Giovedì 12 ottobre Marco Marsili è stato intervistato da Telecittà, all’interno del programma “Pulsar” e diversi sono stati i temi toccati: dopo una premessa sul fatto che in epoche remote la realtà extraterrestre era ben vista e associata ai regni spirituali, Marco si è presentato e ha spiegato come si è avvicinato a questa realtà, dalla prima esperienza nel 2009 fino al primo incontro con il ricercatore Pier Giorgio Caria prima e lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni poi.
Si è in seguito affrontato il tema del telescopio Lucifer posseduto dal Vaticano: per tali ricerche e per cercare di comprendere qualcosa vengono investite e spese cifre enormi. Negli anni ‘50 ci fu poi una comunicazione tra extraterrestri e capi di stato con la richiesta della cessazione immediata degli esperimenti nucleari, soprattutto di quelli nel sottosuolo, poiché avrebbero provocato cataclismi in modo irrecuperabile.
In cambio di questo gli extraterrestri avrebbero fornito all’umanità terrestre un tipo di tecnologia ad essa utile: avvenne che gli esperimenti furono azzerati per un anno e gli extraterrestri iniziarono a fornire la loro tecnologia lasciando precipitare dei velivoli (ad esempio il caso Roswell). I potenti del mondo cercarono subito di capire il funzionamento di queste tecnologie e pensarono con esse di combattere proprio gli extraterrestri.
Sulla preoccupazione del mondo per la visita extraterrestre: oggi si cercano di manipolare le informazioni per portare il popolo a credere che gli extraterrestri siano i cattivi (come ad esempio avviene nel Progetto Blue Beam).
Sul messaggio degli extraterrestri: sappiamo che essi stanno tutelando una certa qualità di persone sulla Terra, pianeta che rischia di essere messo a ferro e fuoco da guerre nucleari e da cataclismi naturali. Ciò perché il pianeta è una creatura intelligente che reagisce al comportamento degli esseri umani, i quali sono gli enzimi primari di tutte le cellule, cioè dei pianeti, con l’enzima uomo della Terra che è diventato cancerogeno.
Sul motivo per cui gli extraterrestri non si rivelano: gradualmente dagli anni ‘30, con la caduta del primo UFO in Italia presso Malpensa e la nascita del Gabinetto RS 33 (voluto da Mussolini stesso), l’umanità terrestre è diventata consapevole della possibilità concreta dell’esistenza degli extraterrestri. Chi studia sa poi che essa è una realtà di fatto, ma gli extraterrestri non possono prevaricare il nostro libero arbitrio e provocarci uno shock traumatico, a meno che l’uomo non metta a repentaglio la vita del pianeta Terra con una guerra nucleare: noi stiamo vivendo proprio questo periodo storico e un’esplosione nucleare potrebbe provocare dei guai anche altrove. L’obiettivo finale della missione extraterrestre è l’instaurazione di una nuova società sul pianeta Terra. È quindi una realtà che conosce l’uomo più di quanto l’uomo conosca sé stesso.
Sul grado di segretezza a cui sono tenuti gli astronauti quando tornano dalle loro missioni: essi sono tenuti al massimo grado, anzi, poco dopo essere tornati, vivono un periodo di quarantena dove vengono visitati da medici e condizionati a non dire e non parlare di tutto ciò che hanno visto nel corso della loro esperienza.
L’intervista di Marco si è conclusa con un consiglio: oggi la realtà spirituale va assolutamente approfondita in modo scientifico.
Con devozione,
Alice Bei
17 Novembre 2023