Anno 2024: stiamo scoprendo 7 pianeti al giorno!
Pubblicato il 29 Settembre 2024
Pubblicato il 29 Settembre 2024
Rappresentazione artistica (per ora n.d.r.) di esopianeti potenzialmente abitabili attualmente noti, organizzati in ordine di distanza crescente dalla Terra in anni luce. Sono confrontati con la Terra e Marte per la scala. Le dimensioni dei pianeti rilevati dal metodo della velocità radiale sono state stimate dalla loro massa utilizzando una relazione massa-raggio. (Credito: PHL @ UPR Arecibo)

E’ proprio così: con il passare degli anni, con l’impiego specifico a questo scopo di osservatori astronomici ad alta quota, con il lancio in orbita di nuovi satelliti dedicati e con l’affinarsi delle tecniche di scansione del cielo, ci stiamo praticamente rendendo conto che ogni singola stella nella nostra galassia ha come minimo 1 pianeta che le ruota attorno.

A gennaio di quest’anno, per la preparazione della bozza di testo con la quale è stato poi realizzato il documentario VITA NEL COSMO, ci siamo subito resi conto che oggi sta avvenendo una rivoluzione. Apparentemente una rivoluzione nel campo scientifico dell’astronomia, ma queste scoperte implicano una più ampia rivoluzione nella consapevolezza di chi siamo noi esseri umani della Terra e qual è il nostro reale posto nell’Universo.

http://exoplanet.eu: l’enciclopedia online dei sistemi esoplanetari

Nel 1995 l’astronomo francese Jean Schneider creò un database consultabile online in cui venivano raccolti e salvati tutti i pianeti scoperti, posizionati al di fuori del nostro Sistema solare: gli esopianeti.
Per esopianeta si intende semplicemente un pianeta orbitante attorno a una stella diversa dal Sole.

Già dalla fine degli anni ’80 Schneider decise di specializzarsi nello studio degli esopianeti, in un momento in cui in assenza di prove tangibili, la maggior parte degli astronomi pensava che non esistessero. Fu uno dei primissimi astronomi a proporre nel 1988 un metodo per rilevare gli esopianeti.

Oggi il sito web http://exolpanet.eu contiene l’Enciclopedia dei Sistemi Esoplanetari: è consultabile online gratuitamente ed è costituito da un database di tutti i pianeti extrasolari conosciuti e candidati attualmente. Il database del catalogo principale è costituito da tutti i pianeti extrasolari confermati oggi, e da un database con i rilevamenti dei pianeti non confermati. I database vengono frequentemente aggiornati con i nuovi dati provenienti da pubblicazioni scientifiche e conferenze.

Nelle loro rispettive pagine, gli esopianeti sono elencati con le loro proprietà di base, come l’anno della scoperta, la massa, il loro raggio, il periodo orbitale ed altre caratteristiche tecniche. Inoltre vi sono contenuti anche i dati della stella madre, come il nome, la distanza, il tipo spettrale, la temperatura effettiva, la magnitudine apparente, massa, raggio, età ed altri dati fisici e astrometrici.

Questa immagine catturata dallo strumento SOFI montato sul telescopio NTT dell’ESO all’Osservatorio di La Silla mostra il pianeta interstellare CFBDSIR J214947.2-040308.9 nella banda infrarossa. Questo oggetto, che appare come un punto blu al centro dell’immagine, è l’oggetto di questo tipo più vicino al Sistema Solare. Non è in orbita intorno a una stella e perciò non riflette la sua luce: la debole emissione può essere vista solo nella banda infrarossa. (Crediti: ESO/P. Delorme)

Stiamo scoprendo 7 nuovi pianeti ogni giorno!

Questa è la breve cronistoria tramite la quale la nostra Associazione, nel ricercare dati sugli esopianeti scoperti e confermati in mesi diversi nel 2024, si è resa conto della grande accelerazione nella scoperta di nuovi pianeti al di fuori del nostro Sistema solare:

  • 27 gennaio 2024 – 5633 esopianeti scoperti e confermati;
  • 08 maggio 2024 – 5675 esopianeti scoperti e confermati;
  • 07 luglio 2024 – 6802 esopianeti scoperti e confermati;
  • 27 settembre 2024 – 7338 esopianeti scoperti e confermati.

Basta fare una semplice sottrazione tra i 7338 esopianeti scoperti ad oggi e i 5633 esopianeti scoperti al 27 gennaio 2024, dividendo il risultato per i giorni trascorsi dalla seconda alla prima data: solamente quest’anno, in 244 giorni sono stati scoperti ben 1705 nuovi pianeti.

La media è di 6,98 nuovi pianeti scoperti e confermati per ogni giorno.

Secondo le dichiarazioni di Jean Schneider rilasciate al settimanale francese Le Nouvel Observateur a marzo 2015, con riferimento al periodo della fine degli anni ’80 “…da un punto di vista teorico, non c’era nulla che opponesse all’idea che esistessero pianeti come quelli del nostro Sistema solare intorno ai miliardi di stelle dell’universo, ma, in assenza di indizi tangibili, la maggior parte degli astronomi era arrivata a concludere che semplicemente non esistevano.

Ho voluto riportare questa breve dichiarazione dell’astronomo francese pioniere e fondatore di exoplanet.eu per portare in evidenza e suggerire una profonda riflessione sul fatto che se qualcosa non viene visto, la reazione più comune è pensare che semplicemente non esista.

I fatti però hanno confermato esattamente il contrario: in circa 30 anni siamo passati dal “concludere che semplicemente non esistevano” a scoprirne circa 7 al giorno !!!

E’ solo grazie a pochissimi astronomi di ampie vedute (e sicuramente coraggiosi) come Jean Schneider che, in un momento in cui tutti gli altri pensavano che stessero lavorando a qualcosa di impossibile o peggio di inutile, che oggi riusciamo addirittura ad avere immagini reali di esopianeti a pochi anni-luce di distanza dal nostro pianeta.

Questa immagine composita mostra l’esopianeta HD 131399Ab nel sistema a tre stelle HD 131399. L’immagine del pianeta è stata ottenuta con l’imager SPHERE sul Very Large Telescope dell’ESO in Cile. Questo è il primo esopianeta ad essere scoperto da SPHERE e uno dei pochissimi pianeti ripresi direttamente. Aggiornamento del 19 aprile 2022: le osservazioni condotte negli ultimi anni hanno rivelato che l’oggetto identificato come HD 131399Ab non è un pianeta, ma piuttosto una stella di sfondo (Credito: ESO/K. Wagner e altri).

Esopianeti potenzialmente abitabili

Ricercatori e astronomi sono subito andati a cercare pianeti extrasolari simili alla nostra Terra.
Sottolineo nuovamente che in circa 30 anni siamo passati dal concludere che semplicemente non esistevano altri pianeti al di fuori di quelli del nostro Sistema solare a dichiarare oggi che in base ai dati e alle osservazioni esisterebbero fino a 70 mondi potenzialmente abitabili su tutti gli esopianeti conosciuti. Di questi, 29 hanno maggiori probabilità di essere pianeti rocciosi capaci di acqua liquida in superficie, mentre gli altri 41 potrebbero includere mondi acquatici o mini-Nettuno, con una minore probabilità di condizioni abitabili.

Senza entrare troppo nello specifico, i parametri principali che deve avere un esopianeta potenzialmente capace di ospitare “la vita”, secondo l’attuale concezione di vita terrestre, sono:

  • una dimensione simile al nostro pianeta (quindi simile forza di gravità);
  • una adeguata distanza dalla propria stella, né troppo vicino per non essere troppo caldo, né troppo lontano per non essere troppo freddo (la fascia abitabile);
  • la presenza di acqua liquida in superficie.

Vorrei concludere riportando il contenuto una breve “news” pubblicata dagli astronomi e ricercatori francesi sulla homepage dell’Enciclopedia dei Sistemi Esoplanetari, pubblicata il 14 giugno 2024: “Oggi è un giorno di festa in quanto abbiamo raggiunto oltre 6000 pianeti convalidati nel nostro database (e ne stiamo ancora contando) !!!! Ci sono voluti 3 anni per andare dai 4000 ai 5000 e solo un altro anno per raggiungere i 6000, il che mostra un comportamento esponenziale”.

Andrea Macchiarini

29 settembre 2024

Questa immagine, catturata dallo strumento SPHERE installato sul Very Large Telescope (VLT) dell’ESO, mostra la stella TYC 8998-760-1 accompagnata da due esopianeti giganti, TYC 8998-760-1b e TYC 8998-760-1c. Questa è la prima volta in cui gli astronomi riescono a osservare direttamente più di un pianeta in orbita intorno a una stella simile al Sole. Sono visibili anche altri punti brillanti che corrispondono a stelle sullo sfondo. (Crediti:ESO/Bohn)

Fonti e riferimenti

Immagine in evidenza:

https://www.eso.org/public/italy/images/eso2011c/



Immagini:

https://www.eso.org/public/italy/images/eso1245c/

https://www.eso.org/public/unitedkingdom/images/eso1624d/



Bibliografia e siti internet consultati:

https://www.livescience.com/space/how-many-planets-are-in-the-universe

https://exoplanet.eu/home/

https://www.aanda.org/articles/aa/pdf/2011/08/aa16713-11.pdf

https://www.scientificamerican.com/article/exoplanet-catalogue/

https://www.nouvelobs.com/sciences/20150320.OBS5121/profession-chasseur-d-exoplanetes.html

https://exoplanet.eu/news/news__725/

https://phl.upr.edu/hwc

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