
Bernardo Roldán intervista Emmanuel Mouriño
Nell’ambito di una conversazione appassionante sul Mistero, nel programma “L’Ordine del Tempo” del sivigliano Bernardo Roldán, lo scorso 11 dicembre è emersa la figura di Giorgio Bongiovanni. Emmanuel Mouriño, testimone diretto degli eventi più significativi della vita dello stimmatizzato di Floridia, ci ha accompagnato in un racconto unico. Fin dalla sua giovinezza, Mouriño è stato presente in momenti chiave, come la comparsa delle prime stimmate e il suo legame con Eugenio Siragusa, il più grande contattista della storia dell’Umanità.
Eugenio Siragusa: il legame spirituale
Eugenio Siragusa stabilì un ponte tra l’Umanità e gli Esseri di dimensioni superiori. Emmanuel, uno dei responsabili della nostra Arca in Spagna lo ha descritto come una guida spirituale sia per Giorgio Bongiovanni sia per lui stesso. Secondo il suo racconto, Siragusa non solo ebbe avvistamenti di UFO, ma comunicava telepaticamente con questi Esseri e fu addirittura “compenetrato” da uno di loro: Adoniesis.
Questo rafforza l’idea che gli Extraterrestri possano essere visti come Angeli o Esseri di Luce, simili a quelli descritti nei testi religiosi antichi.
Il Terzo Segreto di Fatima e le stimmate di Giorgio Bongiovanni
Il 2 settembre 1989, Giorgio Bongiovanni visse un evento trascendentale a Fatima, in Portogallo. Mouriño ci ha raccontato come, durante una visione della Vergine, ricevette i suoi primi Segni sui palmi delle mani. Questo episodio segnò l’inizio di una missione che includeva la divulgazione del Terzo Segreto di Fatima, un messaggio che affronta temi come l’energia nucleare e il ritorno di Cristo.
Questo avvenimento ebbe luogo nella piazza vicina al grande Santuario, dove Giorgio cadde in estasi sotto la grande Quercia, nel vedere uscire da un globo luminoso Miriam, la Madre Celeste. A quel punto agli occhi di Bongiovanni si manifestarono due raggi luminosi che, uscendo dal petto della Vergine, trafissero i suoi palmi delle mani, aprendo due ferite.
Emmanuel ha raccontato come Giorgio abbia vissuto da allora questi segni: sanguinamenti documentati, dolori estremi e perfino un’esperienza che lui stesso descrive come una rivisitazione del Calvario di Cristo.
Negli anni successivi tutti gli esami medici effettuati hanno sempre confermato l’autenticità di queste profonde lesioni, la cui cicatrizzazione e le sue conseguenze, risultano scientificamente inspiegabili (per approfondire).
Il legame con la Regina Sofia e Michail Gorbaciov
Giorgio Bongiovanni entrò in contatto, inaspettatamente, con figure di rilevanza mondiale, come la Regina Sofia e il presidente sovietico Michail Gorbaciov.
Durante un evento ufficiale a Madrid nel 1990, Emmanuel ci ha narrato come la Regina, nota per il suo interesse per l’ufologia e rompendo il protocollo, presentò Giorgio al leader sovietico. Questo episodio permise a Bongiovanni di iniziare a diffondere il suo messaggio in Russia, aprendo porte che sembravano apparentemente inaccessibili.
Fu proprio in Russia che lo stimmatizzato ebbe modo di parlare alla televisione nazionale davanti a milioni di telespettatori. In seguito incontrò importanti astronauti, che gli consegnarono preziosi documenti e informazioni sulla presenza Extraterrestre.
Russia, Fatima e il destino dell’Umanità
Uno dei punti più intriganti di questa intervista è stato il riferimento alla Russia nel Terzo Segreto di Fatima. Questo Paese potrebbe tramutarsi nel “braccio giustiziere di Dio” o giocare un ruolo chiave nella salvezza dell’Umanità. In un contesto di tensioni geopolitiche, queste parole acquisiscono un significato specifico, collegando il fenomeno delle Stimmate a un possibile destino globale (per approfondire).
L’allontanamento tra Giorgio ed Eugenio
La separazione tra Giorgio ed Eugenio segnò un punto di svolta nei loro rispettivi percorsi. Ciò non fu dovuto a delle divergenze nella comprensione del messaggio che entrambi diffondevano, quanto invece alla metodologia per trasmetterlo. Eugenio, di natura più conservatrice e riservata, preferiva evitare i continui viaggi che Giorgio invece intraprendeva per divulgare la sua Opera nelle numerosissime conferenze. Quest’ultimo sentiva di avere la missione e la necessità di portare il messaggio al Mondo, in modo più diretto.
Con il tempo, si è compreso quanto questa separazione fosse necessaria. Come accade spesso tra maestri e discepoli, arriva il momento in cui gli allievi devono prendere la propria strada, non come atto di slealtà, ma come affermazione della loro crescita personale e spirituale. Giorgio ha sempre mantenuto un profondo rispetto e amore per Eugenio, il suo maestro e guida. Anche dopo il loro distacco, mantennero contatti in varie occasioni, dimostrando che le loro differenze non intaccarono mai l’essenza del legame che li univa.
Questo processo permise a Giorgio di impegnarsi profondamente in cause umane e spirituali, come il suo attivismo sociale, la fondazione della rivista Antimafia2000 e la sua lotta instancabile contro i sistemi corrotti che affliggono l’Umanità. La sua capacità di combinare la missione spirituale con un effetto tangibile sul Mondo, lo ha reso una figura unica e appassionata.
In conclusione, questo processo riflette la crescita che ogni rapporto maestro-discepolo comporta. Giorgio non solo ha onorato gli insegnamenti di Eugenio, ma li ha anche adattati e ampliati per rispondere alle esigenze di una società in costante evoluzione. Entrambi i percorsi, seppur distinti, si sono integrati allo scopo di lavorare solamente per il bene dell’Umanità (per approfondire).
Uruguay: le Stimmate e l’inizio di una nuova fase
L’Uruguay segnò una pietra miliare nella vita di Giorgio Bongiovanni con la comparsa della quinta Stimmata (Montevideo, 28 maggio 1992), sul lato sinistro del costato, seguita poi dalla sesta (Aurora, 26 luglio 1993), una croce sulla fronte. Quest’ultima lo accompagnò per quasi un decennio, finché, su richiesta al Cielo, scomparve visibilmente per facilitare il suo lavoro di giornalista e attivista. Tuttavia, il dolore rimase come un promemoria della sua missione. Questa croce torna ad essere visibile in determinati eventi geopolitici importanti.
La lotta contro l’anticristo: dai messaggi Celesti all’attivismo umano
Giorgio Bongiovanni è un uomo profondamente impegnato nella lotta contro le ingiustizie. In qualità di direttore della sua rivista internazionale, che denuncia la corruzione, le mafie e i gruppi di pressione politici, egli affronta il braccio terreno dell’anticristo, rappresentato dall’avidità sfrenata per il denaro. Inoltre, fondò l’Organizzazione Funima International (oggi guidata da suo figlio, Giovanni Bongiovanni), un’Associazione che fornisce risorse fondamentali come acqua ed educazione a comunità che vivono in condizioni svantaggiate.
Il messaggio universale di Giorgio: scienza, spiritualità e trasformazione globale
I messaggi dal Cielo che Giorgio ricevette, e continua a ricevere dagli Esseri di Luce, sottolineano l’importanza di dovere abbandonare l’energia nucleare, fermare le guerre e vivere in armonia con la Natura. La sua visione trascende la Terra, includendo l’esistenza di Vita su altri pianeti e la figura del “Cristo Cosmico,” uno Spirito universale che ha visitato innumerevoli Mondi. Questo rafforza l’idea che l’Umanità debba evolvere spiritualmente per poter far parte di una grande Confederazione Interstellare.
L’autodistruzione sociale: un appello all’azione collettiva
Le associazioni criminali, in tutte le loro forme, rappresentano uno dei più grandi nemici che Giorgio affronta. Dal narcotraffico alle grandi corporazioni che alimentano i conflitti bellici, l’influenza che hanno queste organizzazioni è globale e devastante. Si è evidenziato il bisogno che la società denunci le ingiustizie e si coalizzi per evitare l’autodistruzione.
Un’eredità di Luce e Giustizia
Oggi, Bongiovanni continua la sua missione nonostante gli ostacoli fisici e sociali. Il suo attivismo, sia attraverso la rivista, le conferenze e le azioni umanitarie, rappresenta un esempio di impegno verso la Verità e la Giustizia.
La sua vita è una testimonianza continua di sacrificio e lotta, unendo il Divino e il terreno nella ricerca di un Mondo migliore.
Il suo messaggio è chiaro: il cambiamento è possibile, ma richiede l’azione collettiva e la connessione profonda con i valori più alti dell’Umanità.
Un finale pieno di speranza
Nonostante le molteplici difficoltà, il nostro Giorgio mantiene un’incrollabile fede nel trionfo del Bene. Sebbene le profezie della Vergine e di altri contattati avvertano di catastrofi imminenti, offrono anche speranza: la possibilità di un “Nuovo Regno” sulla Terra, se l’Umanità correggerà il proprio cammino. Confidiamo nella sua capacità di trasformarsi e costruire un futuro di Pace e armonia. Che il suo esempio possa ispirare ognuno di noi a contribuire, anche nel nostro piccolo, per cambiare il Mondo.
Dall’Associazione Del Cielo a la Tierra Spagna vogliamo ringraziare Bernardo Roldán per lo spazio prezioso che ci ha dedicato nel suo programma e, come sempre, Emmanuel per la sua generosità e disponibilità.
L’intervista completa è disponibile sotto:
Con gratitudine,
Daria Gradella
22 Gennaio 2025
Del Cielo a la Tierra España
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