EUCLID il telescopio e la materia oscura
Pubblicato il 10 Novembre 2023
Pubblicato il 10 Novembre 2023
Immagine in evidenza: una delle prime immagini realizzate dal telescopio spaziale Euclid. L’immagine mostra 1000 galassie appartenenti all’ammasso di Perseo e più di 100.000 altre galassie più lontane sullo sfondo, ciascuna contenente fino a centinaia di miliardi di stelle. Molte di queste deboli galassie non erano mai state viste prima. Alcuni di loro sono così distanti che la loro luce ha impiegato 10 miliardi di anni per raggiungerci.

Le prime straordinarie immagini del telescopio spaziale Euclid, EUCLIDE.

La missione spaziale Euclid dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, ha rilasciato le sue prime cinque immagini. Per la prima volta nella storia, un telescopio è in grado di guardare così in profondità nell’universo realizzando immagini astronomiche a colori in altissima risoluzione, penetrando le coltri di polvere stellare grazie agli infrarossi, su una vastissima porzione di cielo. Euclid, la cui missione vale circa un miliardo e mezzo di euro e l’Italia vi collabora in modo importante, dovrà realizzare la più estesa mappa tridimensionale dell’universo, svelandone molte caratteristiche ancora sconosciute.

Uno dei compiti principali del telescopio spaziale Euclid è quello di indagare l’interazione tra energia oscura, materia oscura e materia visibile. Infatti, sappiamo che ben il 95% del cosmo, cioè della stessa realtà in cui viviamo, è costituito da energia e materia oscure, un tipo di energia e di materia che non sono direttamente osservabili. Nel nostro quotidiano raramente ci soffermiamo a pensare su quanto sia meravigliosamente prodigiosa la nostra esistenza.

Gli scienziati non hanno ancora capito che cosa siano in effetti l’energia e la materia oscura, cioè non sappiamo che cosa sia il 95% della realtà in cui viviamo: l’ambiente, la natura, gli oggetti intorno a noi, tutte le cose che utilizziamo nella vita di tutti i giorni e i nostri stessi corpi. L’energia oscura e la materia oscura determinano le continue trasformazioni sottili che danno vita alla nostra realtà.

Per indagare l’influenza dell’energia oscura e della materia oscura sulla realtà visibile il telescopio spaziale Euclid nei prossimi sei anni osserverà miliardi di galassie in un raggio di 10 miliardi di anni luce. In questo modo, verrà prodotta la mappa cosmica tridimensionale più estesa che sia mai esistita.

Le caratteristiche uniche del telescopio spaziale

La nitidezza di queste prime cinque immagini ci mostra i superpoteri del telescopio Euclid, che mantiene un’altissima definizione dalle stelle luminose alle galassie deboli più lontane. Le cinque immagini sono state selezionate fra le circa 4000 finora arrivate e sono più di 30.000 a quelle attese nei prossimi sei anni.

Il Direttore scientifico dell’Agenzia Spaziale Europea, la professoressa Carole Mundell, spiega: “La materia oscura unisce le galassie e le fa ruotare più rapidamente di quanto la sola materia visibile possa spiegare; l’energia oscura sta guidando l’espansione accelerata dell’universo. Euclid consentirà per la prima volta ai cosmologi di studiare insieme questi misteri oscuri concorrenti. Euclid farà compiere un salto nella nostra comprensione del cosmo nel suo insieme, e queste splendide immagini mostrano che la missione è pronta per aiutare a rispondere ad uno dei più grandi misteri della Fisica moderna”.

René Laureijs, scienziato del progetto, afferma: “È tutto perfetto. Prima d’ora non abbiamo mai visto immagini astronomiche come queste, contenenti così tanti dettagli. Sono ancora più belli e nitidi di quanto avremmo potuto sperare e ci mostrano molte caratteristiche mai viste prima in aree ben note del vicino universo. Ora siamo pronti per osservare miliardi di galassie e studiare la loro evoluzione nel tempo cosmico”.

Queste sono alcune delle dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Racca, responsabile del progetto: “Gli strumenti di bordo di questo telescopio stanno dando i loro frutti: la quantità di dettagli in queste immagini è dovuta ad uno speciale design ottico, alla perfetta produzione e assemblaggio del telescopio con strumenti per il puntamento e controllo della temperatura estremamente accurati. Della materia oscura non sappiamo niente.”. Rispetto alle teorie classiche, potrebbero esserci altre spiegazioni per il processo di espansione dell’universo. “Per esempio – continua Racca –  la gravità potrebbe non funzionare come l’ha prevista Einstein, oppure potrebbe non essere vero che l’universo è omogeneo e sempre uguale indipendentemente dalla direzione in cui si guarda. Ci sono esperimenti di Euclid per verificarlo, ma serviranno moltissime osservazioni”.

Insomma, gli esperti potrebbero essere in procinto di scoprire alcuni segreti che qualche genio del passato aveva già capito, a partire dagli antichi saggi della valle dell’Indo che più di 6000 anni fa insegnavano che “l’invisibile crea il visibile” mediante le forze sottili delle correnti praniche. E per venire in tempi più recenti ricordiamo il grande scienziato Nikola Tesla che come gli antichi filosofi greci, parlava di ETERE, quella materia-energia invisibile che è responsabile della formazione della materia visibile. Wilhelm Reich chiamava questa energia “Energia Orgonica”, Pierluigi Ighina “Atomo Magnetico”, il grande maestro Yogananda chiamava “Lifetrons” i componenti di questa energia, e la lista potrebbe continuare. La scienza dello spirito, la scienza dell’intelligenza degli scienziati extraterrestri, la definisce “Energia psichica strutturante”. Oggi si dice “Vuoto Quantistico” o “Energia del Punto Zero”.

Per comprendere quanto sia importante l’azione di questa invisibile realtà sulla nostra vita, vi invitiamo a conoscere gli studi dell’astrofisica Giuliana Conforto, gli esperimenti dello scienziato Vittorio Elia e le ricerche pionieristiche del Fisico Roberto Germano, collaboratore ed erede dei grandi scienziati Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata. Vi sono molti altri scienziati che portano avanti questo tipo di ricerche d’avanguardia: approfondendo gli studi sui nomi che vi abbiamo citato, potrete trovare anche gli altri ricercatori specializzati in questo settore.

Il telescopio Euclid è stato lanciato al punto 2 di Lagrange Sole-Terra su un razzo Space X Falcon 9 dalla stazione spaziale di Cape Canaveral in Florida, U.S.A., il 1° luglio 2023 alle ore 17:12 italiane, per giungere alla distanza di 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Nei mesi successivi al lancio, si è svolta un’intensa fase di test e calibrazione degli strumenti. Il team sta attualmente eseguendo l’ultima messa a punto del telescopio e inizierà le osservazioni vere e proprie nel 2024. Nei prossimi sei anni, Euclid osserverà un terzo del cielo con una precisione e una sensibilità senza precedenti.

Le prime immagini di Euclide: “il confine abbagliante delle tenebre”

Ed ora è giunto il momento di guardare le prime cinque fotografie del telescopio Euclid: nella prima foto vediamo l’ammasso galattico di Perseo. Questa istantanea di Euclid è una rivoluzione per l’astronomia: l’immagine mostra mille galassie appartenenti all’ammasso di Perseo a 240 milioni di anni luce dalla Terra, e più di centomila galassie sullo sfondo. Molte di queste galassie non erano mai state viste prima: le state guardando adesso per la prima volta nella storia umana. Alcune di esse sono così lontane che la loro luce ha impiegato 10 miliardi di anni per raggiungerci. Centomila galassie, di cui 50.000 hanno caratteristiche tali da poter essere misurate per capire quanta materia oscura c’è tra noi e loro. Mappando la forma e la distribuzione di queste galassie, sarà possibile conoscere meglio in che modo la materia oscura modella l’universo visibile. L’immagine dell’ammasso del Perseo contiene una quantità sufficiente di galassie per comprendere la distribuzione della materia oscura: un tale insieme di galassie, infatti, non potrebbe essere tenuto insieme se non ci fosse una presenza di materia oscura molto più grande della materia visibile.

Nella seconda foto vediamo la galassia a spirale chiamata IC 342. Una delle prime galassie osservate da Euclid, la galassia IC 342, o Caldwell 5, è stata soprannominata “Galassia Nascosta”, perché presenta molte stelle con massa ridotta e temperature relativamente basse, che possono nascondersi dietro le coltri di polvere stellare. Grazie alla visione infrarossi, capace di guardare oltre la polvere, questo telescopio sta già rivelando informazioni fondamentali sulla galassia spirale, che viene considerata una sosia della nostra Via Lattea. Grazie alle potenzialità di Euclid si possono distinguere singole stelle anche a 11 milioni di anni luce dalla Terra.

Nella terza fotografia vediamo la galassia irregolare NGC 6822. La maggior parte delle galassie primordiali non assomiglia alla tipica spirale e ordinata che conosciamo come la nostra Via Lattea. Alcune di queste galassie piccole e irregolari sono relativamente vicine a noi. La prima Galassia nana irregolare e osservata da Euclid, la galassia NGC 6822, si trova a SOLI – si fa per dire – 1,6 milioni di anni luce dalla Terra.

Nella quarta foto vediamo l’ammasso globulare NGC 6397: questo è il secondo ammasso globulare più vicino a noi e si trova a circa 7.800 anni luce dalla Terra. Gli ammassi globulari sono composti da centinaia di migliaia di stelle. Attualmente nessun altro telescopio oltre a Euclid può osservare per intero un ammasso globulare in una sola immagine e distinguere al contempo così tante stelle nell’ammasso, stelle che raccontano la storia delle galassie e la storia della materia oscura.

Nella quinta e ultima foto vediamo la nebulosa Testa del Cavallo. Ecco una dettagliata panoramica della Nebulosa Barnard 33, che si trova a 1.375 anni luce dalla Terra. È soprannominata Testa del Cavallo e fa parte della costellazione di Orione. Nella nuova osservazione del telescopio spaziale Euclid, gli scienziati sono in cerca di pianeti mai visti prima, pianeti con una massa simile a quella di Giove e pianeti nella loro infanzia celeste, ed anche giovani galassie nane brune, piccole stelle e protostelle.

Queste sono ancora solamente le prime immagini catturate dal telescopio spaziale Euclid: nei prossimi mesi ne vedremo delle belle, perché Euclid setaccerà a tappeto tutto l’universo fuori dalla nostra galassia.

Le prime cinque immagini rilasciate dall’ESA realizzate con il telescopio spaziale Euclid

E chissà, magari i fratelli dello spazio ci faranno qualche sorpresa… Sono loro che mi hanno suggerito di leggere il seguente messaggio: “Non siete mai stati soli e non esistete per caso. Un nostro breve sintetico discorso: possediamo la completa cronistoria della nascita e dell’evoluzione del vostro sistema planetario, conosciamo anche l’evoluzione del primate della vostra specie, non ignoriamo il trattamento effettuato dagli Archetipi per rendervi a loro immagine e somiglianza attraverso l’innesto genetico degli eterni valori astrali. Il vostro Ego Sum, Io sono, non si è sviluppato per caso, ma per una precisa programmazione dello Spirito Onnicreante, che presiede il continuo divenire dell’Edificio Cosmico. È bene che sappiate quanto vi affermiamo: l’Edificio Cosmico è composto da 150.000 miliardi di universi ed è in continua espansione. Ancora oggi c’è chi crede che il vostro pianeta sia il deserto del Sahara e vuole ignorare che è solo un piccolissimo granello del deserto del Sahara. Esistono un numero indefinibile di mondi come il vostro, più grandi e più piccoli, dove la vita pullula. Noi, che da remoto tempo vi visitiamo, siamo nati 15 miliardi di anni prima di voi: in questo scorcio di secolo abbiamo voluto manifestarvi le nostre attenzioni. Un tempo ci appellavate con il nome di angeli, di messaggeri, oggi con il nome di extraterrestri. In verità non cambia nulla, cambia la classificazione e non la nostra realtà”. Questa era la prima di tre parti di un messaggio ricevuto e divulgato da Eugenio Siragusa.

PACE SU TUTTE LE FRONTIERE!

Marco Marsili

10 Novembre 2023

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