Adoniesis: emozioni e ricordi dalla città del monte degli Dei
Pubblicato il 10 Febbraio 2024
Pubblicato il 10 Febbraio 2024

DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 10 FEBBRAIO DEL 2024:

EMOZIONI!

RICORDI!

PROFEZIE CHE SI COMPIONO!

FEDELTÀ DI ANTICHI COMPAGNI E COMPAGNE DI FEDE E D’AMORE!

PARGOLETTI CHE SONO CRESCIUTI, DIVENTATI BAMBINI, POI RAGAZZI E OGGI GIOVANI DONNE E UOMINI CHE PERSONIFICANO E INCARNANO LA RESISTENZA, LA RIVOLUZIONE, LA TESTIMONIANZA CRISTICA ALLA VERITÀ E ALLA GIUSTIZIA!

SEGNI INDELEBILI NEI CAMPI, NELLE COLLINE, NELLE CASE, NEL CIELO, SEGNI DI SANGUINAZIONI, DI STIGMATE, DI ASTRONAVI CHE SORVOLANO IL CIELO, DI ESSERI DI LUCE CHE PASSEGGIANO SULLA SPIAGGIA DEL MONTE DEGLI DEI INSIEME A UN LORO MESSAGGERO, LO SCRIVENTE.

NEL RACCONTO DI MARA, DONNA AMATA DA CRISTO DA SEMPRE, COADIUVATA DALLE SUE SORELLE LORETTA ED ELISABETTA, HO MEMORIZZATO NEL TERZO OCCHIO, CUORE PULSANTE DEL MIO SPIRITO SOLARE, EMOZIONI, GIOIA E ORGOGLIO PER ESSERE TESTIMONE E GIUDICE DELLE OPERE SVOLTE E ANCORA DA SVOLGERE DALLA CONFRATERNITA GIOVANNEA NEL TERRITORIO CHE VOI CHIAMATE SUD AMERICA E NEL LUOGO DOVE ORA MI TROVO CHE È LA CITTÀ DEL MONTE DEGLI DEI.

LEGGETE!

MEDITATE!

DEDUCETE!

SONO ANCORA IO CHE REGALO A VOI IL VERBO CHE SI FA PAROLA E VI TRASMETTE, CON GIOIA, AMORE E SERVIZIO.

PACE! 

VOSTRO ADONIESIS

DALLA CITTÀ DEL MONTE DEGLI DEI (UY)

ORE 10:06

G. B.

ANNO DOMINI 2024. CRONACA DEL VIAGGIO IN URUGUAY

23 Gennaio 2024. Dall’arca Sonia Tabita, l’arca storica della Confraternita Giovannea, “l’arca madre”, si avvia il viaggio per Montevideo, la città del monte degli Dei, in Uruguay. Presenti e collegati in streaming sappiamo di doverci preparare alla presentazione ufficiale del Segno del Millennio, il volto di Adoniesis “emerso” come acqua pura di sorgente dalla foto storica scattata a Catania da Eugenio Siragusa con la sua Minolta in quel lontano 1972.

“Preparatevi – preparatevi! State uniti, state insieme in Comunione, seguiteci…” …l’eco delle raccomandazioni di Giorgio entrano in “noi” ed è con questo spirito che scriviamo a più mani questa cronaca, una sorta di diario di bordo di un ennesimo viaggio epocale, per condividere il vissuto, le reazioni fuori dal coro, i moti degli animi dei fratelli che si sono messi in viaggio dalle zone più remote del Cono Sur in rappresentanza delle arche della Galilea dei Gentili, …la terra al di là del fiume Giordano.

Atterriamo di primo mattino all’aereoporto Carrasco della capitale dell’Uruguay, migliore accoglienza non potevamo ricevere da Sonia Tabita, Davide, tutti i giovani, Georges Almendras, Erika, Gonzalo Leal…. Spazio e tempo si annullano e ci si abbraccia come se ci fosse visti a cena la sera prima. Giorgio instancabile segue costantemente la sua redazione Animafia2000, disponibile a qualsiasi ora.

Il tempo di installarsi per poi curare al dettaglio la scaletta della conferenza pubblica a presentazione di “Viaje a la Madre Tierra en el Universo, presso il Centro Culturale Casa del Mar, a La Paloma, a 3 ore circa dalla capitale.

Un inciso su La Paloma è d’obbligo. Trattasi di una città balneare localizzata nel nord est del dipartimento di Durazno, la cui istituzione risale al 1884. Il litorale è lambito dall’oceano Atlantico ed evoca da un lato i dannati sbarchi dei colonizzatori europei, dall’altro gli echi delle ataviche culture Atlantidee e di El Dorado. Dal 2005 la missione di Giorgio torna a svolgersi imperante da queste terre. Anni di sacrifici e solitudine, di contatti e segni straordinari che si sono manifestati fino al più recente che risale alla Santa Pacqua del 2021, quando Giorgio vide il Cristo camminare sulle acque dell’Oceano.

SETTIMANA SANTA: GIOVEDI 2 APRILE DELL´ANNO DOMINI 2021

SANTA PASQUA 2021: VIENE IL TEMPO DEL NOSTRO SIGNORE!

La Paloma Uruguay

Accadimenti di straordinaria importanza che impregnano di profondo significato il contesto in cui ci troviamo, come accade quando ci si reca sull’Etna, in Sicilia, convertitosi negli anni come nostro monte sacro.

Il risveglio del 27 Gennaio ci ha sconvolto per la notizia del suicidio di un giovane fratello di Roma dal cuore grande e buono, sempre ospitale e pronto ad aiutare il prossimo. Ha ceduto alla depressione che può devastare chiunque e dà spazio a tutti quei sentimenti di insoddisfazione, delusione e frustazioni che stroncano il fanciullo che c’è in noi… fino a perdere la fede, la gioia di vivere ed offuscare la conoscenza del Padre e della perfezione delle sue leggi… un Padre che si è compiaciuto 2000 anni fa con Suo figlio Unigenito il Cristo e oggi si rivela a noi col suo volto di Luce di incredibile bellezza.

Attenzione amici e fratelli! Il caro Francesco non si giudica, la sua tragica scomparsa sia di monito ed avvertimento. Giorgio nell’occasione ci ha richiamato a combattere il peggior nemico che abbiamo su questa Terra: noi stessi.

Siamo graziati, abbiamo di tutto e di più, anche un Dio che con disarmante semplicità ci dice:

“ECCO A VOI, FRATELLI, SORELLE E AMICI!
IL MIO VOLTO!
I MIEI OCCHI!
LA MIA LUCE!
LA MIA PACE!
IL MIO AMORE!
IO SONO VOSTRO!
VI AMO, VOGLIO VIVERVI NELLA VOSTRA DIMENSIONE!
VOGLIO SERVIRE LA VOSTRA POVERA ANIMA ED IL VOSTRO SPIRITO SCELTO DAL CRISTO, FIGLIO DEL SANTO SPIRITO E MIO UNIGENITO.
VIVETEMI, AMATEMI E VI RENDERÒ IMMORTALI- CITTADINI DEL GRANDE UNIVERSO MACROCOSMICO.
SARETE MIEI OSPITI NEL SOLE, LA FUCINA DEGLI DEI DELL’AMORE E DELLA GIUSTIZIA.
SONO ADONIESIS, L’IMMORTALE.
VOSTRO AMICO E PADRE.
PACE!


LA CITTA DEL MONTE DEGLI DEI
26 Gennaio 2024. Ore 19:31
G. B.

Con questo messaggio e l’animo ricolmo di aspettativa mentre ci spostiamo per andare a La Paloma, passiamo nei paraggi del Cerro Pan De Azucar, un monte alto 423 metri facilmente individuabile per la poderosa croce di cemento armato alta 30 m. che si staglia sulla sua cima. Nel corso della sosta Giorgio ci chiede di riportare in queste pagine un fatto straordinario e singolare.

Nel luglio del 1997 con un elicottero gentilmente offerto dal Corpo della Marina Militare dell’Uruguay nella persona dell’Ammiraglio Rizzo, Giorgio viene trasportato in cima al Pan di Azucar ai piedi della possente Croce, in ubbidienza al richiamo di “chi lo guidava”. In ritiro, completamente solo sulla cima del monte Giorgio ha la visione del Maestro Gesù che ci racconta poi al rientro a valle con il suo disarmante sorriso nonostante fosse stremato dalla stanchezza e dal dolore.

“…mi appare il Maestro, e mi dice ‘Seguimi’, ed io lo seguo, seguo la Sua silhouette che sale levitando, mentre io inizio a salire faticosamente la ripida scala a chiocciola all’interno della croce. Salendo la figura si chiude su sé stessa e diventa una sfera… che avrei seguito per 8.000 metri se fosse stato necessario. La sfera ascendeva ed io salivo i gradini uno ad uno…

Quando arriviamo al crocevia della croce, al punto dove l’asse principale si divide nel braccio che va a destra e nel braccio che va a sinistra, io ho continuato a seguire la sfera entrando nel braccio di sinistra, fronte al Sole, quindi al lato destro di fronte al Padre Sole.

Il messaggio che ho ricevuto prima di rimanere di nuovo solo è stato: “questo è il cammino che ti è rimasto da fare, l’ultima parte della missione…” Non potevo comunicare con nessuno, quindi ripresi fiato e inizio a scendere per aspettare l’elicottero che tornò a riprendermi per riportarmi ai piedi del monte dai fratelli che mi avevano accompagnato.

Nulla da aggiungere ebbe Giorgio Bongiovanni in quell’occasione. Quante riflessioni sopraggiungono oggi mentre trascriviamo la straordinaria storia dell’Immortale da umili spettatori protagonisti. Nel Vangelo di Luca vengono citati i due ladroni crocifissi con il Maestro, di cui uno, dagli Apocrifi Gestas, insultava aspramente Gesù, ma l’altro, Disma, lo difese e a Lui si raccomandò: “Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l’altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno»” (Luca 23,39-42). «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso»” (Luca 23,43).

Messaggio personale molto forte ricevuto da un Giorgio molto giovane totalmente consacrato a Cristo, che a nostra insaputa si stava preparando giorno e notte per strutturare pochi anni dopo (a partire dall’anno 2000) la titanica ben nota opera sociale/politica  a sostegno dei giusti.

giorgioypandeazucar

Finalmente arriviamo a La Paloma. La sala de La Casa del Mar gremita di gente sorprende felicemente gli organizzatori. Dopo i saluti iniziali arriva il momento agognato: viene presentato il volto di Adoniesis, straordinario, perfetto, sublime… vivo.

Rimaniamo colpiti, estasiati dalla luminosa delicatezza e potenza di quei tratti che incorniciano quello sguardo che fa parte del nostro intimo bagaglio spirituale dal 1972.

Il nostro amato “maestro”, ex giudice dott. Juan Alberto Rambaldo rapito dai video appena presentati ci confessa di aver fatto fatica a rispondere alle domande di Almendras nel corso del suo intervento. Le immagini del cosmo rapiscono e il volto di Adoniesis genera all’istante un imprinting nel cuore e nello spirito… percezione condivisa da tutti i presenti e collegati.

Cari fratelli in Cristo, possiamo affermare che il 27 gennaio 2024 Anno Domini marca la svolta, rendiamo grazie a LUI e al Suo volto, il volto dell’Immortale, il volto del Padre di tanti Geni Solari che creano, controllano, educano, vigilano gelosamente la Madre Terra Sua sposa, il Pianeta più bello del sistema Solare vittima Cristica di quella umanità violenta che dopo 2000 anni continua a sputare, imprecare e crocifiggere l’Unigenito, soggiogata totalmente dall’Angelo caduto.

VIAJE DE LA MADRE TIERRA EN EL UNIVERSO

Nonostante ciò Giorgio la mattina seguente confida di sentirsi vuoto. Con lo sguardo serio e attento nell’introspezione di sé stesso, Giorgio Bongiovanni non si nasconde, anzi condivide ciò che prova con i familiari e con i suoi amici presenti.

Quale Maestro avrebbe fatto lo stesso?!? Sonia Alea che non si stacca mai da lui ha comparato questo suo status con i vuoti d’amore del Sole.

La domanda è:

“dopo aver rivelato a tutti il volto di Adoniesis e si dona tutto l’Amore, la conoscenza, la filosofia, la sacra teologia cos’altro si può ancora offrire, cos’altro ancora c’è da donare?!? È lecito sentirsi vuoti anche per legge di compensazione.

Il Cielo non risponde al suo servo più fedele nemmeno in spiaggia dove arriviamo tutti con devozione per il Battesimo, di fronte a quell’oceano dove Giorgio vide il Signore Gesù Cristo venirgli incontro camminando sulle acque.

Il grigiore in cielo si compatta, la pioggia inizia a cadere insistente e ci costringe al riparo sotto la tettoia di un chiosco di legno, nonostante il meteo avesse previsto Sole e cielo sereno.

Con la pioggia e il vento ci si bagna… la frequenza del tempo sembra rallentare fino a fermarsi, ci raccogliamo in rispettoso silenzio attorno a Giorgio e la scena assume i toni di quelle pagine di Vangelo quando ci si avvicinava al Maestro il più possibile per poterLo ascoltare e poter ripetere ai più lontani i Suoi insegnamenti. Per molti dei presenti quella pioggia è stata interpretata come l’acqua santa della fonte battesimale.

Giorgio continua nel suo stato d’animo, vediamo lacrime rigare il suo volto, chiedere scusa a Juan Alberto, a Sonia Tabita, a Sonia Alea per non poter procedere con il promesso Bautismo… come se il Padre con la burrasca lo stesse rimproverando del vuoto che sentiva, ma a Sonia Tabita confessa che questo stato d’animo lo avvicina e gli fa comprendere di più cosa prova chi è abbandonato completamente a sé stesso, colpito e privato di tutto. I suoi figli si stringono a lui per rincuorarlo, per dirgli che quel vuoto di fatto è riempito dalla sua sola presenza e dalla grandezza del suo spirito.

Lo vediamo poi sorridere e stringere a sé le bimbe Elai e Gaia. Solo i fratelli più vicini a lui riescono a sentirlo perchè la voce che domina è quella dell’oceano e della tempesta.

Abbiamo indagato tra di noi, alcuni fratelli (la maggior parte), ha affermato che il vuoto di Giorgio in verità è il vuoto di chi lo circonda, di noi che spesso e volentieri rischiamo di cadere e di non rialzarci schiacciati dai nostri limiti e dalle paure materiali.

Altri ancora che non avevano ascoltato nemmeno una parola hanno interpretato la tormenta come un segno, come a dire: resteremo uniti anche durante i castighi che il Padre manderà sulla Terra in futuro? Giorgio conferma comunque che il Padre non si è fatto vedere perché a Lui è dovuta la massima fede e la completa disponibilità.

Vediamo poi Giorgio che prende forza e si alza, inizia a passare tra la folla per porre la sua mano aperta sulle nostre fronti, incrocia i nostri sguardi e ad uno ad uno tocca i nostri visi già bagnati.

Felici e riconoscenti per la benedizione ricevuta abbiamo poi consumato un pranzo che viene servito nella cucina comune di un camping vicinissimo. Un umile e frugale pasto preparato con amore dalle donne nostre sorelle e compagne di viaggio. La sala non può contenere tutti i presenti e i giovani restano in piedi per cedere il posto ai fratelli venuti dall’Argentina, dal Cile, dal Paraguay.

Giorgio si apparta per parlare con chi ha bisogno, e Sonia Alea festeggia il suo compleanno ringraziando tutti, facendo appello alla sacralità dell’unione, della comunicazione, del ritrovarsi per prendere forza e resistere alle prove della vita e dell’Opera che abbiamo scelto di servire con tutto noi stessi. I fratelli del ConoSur non godono della presenza settimanale di Giorgio, quindi dimostrano essere più forti e consapevoli rispetto all’Italia, dove siamo letteralmente inseguiti da Giorgio e dal Cielo ogni fine settimana. La verità è questa, prendiamo atto ed esultiamo di gioia, questa è la formula per la vittoria dell’Amore sulle forze che ci vogliono dissuadere, dividere, disperdere, creare vuoto attorno al nostro mentore, guida e Calice della Cristica Comunione.

E’ lui che suggella l’incontro del 28 gennaio, ricordando suo fratello Filippo e il fratello Jorge Ferreira recentemente scomparso. Non un addio, ma un arrivederci per servire i fratelli fino all’ultimo respiro.

I giorni successivi scorrono veloci a Montevideo, la Ciudad del Monte de los Dioses, dove questo viaggio si chiude con l’intervista “Giorgio Bongiovanni in Uruguay. El Mensaje de Adoniesis el Immortal” che si è svolta lo scorso 4 febbraio. Evento di alta levatura etico spirituale che verrà trascritto e divulgato in lingua italiana.

Grazie Giorgio per avvicinare a noi la cortina dei cieli abitati ogni giorno.

Con l’immagine viva del volto di Adoniesis cerchiamo di capire meglio e di più il Suo Amore sconfinato, ma anche la Sua Giustizia.

Adoniesis web

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