
Domanda
Buongiorno, vi scrivo per chiedervi che cosa occorre fare per ereditare la vita eterna, sia concretamente che spiritualmente.
Grazie
Lucia
Risposta
Ciao Lucia, grazie per averci scritto.
Innanzitutto dobbiamo essere consapevoli che ognuno di noi è un essere spirituale fatto ad immagine e somiglianza del nostro creatore, quindi anche noi possediamo, come il nostro creatore, l’attributo di eternità dello spirito. Proprio perché noi siamo lo spirito intelligente che è stato emanato da Dio e che per raggiungere la completa evoluzione necessita di intraprendere un lungo percorso evolutivo, passando per le incarnazioni nel mondo duale della materia. Quindi, in parte, ti ho già risposto dandoti questa bella notizia: tutti noi siamo esseri eterni.
Il concetto di morte come ce lo fanno passare nella nostra società, non esiste. Infatti la morte è soltanto un passaggio, una trasformazione verso un’altra dimensione della realtà. Eugenio Siragusa, a riguardo, diceva che se l’umanità fosse davvero cosciente di cosa rappresenti la morte, si suiciderebbe in massa. Cosa intendeva dire? Solamente che la vera patria dello spirito è l’altra dimensione, cioé la dimensione che raggiungiamo dopo il trapasso. Infatti, se durante l’incarnazione lo spirito è incatenato ad un corpo materiale e schiavo di tutte le necessità che questo corpo e che la materia in generale comportano, nel mondo spirituale noi siamo completamente liberi e senza vincoli materiali. Gli unici vincoli che abbiamo sono legati al nostro karma in base alla legge di causa ed effetto.
Fatta questa premessa doverosa, quello che noi possiamo fare è cercare di arrivare il prima possibile e nel modo più felice possibile a questa condizione di coscienza della nostra eternità. Quando ci si trova alle prime incarnazioni, purtroppo, si è ben lontani dall’avere la consapevolezza dell’eternità spirituale, in quanto si debbono acquisire certe esperienze che ci possano elevare spiritualmente e far scontare il nostro bagaglio karmico. Il Cristo Gesù nel vangelo ci ha lasciato una frase fondamentale: “Io sono la resurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà. Chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno”. Questo passaggio fondamentale serve a farci prendere coscienza della nostra eternità e ci indica la via per raggiungere questo stadio evolutivo. Cioè, credendo in Cristo Figlio di Dio e seguendo il suo insegnamento, potremo realizzare pienamente il concetto di eternità dello spirito ed essere proiettati in mondi dove la morte non è più concepita, perché lo spirito ha vinto sulla materia.
Questo credere e seguire il Cristo ha una valenza del tutto pratica e concreta nella nostra dimensione materiale, ovvero quella di trascorrere l’incarnazione all’insegna dei valori di giustizia, pace, amore, altruismo, sacrificio, fratellanza, conoscenza. Per fare questo, nel concreto, bisogna quindi abbracciare una causa giusta e dare tutto noi stessi per portarla avanti, togliendo alla nostra vita tutto il superfluo, togliendo denaro, tempo ed energie, per donarli al prossimo e a chi ne ha più bisogno. Vivere una vita secondo lo spirito, essere devoti a Dio, studiando e acquisendo conoscenza, per poi fare esperienze e diventare saggi e padroni del proprio destino.
E c’è poi un altro passaggio del vangelo dove Gesù è molto categorico. Alla domanda di un ricco che chiedeva come avere la vita eterna, il Signore non solo ricordò lui di onorare i comandamenti, ma aggiunse che era condizione necessaria dover vendere tutti i suoi averi e darli ai poveri. Questo è il solo modo per procurarsi un tesoro nei cieli. Quindi, Gesù vuole sottolineare anche l’importanza del non attaccamento al denaro, e di utilizzare questo strumento diabolico (ricordate: “Non si possono servire due padroni, Dio e il denaro”) esclusivamente per portare avanti un’opera cristica o per aiutare il prossimo.
Questa è la via del Vangelo ed è la strada più veloce ed efficace per abbracciare l’offerta di redenzione di Cristo e per raggiungere la vita eterna, come hai detto tu. Il Vangelo ci dona le chiavi della nostra felicità e della nostra eternità. Studiare il Vangelo alla luce della messaggistica extraterrestre ci fa comprendere nei modi e nei termini più giusti l’insegnamento del Cielo. I popoli extraterrestri più evoluti di noi vivono la vita eterna promessa dal Cristo, con un corpo incorruttibile da millenni e con uno spirito in totale sintonia con l’intelligenza onnicreante, in mondi meravigliosi ed incontaminati.
Un caro saluto,
Luigi Benedetti
13 ottobre 2024