
FRATELLO TERRESTRE JIMMY CARTER:
Ora che hai raggiunto la mèta per meglio svolgere la tua programmata missione nel mondo, ricordati! Non fare come altri hanno fatto! Ti rammemoriamo che questo potere ti è stato concesso dall’Alto e per Suprema Volontà.
Tu sai benissimo che la nostra opera nel mondo è indissolubilmente legata ai grandi disegni dell’immutabile Legge dell’Intelligenza Creativa Cosmica.
La tua responsabilità è grande e la salvezza dell’umanità e il suo progresso sano, saggio, spirituale, materiale e scientificamente evolutivo sono nelle tue mani. Non saranno poche le prove che dovrai superare né pochi saranno i tuoi nemici dissuasori. Ma se sarai forte, fedele, puro nella mente e nel cuore, non ti mancherà la nostra valida e fraterna assistenza e consolazione.
Il nostro operatore terrestre [Eugenio Siragusa] sapeva già da molto tempo il processo che doveva portarti alla suprema carica di un continente carico di forza operante non sempre positiva, ma la tua opera potrà renderla costruttiva ed efficace, prospera di luce salvatrice per tutto il genere umano.
Noi desideriamo credere nella tua incorruttibilità e nella perseveranza dei tuoi nobili sentimenti di uomo e di guida politica, morale, spirituale e scientifica.
I nostri fraterni segni di benevolenza non ti mancheranno né saremo deboli con coloro che già pensano di porti in difficoltà.
Abbi fede ed amore nella perseveranza. La tua opera potrà salvare dall’autodistruzione il genere umano. Ricordati: Jimmy Carter, RICORDATI!
PACE.
DAL CIELO ALLA TERRA
ADONIESIS
Nicolosi, 4 novembre 1976. Ore 12:30
Eugenio Siragusa
Il 6 gennaio (?) 1969, il futuro 39° presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter (James Earl Carter Jr.), due anni prima di diventare governatore della Georgia, vide un UFO nel cielo sopra il Lions Club di Leary, dove stava per tenere un comizio: “Sembrava muoversi verso di noi da lontano, fermarsi, allontanarsi parzialmente, tornare indietro, quindi ripartire. Era dapprima bluastro, poi rossastro, luminoso, non solido. È la cosa più strana che abbia mai visto in vita mia”.
Nel 1973, mentre era governatore della Georgia presentò un rapporto all’International UFO Bureau dichiarando che l’avvistamento era avvenuto nell’ottobre del ‘69 alla presenza di altri dieci o dodici testimoni oculari, e che durò una decina di minuti, intorno alle 19:15. Affermò che non avrebbe mai più preso in giro nessuno che avesse riferito un’esperienza simile.
Nella campagna elettorale del ‘76 promise di pubblicare tutti i documenti relativi agli “strani avvistamenti” nella storia statunitense. Le elezioni si svolsero il 2 settembre del ’76, il messaggio di ADONIESIS arrivò dopo soli due giorni: il 4 novembre.
Quando fu eletto presidente, Carter incontrò l’allora direttore della CIA George Bush per chiedere i documenti, ma dopo l’incontro Carter non pubblicò nessuna rivelazione. Evidentemente, la CIA aveva messo un freno alle buone intenzioni di Jimmy Carter: un freno che il messaggio di ADONIESIS aveva previsto e intendeva sbloccare.
Ma Carter ebbe paura di dire la verità, e dichiarò al pubblico americano che la divulgazione di tali informazioni avrebbe danneggiato gli interessi della sicurezza nazionale.
Tuttavia l’interesse di Carter per la realtà extraterrestre non fu mai domo. Nel 1977, quando con l’aiuto di Carl Sagan la NASA inviò nello spazio la sonda Voyager con le registrazioni di saluti e musica da varie nazioni e culture della Terra, il presidente Carter inviò un messaggio che recitava:
“Questa nave spaziale Voyager è stata costruita dagli Stati Uniti d’America. Siamo una comunità di 240 milioni di esseri umani da oltre 4 miliardi di abitanti del pianeta Terra. Noi esseri umani siamo ancora divisi in nazioni, ma queste nazioni stanno rapidamente diventando un’unica civiltà globale. Noi lanciamo questo messaggio nel cosmo. […] Dei 200 miliardi di stelle nella galassia della Via Lattea, alcune – forse molte – potrebbero avere pianeti abitati e civiltà in grado di esplorare lo spazio. Se una di queste civiltà intercetta la Voyager e riesce a comprendere il contenuto di questa registrazione, ecco il nostro messaggio:
QUESTO È UN REGALO DI UN PICCOLO E DISTANTE PIANETA, UN FRAMMENTO DEI NOSTRI SUONI, DELLA NOSTRA SCIENZA, DELLE NOSTRE IMMAGINI, DELLA NOSTRA MUSICA, DEI NOSTRI PENSIERI E SENTIMENTI. STIAMO CERCANDO DI SOPRAVVIVERE AI NOSTRI TEMPI, MA POTREMMO FARLO NEI VOSTRI. NOI SPERIAMO UN GIORNO, DOPO AVER RISOLTO I PROBLEMI CHE STIAMO AFFRONTANDO, DI CONGIUNGERCI IN UNA COMUNITÀ DI CIVILTÀ GALATTICHE. QUESTA REGISTRAZIONE RAPPRESENTA LA NOSTRA SPERANZA, LA NOSTRA DETERMINAZIONE E LA NOSTRA BUONA VOLONTÀ IN UN VASTO ED IMPRESSIONANTE UNIVERSO.”
Nel 1994 Carter pubblicò una poesia intitolata Considering the Void, una meditazione sulle immagini che la sonda Voyager inviò sulla Terra: “Quando contemplo il fascino dei cieli serali, la loro resistenza cullante… il panorama celeste della nostra Via Lattea che racchiude nel suo disco scintillante un’infinità di Soli… sapere che questa nostra galassia è una delle moltitudini in quello che chiamiamo cielo mi turba. Mi turba…”
President Jimmy Carter, un’altra preziosa occasione mancata, per rivelare al mondo la grande Verità del Tempo di tutti i tempi.
Marco Marsili
17 marzo 2025


