Solo pochi giorni fa, la macchia solare AR3712 non esisteva. Oggi 17 giugno questa regione è 8 volte più larga del nostro pianeta Terra e continua a crescere rapidamente.
Domenica 11 giugno 2024 praticamente la macchia solare non esisteva: in appena 5 giorni ha raggiunto la ragguardevole dimensione che ha oggi. Non solo, durante questi pochi giorni di crescita la rotazione della superfice solare l’ha portata nella posizione in cui una eventuale eruzione solare coinvolgerebbe direttamente il nostro pianeta.
Sabato 15 giugno 2024 in Austria, l’appassionato Michael Karrer ha fotografato la macchia solare in questione: nell’immagine da lui realizzata è possibile vedere le correnti calde di plasma solare che scorrono su e giù per il massiccio campo magnetico che ha generato la regione attiva.
I magnetogrammi della macchia solare rivelano un campo magnetico a polarità mista, con palarità positiva a nord (+) e negativa a sud (-) che urtano tra loro. Se si dovesse verificare il fenomeno chiamato riconnessione magnetica potrebbe presto causare un brillamento solare di classe X, molto probabilmente seguito da un’eruzione solare.
Qualsiasi brillamento o espulsione di massa coronale delle prossime ore ci coivolgerà direttamente.
Situazioni analoghe sono già avvenute in passato e, anche questa volta, sta accadendo che regioni attive molto grandi in grado di poter ripetere i fatti accaduti e documentati come quello del 1859 osservato dall’astronomo Richard Carrington (e anche più violenti), possono nascere e svilupparsi in pochissimi giorni.
Dopo ben due guerre mondiali nell’ultimo secolo, le nazioni più avanzate, potenti e ricche del nostro pianeta sono ancora concentrate e rivolte verso la preparazione di una sempre più vicina terza guerra mondiale che, haimé, questa volta rispetto alle precedenti ha a disposizione per essere combattuta un’arsenale di migliaia e migliaia di bombe termonucleari.
Invece di prevedere, prevenire e proteggere le popolazioni dalle possibili catastrofi naturali che possono colpire la nostra società umana globalizzata, sempre più dipendente dalla tecnologia e dall’energia elettrica, gli sforzi delle nazioni sono invece rivolti nel senso diametralmente opposto alla preservazione della vita: la terza guerra mondiale nucleare, che quasi certamente sarà l’ultima di questo genere umano.
Notizie e dati raccolti da
Andrea Macchiarini
17 giugno 2024
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