“…non sapete riconoscere i segni dei tempi?”
Matteo 16,3
Il significato profetico delle acque rosse
L’acqua che diventa rossa ci ricorda la ferita del costato di Gesù, dalla quale uscirono acqua e sangue. Nel Vangelo di Giovanni, al Capitolo 19 versetto 34 leggiamo: “…uno dei soldati gli trafisse il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua”.
L’acqua che diventa rossa come sangue richiama anche la devozione al Preziosissimo Sangue di Gesù, versato dal Messia per la salvezza di molti:
– Nel Capitolo 26 del Vangelo di Matteo, ai versetti 27 e 28 leggiamo:
“Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’Alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. […]».”
– Nel Capitolo 14 del Vangelo di Marco, al versetto 24 è scritto:
“E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell’Alleanza versato per molti. […]».”
– E nel Capitolo 22 del Vangelo di Luca, il versetto 20 recita:
“Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».”
Ma l’acqua che diventa rossa come il sangue ci ricorda soprattutto la prima delle dieci piaghe d’Egitto narrate nella Bibbia.
Dio inviò Mosè e suo fratello maggiore Aronne a parlare con il faraone d’Egitto per chiedere la fine della schiavitù del popolo ebraico. Ma il faraone sottovalutò i segni ammonitori e rifiutò di liberare gli ebrei. Allora Dio scatenò le dieci piaghe sul popolo egizio, iniziando proprio con la trasmutazione dell’acqua del Nilo in sangue, causando la morte di tutti i pesci, rendendo l’acqua inutilizzabile, e condannando così gli egizi a penose sofferenze.
Nel 7° Capitolo del Libro dell’Esodo, dal versetto 14 al 22 leggiamo:
IL SIGNORE disse a Mosè: «Il cuore del faraone è ostinato, egli rifiuta di lasciare andare il popolo. Va’ dal faraone domani mattina; ecco, egli uscirà per andare verso l’acqua; tu, aspettalo sulla riva del Fiume, prendi in mano il bastone che è stato mutato in serpente e digli: “IL SIGNORE, il Dio degli Ebrei, mi ha mandato da te per dirti: Lascia andare il mio popolo perché mi serva nel deserto; ecco, fino ad ora tu non hai ubbidito. Così dice il SIGNORE: Da questo saprai che io sono il SIGNORE; ecco, io percuoterò col bastone che ho in mano le acque che sono nel Fiume, ed esse saranno cambiate in sangue. I pesci che sono nel Fiume moriranno, il Fiume sarà inquinato e gli Egiziani non potranno più bere l’acqua del Fiume”.»
Il SIGNORE disse a Mosè: «Di’ ad Aronne: “Prendi il tuo bastone e stendi la tua mano sulle acque dell’Egitto, sui loro fiumi, sui loro canali, sui loro stagni e sopra ogni raccolta d’acqua”; essi diventeranno sangue. Vi sarà sangue in tutto il paese d’Egitto, perfino nei recipienti di legno e nei recipienti di pietra».
Mosè e Aronne fecero come il SIGNORE aveva ordinato. Ed egli alzò il bastone e percosse le acque che erano nel Fiume sotto gli occhi del faraone e sotto gli occhi dei suoi servitori; e tutte le acque che erano nel Fiume furono cambiate in sangue. I pesci che erano nel Fiume morirono e il Fiume fu inquinato, tanto che gli Egiziani non potevano più bere l’acqua del Fiume. Vi fu sangue in tutto il paese d’Egitto.
Ma i maghi d’Egitto fecero la stessa cosa con le loro arti occulte, e il cuore del faraone si indurì: egli non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come il SIGNORE aveva predetto.
Anche nei Salmi ritroviamo gli stessi eventi prodigiosi che indicano l’intervento della Giustizia Divina:
– Salmo 78, versetto 44:
Egli mutò i loro fiumi e i loro ruscelli in sangue,
perché non vi potessero più bere.
– Salmo 105, versetto 29:
Cambiò le acque in sangue
e fece morire i loro pesci.
La trasformazione dell’acqua in sangue non riguarda solo l’antico passato. Infatti nell’Apocalisse di Giovanni, scritta millenni dopo gli eventi dell’Esodo, questo fenomeno scioccante si riferisce anche al futuro, ovvero all’attuale periodo storico, perché proprio oggi l’umanità sta vivendo l’Apocalisse, sia intesa nel senso etimologico letterale di Rivelazione, Svelamento, sia in senso escatologico come sinonimo di Fine dei Tempi. Una FINE che prelude al Ritorno di Gesù e quindi all’avvento della Nuova Civiltà, il Regno promesso, che non è unicamente un Regno spirituale, ma anche una nuova società umana, edificata sui valori etici universali di Giustizia, Pace e Amore, il tripode su cui si fondano le superciviltà cosmiche. Dopo le tribolazioni, questa supersocietà si avvererà anche sulla Terra.
– Nell’8° Capitolo dell’Apocalisse, ai versetti 8 e 9 leggiamo:
Poi il secondo angelo suonò la tromba: come una grande montagna fu scagliata in mare. Un terzo del mare diventò sangue, un terzo delle creature viventi che erano nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
– Nell’11° Capitolo dell’Apocalisse, dal 4° al 6° versetto sta scritto:
I due testimoni sono i due ulivi e i due candelabri che stanno di fronte al Signore della Terra. Se qualcuno tenterà di far loro del male, dalla loro bocca uscirà un fuoco, e distruggerà i loro nemici. Così morirà chiunque cerchi di far loro del male. Essi hanno il potere di chiudere il cielo e di impedire che piova, per tutto il tempo che annunziano la parola di Dio. Possono anche cambiare l’acqua in sangue e colpire la Terra con ogni sorta di flagelli.
– E sempre in Apocalisse, al Capitolo 16, dal versetto 3 al versetto 6 troviamo:
Poi il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; esso divenne sangue simile a quello di un morto, e ogni essere vivente che si trovava nel mare morì. Poi il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque; e diventarono sangue. Udii l’angelo delle acque che diceva: «Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, per aver così giudicato. Essi infatti hanno versato il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro sangue da bere; è quello che meritano».
I fenomeni prodigiosi che hanno a che fare col sangue si riferiscono anche agli Eletti, che oggi vengono chiamati a raccolta proprio grazie a questi avvenimenti simbolici in grado di risvegliare le loro vere personalità spirituali:
Ecco alcuni brani dal 7° Capitolo dell’Apocalisse:
“…vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli della Terra, e trattenevano i quattro vènti, perché non soffiassero sulla Terra, né sul mare, né su alcuna pianta. Vidi poi un altro angelo che […] gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare: «Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi». Poi udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila […]. Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide […]. «Quelli che sono vestiti di bianco […] sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello. […] E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».
Troviamo dei riferimenti all’acqua e al sangue anche nelle profezie del monaco santo Grigórij Efímovič Raspútin, anch’egli messaggero dell’Apocalisse:
“…ho visto gocce di sangue che battevano contro i vetri, mentre in terra si formavano pozzanghere di sangue e di fango…”
“Vedo tanti e tanti uomini, intere masse di popolo e montagne di cadaveri… E il loro sangue andrà ad arrossare le acque della Neva…” [La Neva è il fiume che attraversa San Pietroburgo in Russia, dove lo stesso Raspútin verrà gettato la notte del suo infame martirio.]
“I veleni abbracceranno la Terra come un focoso amante. E nel mortale abbraccio, i cieli avranno l’alito della morte e le fonti non daranno più che acque amare e molte di queste acque saranno più tossiche del sangue marcio del serpente. Gli uomini moriranno di acqua e di aria, ma si dirà che sono morti di cuore e di reni… E le acque amare infesteranno i tempi come la cicuta, perché le acque amare partoriranno i tempi amari.”
“I granai saranno pieni, le fontane daranno acqua fresca, le piante daranno frutti; ma chi mangerà quel grano e chi berrà quell’acqua, morirà; e chi mangerà di quei frutti morirà. Solo i cibi raccolti dalla generazione precedente non conterranno la morte…”
“I mari entreranno come ladri nelle città, nelle case e le terre diventeranno salate. E il sale entrerà nelle acque e non ci sarà acqua che non sia salata.”
“In tutto il mondo verranno costruite delle torri [si riferisce alle centrali nucleari e alle industrie inquinanti]. E si dirà che nelle torri abiterà la vita, mentre saranno i castelli della morte. Alcuni di questi castelli saranno scrollati e dalle loro ferite uscirà sangue marcio che infetterà la terra e il cielo.”
“…il sangue scorrerà a fiumi nella Roma dei papi e dei lestofanti… Le fontane di Roma saranno piene di sangue umano…”
“…sarà il tempo in cui l’ultimo impero sarà prossimo alla fine. E la fine arriverà in un turbine di sangue.”
“Passeranno i tempi del vento, del fuoco e dell’acqua; e poi ritornerà l’arcangelo [il Cristo]. Ma tutto sarà cambiato. In Siberia crescerà la vite e molti palazzi di Pietroburgo saranno abbelliti con piante di limoni [a causa dello spostamento dell’asse terrestre]. La voce della Santa Madre arriverà sulla Luna e oltre.”
Di piogge di sangue si parla anche in varie profezie e rivelazioni mistiche.
In un apocrifo chiamato Apocalisse di Tomaso e Giovanni leggiamo:
“Ascolta, Tomaso! Io sono il Figlio di Dio Padre e io sono il padre di tutti gli spiriti. Ascolta da me i segni che verranno alla fine di questo mondo, quando giungerà a compimento la fine del mondo, e prima che gli Eletti escano dal mondo. […] Allora nel mondo vi saranno divisioni tra re e re, in tutta la Terra vi sarà una grande fame, una grande pestilenza, e molte miserie […]. Poi, all’avvicinarsi dell’ultima ora, per sette giorni appariranno grandi segni nel cielo e saranno scosse le potenze celesti. Nel primo giorno del giudizio avrà luogo una cosa grandemente meravigliosa. All’ora terza del giorno si udrà nel firmamento del cielo una voce possente e maestosa: una grande nube vermiglia verrà giù da settentrione, […] e cadrà sulla Terra una pioggia di sangue.”
“…tutte le fonti d’acqua e i pozzi ribolliranno e si muteranno in sangue. Si muoverà il cielo, le stelle scenderanno sulla Terra.” (Cod. Clm. 4563: B. Bihlmeyer)
Uno dei presagi apocalittici di Nostradamus recita: “Dopo grande uman sconvolgimento più grande s’appresta il gran motore che i secoli rinnova; pioggia di sangue, inondazioni e peste, nel ciel lunga scia di fuoco scorrerà”.
Anche la veggente francese stigmatizzata Marie-Julie Jahenny annunciò piogge di sangue come segno escatologico:
Ella profetizza che per un certo periodo di tempo, in un freddo inverno, la pioggia di sangue farà seccare i raccolti, la terra diventerà sterile e gli animali periranno. Le persone verranno trascinate da alluvioni e straripamenti. Il sangue scenderà in abbondanza, trasformando la Terra in un grande cimitero:
Il 9 marzo 1878 la stimmatizzata riceverà questo messaggio: “Una pioggia di sangue cadrà da una nuvola straordinaria e coagulerà sulla terra per 7 settimane.”
Il 22 novembre 1882 riceverà il seguente messaggio: “…sotto miracolosi segni di fuoco nel cielo. Vi saranno spaventosi segni rossi insanguinati nel cielo che appariranno in un giorno di venerdì. Poi, al calar della notte, a ovest della Francia, apparirà una luce bianca; un enorme segno bianco circondato da una cortina di frange di diamanti, che rimarrà (visibile) per tre quarti d’ora. “Le vostre case saranno illuminate come dal Sole”. Le strade saranno luminose come lo sono nei giorni ordinari. Dopo mezz’ora, ad ovest, si formerà una barra rossa… che farà cadere gocce di sangue. […]”
Ora riflettiamo
La Natura, non è essa governata dalla Grande Intelligenza che tutto pervade e tutto presiede? E non è vero che la Legge di causa-effetto regna sovrana? Allora di fronte a questo genere di eventi passati, presenti e futuri, si dovrebbe sempre chinare il capo in segno di rispetto, perché la Natura è espressione di Dio, e con umiltà e coraggio si dovrebbe cercare d’intendere i messaggi simbolici che ci vengono trasmessi dagli eventi naturali. Poco importa se questi sono o non sono influenzati dall’uomo, poiché anche la piccola intelligenza dell’uomo è soggetta alle Leggi della Grande Intelligenza Cosmica, e perciò le azioni dell’uomo fanno parte del Grande Disegno. Se le azioni sono positive, allora sono in equilibrio con il Grande Disegno; se sono negative, sono in disequilibrio. Ma appartengono sempre e comunque al Grande Disegno, e l’uomo – che lo sappia o meno, che lo voglia o meno, che gli piaccia o meno – vive, progredisce, regredisce e si evolve sempre all’interno del Grande Disegno stabilito dal Creatore dell’universo.
Oggi le acque del Nilo divenute rosse come sangue vengono subito associate al conflitto israelo-palestinese che va avanti da lunghissimo tempo e che nell’ultimo periodo sta insanguinando la Striscia di Gaza con migliaia e migliaia di vittime innocenti, con veri e propri atti criminali ad opera di quello che in gergo politico si chiama “terrorismo dall’alto”, atti criminali eseguiti dall’Esercito israeliano ai danni della popolazione palestinese, accusata di proteggere le frange estremiste di Hamas, che – lo ricordiamo – non è un’associazione terroristica di per sé, ma un partito politico eletto dal popolo, all’interno del quale vi sono persone che purtroppo scelgono la violenza come mezzo di difesa contro gli ignobili soprusi reiterati da Israele.
Il Nilo è l’anima dell’Egitto, e l’Egitto è legato alla Palestina sia geograficamente sia culturalmente, e in questo momento sta fornendo aiuti umanitari al popolo palestinese, parte del quale raggiunge proprio l’Egitto attraverso il valico di Rafah.
Ma cosa c’entra il Nilo? Per quale motivo il Nilo che diventa rosso sangue fa rabbrividire coloro che hanno occhi per vedere i segni dei tempi? Le profezie ci dicono che la Grande Battaglia di Armaghedon, la Battaglia Finale tra le forze del Bene e quelle del Male, scoppierà proprio in quelle terre, in terra santa, e finirà per coinvolgere le grandi potenze militari in una terribile guerra mondiale.
Il conflitto israelo-palestinese nasconde giochi di potere immensamente più grandi di quelli che vediamo nei telegiornali: giochi di potere che coinvolgono le nazioni più potenti del mondo, nazioni che come Israele possiedono ordigni atomici, in grado di annientare l’umanità e distruggere il pianeta Terra in poche ore. E giochi di potere occulto nello scacchiere magico-esoterico su cui da sempre si svolgono i veri rapporti di forza che poi si riflettono nella geopolitica internazionale, dove potenti forze demoniache fanno di tutto per annientare l’umanità della Terra, una umanità la cui maggioranza ha già venduto l’anima al diavolo, cioè al materialismo.
Per tutte queste ragioni, il Nilo che diventa rosso sangue, a prescindere dal modo in cui questo avvenga, è un chiaro segno apocalittico, che tutti dovrebbero conoscere e nessuno dovrebbe sottovalutare. Segno che è arrivato a pochi giorni di distanza dall’anomala aurora boreale o SAR (Archi Rossi Aurorali Stabili) che nei primi giorni di novembre 2023 ha dipinto di rosso sangue il cielo di mezza Europa.
Dunque acqua color sangue e aria color sangue. Gli elementi della Natura, gli ZIGOS…
L’elemento terra è stato insanguinato già da molto tempo a causa delle innumerevoli guerre. Ora verrà il momento dell’elemento fuoco? Dobbiamo forse aspettarci l’esplosione di qualche vulcano? Non possiamo dire quando questo accadrà, ma sappiamo che accadrà. E allora l’umanità si troverà ancora una volta di fronte allo specchio del suo destino, frutto delle sue azioni.
Tutte le profezie affermano che questo è il tempo delle grandi tribolazioni. Non facciamoci trovare impreparati! Impegniamoci per il Bene del prossimo, per il miglioramento della società, solo così vinceremo tutte le paure, e saremo protetti dalle Potenze Celesti, già pronte ad instaurare la nuova civiltà dopo le tribolazioni dalle quali germoglierà il seme della razza ventura.
Marco Marsili
4 Dicembre 2023
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