tutti che TV, giornali e social media hanno il potere di rendere una notizia più o meno importante accendendo o spegnendo i riflettori a piacere, creando sdegno o commozione, esaltando o smontando un fatto.
Le tecniche di manipolazione mediatica di massa sono state studiate da Noam Chomsky, filosofo e saggista statunitense tuttora vivente, che ha elaborato un decalogo delle strategie messe in atto dai media e dai governi per manipolare le menti delle masse.
Tra le armi più potenti di manipolazione Chomsky individua la distrazione, grazie alla quale i media spostano l’attenzione del pubblico dai temi importanti e caldi verso comunicazioni più innocue e prive di contenuti.
Chomsky stesso afferma: “(La distrazione ndr) Consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o delle inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. È anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali nell’area della scienza, dell’economia, della psicologia”.
Programmi di varietà, dibattiti televisivi, reality sono tutti strumenti necessari a manipolare le nostre coscienze e a canalizzare la nostra attenzione. In questo modo le nostre menti vengono “drogate” sistematicamente e consapevolmente dai veri detentori del potere che ci lasciano così in balia di confusione, ammaliamento, mescolamento tra realtà e fantasia, evidenza e illusione.
Non è un caso che pochissimi sappiano perché nasce il debito pubblico, ma moltissimi sanno chi ha vinto il Grande Fratello.
Sergio Colabona: “Ci danno i soldi per non farvi pensare.”
Anche se il solo pensiero ci sembra inverosimile e mette in discussione tutta la realtà per come l’abbiamo conosciuta fino ad ora, dobbiamo purtroppo arrenderci all’idea che ci troviamo di fronte a un preciso progetto di manipolazione delle nostre percezioni da parte delle élite mondiali che si comportano da governo occulto che opera nell’ombra. Le conferme non mancano.
Sergio Colabona, noto regista di trasmissioni di successo quali La fattoria, Il Grande Fratello, Affari Tuoi, L’eredità, La prova del cuoco e ideatore di programmi di successo per Rai e Mediaset, in un’intervista denuncia rilasciata all’emittente televisiva Napoli TV qualche anno fa ha posto in luce lo scandaloso fenomeno.
Colabona ha affermato: “Attenzione a tutti quei messaggi che noi registi televisivi vi diamo, perché non sono quasi mai la realtà. Vi vogliamo far credere che la realtà sia quella che vi raccontiamo attraverso i nostri programmi ma non è proprio così. Dietro le quinte dei programmi si sta facendo una televisione che obiettivamente ci sta portando tutti quanti al degrado culturale (…). Accettiamo tutti quanti di stare dentro un sistema a cui non abbiamo il coraggio di opporci e che ci fa comodo.
Comunque parliamoci chiaro, ci danno i soldi per non farvi pensare.”
Parole pesanti queste, soprattutto perché provenienti dall’ideatore di programmi particolarmente popolari.
Non è senza significato che programmi come Il grande fratello o Chi vuol essere milionario siano espressione di banche e poteri finanziari. Ad esempio la Endemol, che produce Il Grande Fratello, è una società di proprietà della banca d’affari Goldman Sachs.
Loredana
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