DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 21 DICEMBRE 2023:
ASCOLTATE IL MIO FIGLIOLO GIOVANNI E IL SUO MESSAGGIO CRISTICO.
IN FEDE
G. B.
PIANETA TERRA
21 Dicembre 2023
IL GRANDE INQUISITORE. CRISTO TORNA SULLA TERRA
Il Grande Inquisitore. Cristo torna sulla Terra dopo millecinquecento anni, compie miracoli e viene riconosciuto dalla folla che lo accoglie con clamore. Il teatro è una piazza di Siviglia durante la Santa Inquisizione, bruciano vivi centinaia di corpi umani, eretici per la Chiesa.
Il Grande Inquisitore che è un anziano novantenne alto e dritto si accorge di quanto sta accadendo e fa catturare dalle sue guardie l’uomo che compie i miracoli, quest’uomo emana misericordia e potenza insieme e irradia la luce dell’amore. Cristo viene rinchiuso in una cella del Santo Tribunale. Il Grande Inquisitore va a visitarlo durante la notte e inizia un dialogo.
Riassumo alcune brevi frasi ma il testo lo leggo interamente nel video:
“… taci. E poi che cosa potresti dirmi? Lo so già quello che mi diresti. […] Perché sei venuto a disturbarci? […] domani stesso ti condannerò e ti farò bruciare al rogo come il peggiore degli eretici, e quello stesso popolo che oggi ha baciato i tuoi piedi, domani a un mio piccolo cenno si precipiterà ad ammucchiare braci al tuo rogo […] «L’uomo è stato creato ribelle; ma i ribelli possono mai essere felici?» […] «Tu vuoi andare nel mondo e ci vai a mani vuote, con una certa promessa di libertà che essi, nella loro semplicità e innata sregolatezza, non possono nemmeno concepire, una libertà che temono e paventano, giacché non c’è mai stato nulla di più insopportabile, per l’uomo e per la società umana, della libertà!» […] «Tu non scendesti dalla croce quando ti gridavano per ingiuria e per beffa: “Scendi dalla croce e allora crederemo che sei tu”. Tu non scendesti allora, perché ancora una volta non volesti rendere schiavo l’uomo con il miracolo e anelavi alla fede libera, svincolata dal miracolo. Bramavi l’amore spontaneo e non gli entusiasmi servili dello schiavo dinanzi al potente che lo ha atterrito una volta per tutte. Ma anche in quel caso hai sopravvalutato gli uomini.»”.
Questo racconto è tratto dal romanzo di Fëdor Dostoevskij, “I fratelli Karamazov” scritto nel 1880. Lo leggo dal libro del giornalista e critico Luca Sommi, “La Bellezza – istruzioni per l’uso”, che è un progetto culturale che riassume 50 opere di grandi classici, artisti, pensatori, rivoluzionari, offrendo spunti di riflessione molto importanti che possono aiutarci a sviluppare quel pensiero critico e libero che solo la cultura e la conoscenza possono farci raggiungere. La bellezza estetica come quella etica sono qualcosa a cui siamo attratti, a cui aneliamo, una gravità ma trascendente che sicuramente può aiutarci a rendere le nostre vite migliori anche rispetto le piccole o grandi decisioni che prendiamo nelle nostre vite. La cultura e la conoscenza ci aiutano ad acquisire quella consapevolezza in più rispetto a noi stessi e al nostro ruolo sulla Terra. Osservando opere e leggendo autori possiamo vivere le esperienze di mille vite e osservare cose da prospettive diverse acquisendo maturità e saggezza infinita.
Propongo la storia de “Il Grande Inquisitore” perché credo che il suo significato sia tremendamente attuale e possa farci riflettere rispetto gli eventi tragici a cui stiamo assistendo attualmente come la guerra in Terra Santa ad esempio. Secondo il mio punto di vista anche oggi le grandi istituzioni non riconoscerebbero Cristo se dovesse presentarsi come allora e sceglierebbero la sua crocifissione. Inquietante è il ragionamento che porta il Grande Inquisitore, non a non riconoscere Cristo, ma a credere di saper meglio di Lui cosa sia giusto e cosa ingiusto per l’umanità. Costui infatti lo riconosce molto bene e sa che è Lui e non un impostore e decide di condannarlo proprio per questo, la Chiesa perderebbe il suo potere e l’uomo sceglierebbe comunque presto o tardi di sottomettersi al potere della Chiesa piuttosto che elevarsi alla libertà di Cristo, rinnegandolo. Anche se il finale ci offrirà comunque una grande sorpresa.
La volubilità dell’uomo dinnanzi al potere disposto a crocefiggere Cristo dopo averlo osannato, che possiamo intendere anche come tutti i suoi valori, il libero arbitrio che ci condanna, questo Cristo che ci salva lasciandoci liberi di sbagliare ancora una volta… e molto altro, temi attuali che devono farci riflettere rispetto le scelte che l’umanità e le grandi istituzioni stanno prendendo. Osservando le ultime crisi mondiali, le guerre in atto, dove il profitto e il potere vengono sempre messe al di sopra ogni cosa, qualcuno si sente in diritto di prendere scelte per l’umanità e l’umanità resta a guardare vendendosi per un pezzo di pane. Sembra sia l’unica cosa che vogliamo, e così viene comprata la nostra libertà, quella vera, quella che Cristo ci offre attraverso la verità, che noi preferiamo non vedere, come accade oggi, come accadde allora.
Rileggiamolo insieme e ditemi cosa ne pensate nei commenti.
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Giovanni Bongiovanni
21 Dicembre 2023