“Prima che voi foste, noi eravamo già”
Pubblicato il 13 Febbraio 2025
Pubblicato il 13 Febbraio 2025
La recente immagine realizzata dal telescopio spaziale James Webb in cui è stata fotografata la nascita di una nuova stella e del suo sistema planetario. Questa neo-stella e il suo disco protoplanetario, denominati dagli astronomi HH30, si trovano nella “nube scura” LDN 1551 all’interno della costellazione del Toro. (crediti: NASA/ESA)

HH30

Una recentissima immagine, rilasciata il 04 febbraio 2025 e realizzata tramite il telescopio spaziale James Webb, mostra con un dettaglio senza eguali nella storia la nascita di una stella e del sistema planetario orbitante attorno a essa.

Tecnicamente questo oggetto stellare è stato denominato HH 30, dove la doppia H sta per identificare un oggetto di “Herbig-Haro“, ovvero piccole nebulose debolmente luminose trovate nelle regioni di formazione stellare. È distante da noi circa 450 anni luce, situato all’interno di nubi molecolari interstellari nella costellazione de Toro.

La straordinarietà di questa immagine sta nel fatto che un team internazionale di astronomi ha usato Webb per studiare questa protostella con dettagli senza precedenti. Combinando le osservazioni di Webb con quelle del telescopio spaziale Hubble e dell’Atacama Large Millimeter Array (ALMA), il team è stato in grado di studiare l’aspetto del disco a più lunghezze d’onda del sistema.

Ma cosa stiamo vedendo di preciso?
La protostella, cioè la stella in fase di formazione iniziale, è appunto nel suo stadio di accrescimento e si trova al centro dei due getti verticali, nascosta alla vista dal disco protoplanetario orizzontale. In parole povere la futura stella è al centro di tutto e illumina questa nube dall’interno.
Quella “striscia” orizzontale di colore marrone al centro è il disco di accrescimento protoplanetario, un disco di materia spaziale che sta ruotando attorno alla protostella, il suo centro gravitazionale. Da esso si stanno generando i futuri pianeti: i più rocciosi e densi all’interno del sistema e i più gassosi e volatili all’esterno.
Invece i due getti verticali di colore rosso-fucsia sono enormi getti di energia che scaturiscono ortogonalmente rispetto al disco di rotazione (in alto e in basso rispetto al piano di rotazione), generati dall’enorme attrito della materia che si genera mentre sta ruotando e condensando al centro. Un comune effetto nel Cosmo causato delle rotazioni di oggetti con grandi campi gravitazionali, come le stelle appunto.

Un dato eccezionale è che i dati ottenuti dalle osservazioni del radiotelescopio ALMA sono riuscite a tracciare la posizione dei grani di polvere spaziali di dimensioni millimetriche, che si trovano in una regione stretta nel piano centrale del disco. I dati infrarossi, a lunghezza d’onda più corta, da parte del telescopio spaziale James Webb, rivelano la distribuzione di grani di polvere ancora più piccoli. Questi sono delle dimensioni di un milionesimo di metro di diametro, circa le dimensioni di un singolo batterio. Mentre i grandi grani di polvere sono concentrati nelle parti più dense del disco, i piccoli grani sono molto più diffusi e nell’immagine appaiono di colore azzurro-blu.

È comunque d’obbligo specificare che diverse lunghezze d’onda della luce sono state combinate per realizzare questa immagine utilizzando i telescopi e radiotelescopi più potenti a disposizione oggi dalla nostra civiltà umana; queste diverse lunghezze d’onda sono rappresentate da colori separati e vari e non sarebbero visibili ad occhio nudo.

Stiamo rivivendo una situazione già accaduta in passato

Osservando questo giovanissimo sistema stellare in fase di formazione ho pensato che in questo caso siamo noi gli “alieni”.
Alieni, una parola che ahimè ha preso grazie alla cinematografia d’oltreoceano una triste accezione negativa; approfitto per ribadire che la parola “alieno” deriva dalla parola latina “alienus” e significa semplicemente “altrui”, “di altri”, un qualcosa che appartiene ad altri.

Un giorno la stella e i pianeti che si formeranno definitivamente da HH30 diventeranno un sistema stellare simile al nostro e, in scale temporali di miliardi di anni, ospiteranno la vita, portata magari anche solo da comete o asteroidi. Con il passare del tempo è molto molto probabile che si sviluppino forme di vita intelligenti, per come noi le conosciamo, fino a realizzare magari civiltà più belle e avanzate della nostra.

Con grande tristezza nel cuore, la mia perplessità più grande è stata proprio quella che noi attuale umanità della Terra non saremo in grado di veder fiorire una ipotetica futura civiltà su questo sistema stellare, a causa della nostra incapacità a evolvere in fratellanza e armonia. Su questo pianeta siamo divisi, siamo egoisti, siamo nemici gli uni degli altri. La maggioranza dei popoli e delle nazioni fanno a gara per la supremazia e per prevaricare gli altri. Questo ci porterà inevitabilmente e anche velocemente, grazie anche e soprattutto agli armamenti nucleari, ad essere gli artefici della nostra stessa rovina.

Invece, con grande gioia e serenità mi è tornato in mente un messaggio divulgato da Eugenio Siragusa, dove l’intelligenza extraterrestre a cui è stato dato il nome “Hoara” spiega che esseri intelligenti esistevano già miliardi di anni prima della nascita del nostro Sistema solare.

Stiamo rivivendo quindi una situazione analoga a quella che sicuramente qualche civiltà proveniente da altre stelle ha già vissuto 5 miliardi di anni fa. Esisteranno da qualche parte documenti visivi archiviati di quando da una nebulosa planetaria si stava formando una piccola protostella e un disco protoplanetario: qualcuno avrà osservato sicuramente la nascita del nostro Sole e dei suoi pianeti.

“Esseri intelligenti esistevano già miliardi di anni prima della nascita del vostro sistema solare”

Condivido qui la comunicazione sopra citata, firmata dallo scienziato extraterrestre Hoara e ricevuta e divulgata all’epoca dal celebre contattista siciliano Eugenio Siragusa, il 27 maggio 1980. Un messaggio Dal Cielo alla Terra da leggere lentamente e di cui capire attentamente i concetti espressi e le implicazioni che essi hanno.

IIa PARTE

HOARA SPIEGA:

HO DETTO E RIPETO: “SIAMO ASTRALI”. PROVENIAMO DA UNA DIMENSIONE COMPLETAMENTE DIVERSA DA QUELLA IN CUI VOI, TERRESTRI, SVOLGETE LE ESPERIENZE ESISTENZIALI ED EVOLUTIVE DELLA VOSTRA REALE IDENTITÀ ETERNA.

LE NOSTRE FACOLTÀ INTELLETTIVE SONO PER VOI INCONCEPIBILI ED I NOSTRI ABITACOLI NON SONO STRUTTURATI DA VALORI MATERIALI, ANCHE SE È NELLE NOSTRE FACOLTÀ MATERIALIZZARE QUANTO È NELL’IDEA. POSSIAMO RENDERCI VISIBILI ALLE VOSTRE FACOLTÀ VISIVE SOLO QUANDO LO RITENIAMO NECESSARIO E POSSIAMO ALTRESÌ ESSERE DISPONIBILI AL CONTATTO EXTRASENSORIALE O FISICO QUANDO LO RITENIAMO OPPORTUNO E CON PERSONE CHE SONO IN POSSESSO DI DETERMINATE FACOLTÀ PSICO-FISICHE-SPIRITUALI CHE POSSIAMO FACILMENTE SONDARE IN OGNI CIRCOSTANZA.

LA MATERIALIZZAZIONE DELL’IDEA, DELLA FORMA ED INFINE DELLA SOSTANZA VISIBILE, PALPABILE, ANIMATA ED INTELLIGENTE È L’ARTE PIÙ AVANZATA DELLA NOSTRA SCIENZA ASTRALE. LA LUCE, COME VI ABBIAMO GIÀ DETTO, LA MANIPOLIAMO COSÌ COME VOI MANIPOLATE L’ARGILLA ED ESSENDO QUESTA L’ARTEFICE PRIMARIA DELL’ATOMO CREANTE CI CONSENTE DI COORDINARE OGNI TIPO DI STRUTTURA FISICA E DINAMICA.

IL VOSTRO GRAVE ERRORE È QUELLO DI CONTINUARE A CREDERE CHE L’INTELLIGENZA DEBBA NECESSARIAMENTE SERVIRSI DI UN ABITACOLO UNICO: IL VOSTRO! È UN VUOTO DI CONOSCENZA CHE DOVETE COLMARE E NOI SIAMO PROPENSI AD AIUTARVI AFFINCHÈ QUESTO VUOTO VENGA COLMATO.

NELLA VOSTRA GALASSIA ESISTONO MILIARDI E MILIARDI DI GLOBI ABITATI E NON NECESSARIAMENTE CON STRUTTURE FISICHE COME QUELLE CHE VOI POSSEDETE. È ANCHE VERO CHE PRIMA CHE LA GALASSIA SI ESPANDESSE ED OCCUPASSE SPAZIO, ESSERI INTELLIGENTI ESISTEVANO GIÀ MILIARDI DI ANNI PRIMA DELLA NASCITA DEL VOSTRO SISTEMA SOLARE: “PRIMA CHE VOI FOSTE NOI ERAVAMO GIÀ INTORNO AL VOSTRO SISTEMA SOLARE, PRIMA ANCORA CHE IL VOSTRO SECONDO SOLE (GIOVE) DIVENISSE UN BUCO NERO, UN MONDO ARTIFICIALE ERA STATO MESSO IN ORBITA E TUTT’OGGI È ATTIVO E FUNZIONANTE”. SU QUESTA VERITÀ, ALTRO PER IL MOMENTO NON POSSIAMO DIRVI.

SAPPIATE SOLO CHE SIAMO PIÙ VECCHI DI VOI DI 15 MILIARDI DI ANNI, RIPRENDEREMO IL DISCORSO.

PACE A TUTTI.

                                                                                                                       HOARA

27 MAGGIO 1980.

ORE 11:30


NOTA: La dicitura alla fine del messaggio sopra riportato “[…] PRIMA ANCORA CHE IL VOSTRO SECONDO SOLE (GIOVE) DIVENISSE UN BUCO NERO, […] ” non è da intendersi letteralmente.
In base alle nostre conoscenze attuali sappiamo che se il pianeta Giove fosse un buco nero per come noi oggi lo intendiamo, tutto il Sistema solare, Sole compreso, ne sarebbe pesantemente perturbato e non sarebbe così come oggi lo conosciamo.
Questa frase è da intendersi invece come una spiegazione sintetica del fatto che quello che noi conosciamo come pianeta Giove in realtà in epoche antiche fosse una stella e che poi si è “spenta”, non emanando più luce e calore.

Un indizio a supporto di questa affermazione è che gli astronomi si sono accorti già da diversi decenni (dal 1967) che Giove emette molta più energia di quanta ne riceva dal Sole.

Andrea Macchiarini

13 febbraio 2025

Fonti e riferimenti

Immagine in evidenza:

https://esawebb.org/images/potm2501a/



Bibliografia e siti internet consultati:

https://www.esa.int/Science_Exploration/Space_Science/Webb/Webb_investigates_a_dusty_and_dynamic_disc

https://esawebb.org/images/potm2501a/

https://esawebb.org/images/potm2501b/

https://esawebb.org/images/potm2501c/

https://www.treccani.it/vocabolario/alieno/

Messaggi Dal Cielo Alla Terra tramite Eugenio Siragusa, archivio Dal Cielo Alla Terra, Gubbio PG

https://www.nature.com/articles/215691a0


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