Iran convoca ambasciatore: insulto a Gesù agli olimpici
Pubblicato il 30 Luglio 2024
Pubblicato il 30 Luglio 2024
Iran convoca ambasciatore: insulto a Gesù agli olimpici 2

Non è la prima volta che dall’Iran arriva qualche sveglia spirituale all’Occidente addormentato nelle mefistofeliche ideologie materialiste.

Nel 2008 l’allora presidente Ahmadinejad, sciita, parlò di Gesù Cristo come di un “divino profeta”, di “Maria Santa” come “un gran modello per le donne” e dell’attesa escatologica per lo “svelamento del dodicesimo Imam” con il ritorno di Gesù Cristo (che l’Islam venera col nome di Isa profeta), che “offrirà tutte le bellezze e la bontà al genere umano”.

Ahmadinejad esaltò Gesù come “messaggero di misericordia, portabandiera di giustizia, di amore per i nostri consimili esseri umani, della lotta contro la tirannia, la discriminazione e l’ingiustizia”.

Il presidente iraniano disse che “se Cristo fosse sulla Terra oggi, senza dubbio starebbe dalla parte della gente che si oppone ai poteri prepotenti, stizzosi ed espansionisti, alzerebbe lo stendardo della giustizia e dell’amore a favore dell’umanità per opporsi ai guerrafondai, agli occupanti, ai terroristi e ai prepotenti di tutto il mondo, lotterebbe contro le politiche tiranniche del sistema politico ed economico prevalente a livello globale, come ha fatto durante la sua vita”.

Ahmadinejad disse anche che “tutti i problemi che hanno tormentato l’umanità nelle varie epoche sono derivati dal fatto che l’umanità ha seguito un cammino malvagio e ha ignorato il messaggio dei profeti. Le radici profonde della crisi odierna possono essere trovate nel fatto che l’umanità ha rigettato tale messaggio, in particolare nell’indifferenza di alcuni governi e centri di potere verso gli insegnamenti dei profeti divini, specialmente quelli di Gesù Cristo. Le crisi nella società, della famiglia, della moralità, della politica e della sicurezza, sono derivate dal fatto che i profeti sono stati dimenticati, l’Onnipotente è stato dimenticato e alcuni esponenti politici si sono estraniati rispetto a Dio”. Ed affermò che la soluzione a tali problemi è “il ritorno alla chiamata dei divini profeti: la responsabilità di tutti i seguaci di Cristo e delle fedi abramitiche è di preparare la via per il compimento della promessa divina e l’arrivo di quell’età piena di gioia, luminosa e meravigliosa”.

E ancora, nel suo discorso alla 66° sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il 22 settembre 2011 (discorso che vi invito a leggere integralmente), tra le altre altre cose disse:

“La questione fondamentale è la ricerca della causa prima di un simile atteggiamento [criminale da parte dei potenti del mondo]. Essa deve essere cercata nelle credenze e tendenze dell’establishment.

Un’assemblea di persone che si pone in contraddizione con gli istinti naturali dell’uomo e le loro tendenze, che inoltre non hanno alcuna fede in Dio e nei precetti dei divini profeti giustificano la loro sete di potere e i loro scopi materialisti con dei valori divini. … La creazione di una società ideale e suprema, con l’arrivo di un essere umano perfetto che è un vero e sincero seguace di tutti i diritti dell’uomo, è la promessa di Allah. Egli giungerà, accompagnato da Gesù Cristo, per essere di guida ai seguaci della libertà e della giustizia, per distruggere la tirannia e la discriminazione e promuovere il sapere, la pace, la giustizia, la pace nel mondo. … Il mondo è ormai prossimo ad assistere, più che mai, ad un generale risveglio…”
(link al discorso completo)

Sì, pare proprio che per sentire parlare dell’imminente ritorno di Gesù Cristo dobbiamo ascoltare la voce dei fratelli musulmani, visto che dalle nostre parti quelli che dovrebbero parlarne preferiscono stare zitti!

Invece, a tutti i sinistroidi da strapazzo schiavi delle ideologie più stolte, a quelli che per promuovere le loro filosofie negano la Realtà, io dedico le antiche parole che oggi più che mai devono sturargli le orecchie purulente di bugiarde follie:

Sebbene avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui… E non potevano credere, per il fatto che… “Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca!” [Gv 12,37-40]

Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati. [1Ts 2,11-12]

Come nei tempi antichi, anche al presente c’è un Resto [una parte del popolo che conserva la Luce delle verità eterne]… ; gli altri sono stati induriti, come sta scritto: “Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno d’oggi.” [Rm 11,5-8]

Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: “Voi udrete, ma non comprende-rete, guarderete, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani.” [Mt 13,10-15]

Buon pro vi faccia.

Marco Marsili

30 luglio 2024

Seguici

Sostieni le nostre attività!

Potrebbe interessarti anche