Notizia: potente brillamento solare (X2.5)
Pubblicato il 17 Febbraio 2024
Pubblicato il 17 Febbraio 2024

Immagine reale del Sole ripresa dal telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory (SDO) alle 07:55 (ora italiana) del 16/02/2024. I brillamenti solari (Solar Flare) sono particolarmente visibili nella lunghezza d’onda della luce di 131 Ångstroms: questa unità di misura corrisponde a 13.1 nanometri di lunghezza d’onda. Semplificando, significa che le onde che compongono questa emissione di energia (lunghezza d’onda) hanno uno spazio tra l’una e l’altra di 0.0000131 mm.

EVENTO:

La regione attiva di macchie solari AR3576 ha generato alle ore 07:55 (ora italiana) del 16 febbraio 2024, un potente brillamento solare classe X2.5.
Una violenta esplosione di energia, radiazione elettromagnetica e particelle altamente energetiche.

Dato che la grande macchia solare che ha generato questa eruzione solare era posizionata dietro all’orizzonte del Sole rispetto alla posizione del nostro pianeta, la potente eruzione solare di classe X2.5 non ci colpirà direttamente. La CME (Coronal Mass Ejection) non si sta dirigendo verso la Terra, ma alcune particelle energetiche invece si.

Il campo magnetico solare, essendo di forma a spirale è collegato magneticamente alla Terra. Si espande lungo il piano su cui orbitano i pianeti analogamente a come si comporta un irrigatore che ruota sul prato: questa forma è nota in ambito scientifico come nota come corrente eliosferica diffusa. Linee di forza magnetica che escono dalla curva del campo magnetico solare toccano il nostro pianeta.

La regione di macchie solari AR3576 è ora nella “zona pericolosa”. Se ci sarà una grande eruzione questo fine settimana, gran parte del flusso di particelle generato potrebbe essere diretto verso il nostro pianeta Terra da questa spirale magnetica. La tempesta di radiazioni che ne deriva potrebbe disturbare o danneggiare i satelliti con protoni ad alta energia, accecare le loro telecamere e provocare riavvii dell’ elettronica di bordo. In questi momenti, la propagazione radio a onde corte può diventare difficile o impossibile specialmente intorno ai poli.

TEMPISTICA:

Picco di intensità dell’impatto della radiazione elettromagnetica previsto dalle ore 07:53 (ora italiana) del 16/02/2024.

EFFETTI PREVISTI:

BLACKOUT DELLE COMUNICAZIONI RADIO CLASSE R3

I segnali e le comunicazioni radio nell’area del pianeta esposta all’arrivo diretto delle radiazioni solari generate da questo evento hanno subito una perdita totale di segnale o un forte degrado temporaneo, della durata di circa 1 ora.

Rappresentazione grafica per intensità del disturbo alle onde radio (in dB, Decibel) delle aree planetarie colpite direttamente dalla radiazione emessa dal brillamento solare.
Nel caso specifico delle onde radio, sono causate dalle emissioni di radiazione elettromagnetica nella lunghezza d’onda dei RAGGI X.

TEMPESTA DI RADIAZIONI SOLARI: nessuna.

TEMPESTA GEOMAGNETICA: nessuna.

Notizie e dati raccolti da

Andrea Macchiarini

17 febbraio 2024

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Fonte: https://www.swpc.noaa.gov/
https://soho.nascom.nasa.gov/

https://it.wikipedia.org/wiki/Nanometro
https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%85ngstr%C3%B6m
https://it.wikipedia.org/wiki/Corrente_eliosferica_diffusa

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