Intervista telefonica realizzata al signor Juan Manuel Sánchez, meglio conosciuto come Juanito Juan, della città di Valle Hermoso, stato di Tamaulipas, Messico, il 3 settembre 2023.
Il fenomeno di cui è protagonista Juan Manuel Sánchez, Juanito Juan, e le sue straordinarie esperienze registrate nella città di Valle Hermoso, diffuse attraverso vari video, mi hanno portato a voler approfondire le stesse e, così, mi sono rivolto all’amico Carlos Santana per chiedergli i dati per contattare il signor Sánchez.
Carlos, molto gentilmente, mi ha fornito le informazioni richieste ed ho scritto immediatamente al signore Sánchez per chiedergli un’intervista. Nell’attesa di una sua risposta ho raccolto tutto il materiale disponibile sul tema per approfondirne i diversi aspetti.
Dopo alcune settimane di attesa è arrivata la risposta di Juanito Juan, il quale accettava di fare l’intervista quello stesso giorno, domenica 3 settembre 2023.
Mi sono trovato di fronte una persona estremamente semplice, molto gentile che, secondo quanto mi ha raccontato, lavora in un’officina di verniciatura di sua proprietà a Valle Hermoso, città dove vive e che è molto vicina al confine con gli Stati Uniti.
Mentre aspettavo il momento dell’intervista, non potevo smettere di pensare all’esperienza vissuta da Juanito Juan, a come sarebbe trovarsi di fronte a una di quelle sfere, riuscire a toccarle e filmarle e poi farlo conoscere al mondo.
Un fenomeno meraviglioso che segna un prima e un dopo nella storia del contatto extraterrestre.
Voglio ringraziare in modo speciale il signor Juan Manuel Sánchez per aver condiviso la sua esperienza con me e Carlos Santana per la sua collaborazione nel realizzare l’intervista.
Vi invito a leggerne la trascrizione.
Daniel Rodrigo
D: Juanito, come stai, buona sera.
R: Molto bene. Buonasera. Grazie a Dio sto bene. Un saluto cordiale e un abbraccio a tutta la gente dell’Argentina.
D: Juanito, per iniziare il nostro incontro mi piacerebbe che tu ci dica in quale parte dello stato di Tamaulipas ti trovi.
R: Siamo a nord di Tamaulipas e a nord-ovest della Repubblica Dominicana. Ci troviamo approssimativamente a circa 20 minuti dal confine con gli Stati Uniti. Abito in una città che si chiama Valle Hermoso, a Tamaulipas, Messico.
D: Per dare un’idea alla gente del luogo dove vengono fatte le riprese, puoi descrivermi la zona, raccontarmi com’è, se sei nella città o in periferia?
R: Siamo nella stessa città, quasi in zona centro. Ebbene, come ti dicevo, siamo molto vicini al confine con gli Stati Uniti. Ma gli avvistamenti non hanno niente a che vedere con gli Stati Uniti.
Si tratta di un fenomeno concretamente extraterrestre. Non ha niente a che vedere con il paranormale.
D: Juanito, potresti raccontarci come è iniziata questa tua esperienza di filmare astronavi e sfere?
R: Beh, vedo queste sfere, delle dimensioni simili a quelle di una palla di baseball, da quando avevo circa 6 anni. Un giorno ho iniziato a rendermi conto che erano sempre lì, vicino alla finestra o alla porta di casa mia. Ma ne avevo molta paura, ero molto piccolo e le toccavo, o meglio, a volte avevo il coraggio di toccarle perché pensavo fossero un giocattolo, o qualcosa di simile. Mio padre se ne rendeva conto e mi diceva sempre che non dovevo avere paura, che non sarebbe successo niente. E mi abbracciava quando vedeva che ero molto nervoso, con molta paura. La verità è che ho avuto questi avvistamenti fin da quando ero bambino. Già da molto piccolo vedevo queste palle di baseball di colore sempre bianco e giallo.
D: E tuo padre sapeva cosa fossero o cosa potevano essere? Perché ti consolava e ti diceva che non ti avrebbero fatto niente… sembra che lo sapesse.
R: Sì, io immagino che lo sapesse, perché aveva vissuto nello stato di San Luis Potosí, nel centro del Messico, a circa dieci ore da qui. Prima era vissuto negli Stati Uniti e dopo ritornò in Messico. Successivamente il governo messicano offrì loro di formare questa città, intorno al 1904. Cosicché vennero qui. Mio padre era molto diverso da noi. Era bianco, biondo, alto e aveva occhi di colore verde, completamente verdi, che colpivano molto. Ricordo molto bene mio padre.
D: Potresti spiegare come si è evoluto il tema? Prima vedevi le sfere, e dopo?
R: Sono cresciuto e, a partire dai 10 anni, mi sono reso conto di avere il dono di vedere e parlare con le persone che erano decedute. Mi piaceva molto andare ai santuari per vedere queste entità, questi spiriti. Poi, a partire dal 2010, ho iniziato ad avere avvistamenti di oggetti volanti, senza perdere le esperienze con il paranormale. Il fenomeno delle astronavi è via via aumentato, mi piaceva sempre di più, avevo più contatti con astronavi, ma sempre in Cielo, sempre molto piccole, molto lontane. Finché, a partire dal 2012, ho iniziato a scattare le prime fotografie, ma non le ho mai mostrate. Le ho conservate, non le ho mai fatte conoscere per paura di quello che la gente dice delle persone che hanno la capacità di vedere oggetti nel cielo.
D: Potresti parlarmi dell’astronave che si è presentata di fronte a casa tua e che hai fotografato? Perché la foto è molto nitida, è una fotografia di ottima qualità.
R: È stata scattata con un telefono Samsung A11, lo stesso con il quale ti sto parlando ora, ce l’ho da diversi anni. In questo telefono ho tutte le mie cose. Ricordo che era strano, io ero fuori con un cliente che mi aveva portato una moto d’acqua da verniciare, perché ho un’officina di verniciatura. Non sono stato il primo a vederla, ho visto che si avvicinava dal lato nord. È molto strano quello che è successo, sono apparse delle nuvole molto ma molto oscure, quasi nere. Abbiamo messo la moto d’acqua nell’officina, io ero di spalle all’oggetto ed il cliente mi dice: “Senti, hai visto cosa c’è lì?” ed io gli rispondo: “Sì, una nuvola, piove”. Allora mi dice: “No, quello che è sopra la nuvola”. Allora mi giro e tutti e due rimaniamo scioccati per circa 10 secondi, guardando meravigliati l’oggetto.
Ad un certo punto cominciò a fare alcuni piccoli movimenti, non ho avuto il tempo di fare un video perché il mio telefono ha un PIN di 5 numeri e lettere, e con l’agitazione ho sbagliato circa tre volte prima di inserire il PIN corretto, per la preoccupazione di dover fare in fretta. Era come se l’oggetto fosse in attesa che lo fotografassi, perché dopo che ho scattato una o due foto è andato via. La cosa più impressionante di tutto questo è che anche qui intorno lo hanno fotografato. C’è una persona che lo ha fotografato dalla parte di sotto. È stato un fatto molto interessante.
È così che l’esperienza è cambiata: vedevamo sfere ed oggetti, tutti lontani ed ora siamo arrivati al punto che una sfera è entrata dentro casa, ieri un’altra, all’alba di oggi un’altra. Quella dello scorso sabato è stata la più vicina. Non so se l’hai vista, Jaime Maussan l’ha divulgata nel programma del mattino. Credo che la sfera riconosca il mio stato di animo. Era buio ed io vedevo e sentivo rumori dietro di me, di fronte, da tutte le parti. È stato questo che più ha richiamato la mia attenzione, dai rumori che ascoltavo pensavo che le cose si muovessero, c’era la luna piena ed alcune nuvole. Improvvisamente guardo verso sinistra ed ecco la sfera, non c’era nessuna luce, ma era lì.
D: Prima di parlare di questa sfera, mi piacerebbe sapere come è avvenuto il fatto, perché credo che inizialmente stavi filmando una sfera fuori casa tua, ti stavi avvicinando ma ad un certo punto si interrompe il video per problemi di internet.
R: Si, mentre mi avvicinavo inizia ad interrompersi, come si vede nel video. Si interrompe e poi riappare più avanti, una ripresa diversa dalla precedente perché adesso era in movimento. E poi, quando sono già vicino ad 1 metro e mezzo o 2 dalla sfera, vedo come se ci fosse qualcosa dentro, come se fosse un uovo, un uovo morbido. Quello che c’era all’interno si muoveva in modo curioso.
D: Vediamo se ho capito bene, quando sei arrivato ad 1 metro e mezzo dalla sfera, si interrompe internet e cosa succede? Le sfere vanno via, spariscono?
R: Io dico che questo lo ha provocato la sfera, perché quando si è interrotta la ripresa non è stato come altre volte che poi riprende la connessione. Questa volta no. Questa volta mi diceva che il video era già finito. L’ho immediatamente lasciato affinché fosse visibile per trenta giorni, così come era segnalato; cerco di riprendere la registrazione, ma la sfera si sposta, si allontana galleggiando e scompare dietro alcuni alberi. La cosa curiosa di tutto questo è che il giorno dopo viene una persona da un paese che si chiama Matamoros e trovano un vetro grosso, molto grosso. Stiamo parlando di uno spessore di circa quattro pollici, come se fosse parte della sfera. È come se queste entità cercassero qualcosa che si trova da queste parti.
D: Prima di questo, hai filmato o visto una sfera dalla quale è uscito un laser che ti ha colpito al petto.
R: Sì. Ero con mia moglie, avevamo appena finito di lavorare. Erano circa le cinque del pomeriggio. Ricordo che io ero molto stressato per questioni di lavoro. Io ho un giardino con 150 piante differenti che curo molto e mi serve per rilassarmi. Quella era la mia intenzione quel pomeriggio. Ero lì con mia moglie e mi ero messo a lavorare con 2 piante che ho su un tavolo, a togliere le foglie secche, quando lei mi dice: “Guarda cosa c’è sopra”. Io mi giro e vedo la sfera che cambiava colore, rosso ed azzurro, solo questi due colori. Poi si spegne l’azzurro ed il rosso… mi colpisce nella testa e mia moglie mi dice che i capelli cominciano a muoversi in ogni direzione, al contatto con il laser.
Mi sfiora il volto e quando mi arriva all’altezza del petto inizia a fare un rumore simile a quando brucia un tatuaggio, rimanendo sul mio petto, forse emettendo un rumore un po’ più lieve, e da allora io ho qualcosa lì, è come una pallina nel mio lato sinistro, come se fosse un impianto. Con questo sarebbero quattro, prima è passato dalla mia gamba destra fino a giù, al piede destro, è rimasto un momento ed è risalito, poi è passato per il mio stomaco e si è trattenuto un momento, alcuni secondi. Quindi è andato sull’altra gamba, la gamba sinistra ed è rimasto lì. La luce si è fermata ed ora io ho due impianti.
Quando avevo la luce nel petto mi sono spostato indietro, ma sono sbattuto su una panca e non ho potuto più muovermi. Sono rimasto lì, davanti a mia moglie che era spaventata e le ho detto di non muoversi, di non fare rumore, di non fare niente. Quindi le ho detto: “Dammi il telefono”. Era in carica lì vicino. In quel momento la sfera aveva tre luci, una rossa, una azzurra e, quando si è alzata un po’, ho visto che ce n’era una terza di colore violetto. Allora mi sono reso conto che c’era un’altra sfera a circa 5 metri, era vicina alla prima e tutte e due avevano la luce dello stesso colore. Ho pensato che si passassero delle informazioni.
D: Che misure avevano le sfere? Qual era il diametro?
R: È difficile dirlo a causa dell’altezza, direi che erano a circa 10 metri di altezza da dove ero io e calcolo che avessero lo stesso diametro di quella che avevamo visto prima, il volume di un pallone di calcio.
D: Dopo questo le sfere continuano ancora a visitarti ed accompagnarti? Perché ho visto alcuni video dove compaiono nella videocamera di vigilanza che hai a casa tua.
R: Nei primi incontri le sfere si vedevano piccoline, a causa dell’altezza. Il primo incontro ravvicinato con una sfera di volume grande è stato il 2 Luglio nella città di Messico, nella piramide di Teotihuacán. Eravamo lì e siamo riusciti a filmarla dal vivo. Io stavo filmando le piramidi quando la persona che era con me guarda verso l’alto e mi dice: “Quella è una sfera? La filmo?”. E sì, la sfera era lì. Siamo riusciti a filmarla dal vivo, ma c’è stato un dettaglio molto curioso ed è che in quel momento abbiamo perso la cognizione del tempo. Lui ha iniziato a parlarmi di qualcosa che neanche conosceva. Diceva che sotto erano seppelliti i loro re, i loro dei, parlava di cose che non sapeva. Ci siamo persi e dopo non abbiamo saputo più niente. Abbiamo perso un’ora del nostro tempo, non sappiamo cosa sia successo, siamo riapparsi dopo un’ora a 100 metri da dove eravamo stati. Ci siamo guardati e non abbiamo capito come eravamo arrivati lì.
D: Quindi arriviamo al momento in cui una sfera entra a casa tua.
R: Questo è stato il primo contatto in quel posto. È la sfera filmata dalla videocamera di sicurezza che si è guastata durante il contatto.
Due giorni dopo sono arrivati due nordamericani, ci hanno detto che erano ricercatori e mi hanno chiesto se posso collaborare con loro. Io ho accettato e hanno tirato fuori un apparato per misurare le radiazioni tramite il quale hanno rilevato radiazioni ovunque. Sono andati via ed il giorno seguente sono tornati per dirmi di non dire nulla, che quanto accaduto non esiste, che tutto è stato causato dalla rottura del compressore. Hanno insistito nel dire che tutto quello che ho vissuto non esisteva e di non dire nulla a nessuno.
D: Ti hanno detto chi erano?
R: Si, uno si è identificato come nordamericano e l’altro era messicano ed americano, perché parlava in spagnolo.
D: Dopo di questo avviene l’incontro con la sfera dentro casa tua?
R: Sì, esatto.
D: Tu l’hai vista entrare?
R: No, erano le 4 del mattino ed io ero nella mia stanza che è in fondo, stavo dormendo perché ero molto stanco e ho sentito rumori, fuori i cani abbaiavano, ho aperto la porta e la prima cosa che ho visto è la sfera. Ho preso il cellulare e ho tolto il lucchetto dello schermo, mi sono fermato a circa 5 metri dalla sfera e ho detto: “Se vieni dalla luce o per la luce sei benvenuta, altrimenti ti chiedo di ritirarti e di avere rispetto”. Io avevo tutta l’intenzione di toccarla ma ero morto di paura. Ho aspettato il momento, ho chiesto permesso e l’ho toccata, ho messo la mia mano sotto di lei e l’ho toccata. In quel momento la sfera si è girata verso la mia mano, io la guardavo e non la vedevo come se stesse sulla difensiva, era tranquilla e io mi sono tranquillizzato ancora di più quando l’ho toccata. Poi mi sono spostato indietro e, in quel momento. ho pensato che stesse per uscire qualcosa dalla sfera che mi avrebbe ferito, perché anche se ero tranquillo provavo un po’ di paura, poi mi sono allontanato.
D: Nel video sembra che la sfera si ritiri un po’ indietro quando tenti di toccarla.
R: Sì, esattamente, si muove all’indietro ed anche io cammino all’indietro perché non sapevo se fosse armata, non sapevo quello che volevano fare.
D: Cosa hai sentito toccando la sfera? Come sono?
R: Il suo aspetto è metallico, ma se si osserva il video si può vedere che una delle sfere si contrae. Dove c’è la luce sembra metallo, ma il resto sembra carne, un organismo vivo, quando io l’ho toccata sembrava velluto, potevo sentire un magnetismo.
D: Ti sei sentito più tranquillo? Cosa hai sentito nel corpo?
R: Ti fanno sentire tranquillo, senza paura. Io muovevo la mia mano e la sfera si contraeva, fino a sembrare che avesse delle vene.
D: Ti sembrava che fosse un organismo vivo? Lì finisce il video?
R: Sì, di aspetto metallico ma come se fosse un organismo vivo. Io sono andato un po’ indietro e ho preso la fotocamera di Jaime, cercavo di scattare alcune immagini ma nel momento in cui stavo per scattare, la sfera si è contratta ed è scomparsa, come se si dissolvesse.
D: Si è contratta ed è scomparsa?
R: Esattamente, è scomparsa, è andata via in una forma che non posso spiegare.
D: Come fosse un effetto del video?
R: Esattamente, è difficile spiegare alla gente. Non avrei mai immaginato di vivere una cosa del genere.
D: Certo, se sei d’accordo Juanito, mi piacerebbe parlare dei contatti che hai avuto con gli esseri di queste astronavi, quelli che dirigono queste sfere. Come è stato il contatto?
R: Gli esseri delle astronavi mi hanno detto che appartenevano ad una stella che si chiama Sirus. Mi hanno raccontato che ci sono 12 pianeti in Sirus e che loro abitano in tre: Unitius, Esmus e Goria. Me lo hanno detto a dicembre del 2022.
D: E ti hanno detto perché vengono?
R: In quel primo contatto del 2 dicembre 2022 mi collocarono 2 impianti nel piede. Il secondo contatto fu il 22 dicembre 2022, quando mi raccontarono che c’è una civiltà molto avanzata che viaggia nell’universo in astronavi gigantesche. Quando sono stato nelle piramidi mi sono reso conto di una storia incredibile che veniva da quel secondo contatto, e se posso te la racconto velocemente.
Quando sono ritornato da Teotihuacán, dove avevamo avuto il contatto con le sfere, mi trovo a riposare un po’ verso le 7 di sera, quando mi raccontano di essere una civiltà avanzata che è in contatto con un pianeta chiamato Amoadis, conosciuto in seguito come LA TERRA, e che hanno fatto un esperimento chiamato Speranza tramite il quale hanno lasciato sul pianeta migliaia di esseri e sembrerebbe che io venga da lì. Sembrerebbe che io sia T 22-WA, una chiave che sto tentando di decifrare. Quando si resero contro che l’esperimento non stava avanzando e che si trattava semplicemente di riprodursi e nient’altro, iniziarono a mandare eminenze come Einstein, Galileo – tutti i geni che abbiamo visto nel tempo – per dare una mano a quella civiltà, ma purtroppo tutta la conoscenza appresa è stata usata per il male, non per il bene, e stiamo distruggendo il pianeta da ogni punto di vista. Quindi mi hanno detto che molto presto torneranno per tutti gli esseri che hanno lasciato qui e che io sono uno di loro. Mi hanno detto che ho avuto 32 vite, che ho vissuto 32 vite. Loro verranno per tutti gli esseri che hanno lasciato qui e li porteranno via. Quindi manderanno sulla Terra degli androidi per mettere ordine, non per uccidere, ma per mettere ordine.
D: Hanno a che vedere con i grigi quegli esseri che ti hanno parlato?
R: Non ho mai visto grigi, sono esseri tranquilli amichevoli. Nel terzo contatto del 12 gennaio 2023 mi hanno mostrato alcuni schermi e mi hanno parlato di un guasto durante il quale i computer impazziranno. Ci hanno mostrato che tutto, l’aviazione, gli esplosivi, le banche, dipende dai computer che provocheranno un caos, hanno parlato di diversi eventi.
D: Ti hanno parlato di una possibile guerra, di quello che stiamo vivendo in questi momenti tra Russia ed Ucraina e del pericolo dell’energia nucleare?
R: In realtà, il 20 agosto ero con mia moglie e le ho chiesto di prendere nota di quello che mi stavano dicendo. Mi hanno spiegato che ci sarà oscurità totale nei cieli di tutte le nazioni ed il caos e la distruzione cadranno su di noi, non ci sarà posto o luogo al mondo dove nascondersi e proteggerci, l’umanità si autodistruggerà.
D: L’Apocalisse è nella Bibbia e parla degli avvenimenti di cui parliamo. Hanno mai fatto qualche riferimento messianico o hanno parlato di Cristo o della Vergine?
R: No, non me ne hanno mai parlato, ma ho presente che Gesù ha qualcosa a che vedere con questo perché so che la Bibbia dice che un giorno Dio verrà e si porterà tutti i suoi eletti. In quanto a quelli che rimarranno qui durante la distruzione, non so quale sarà la loro sorte. Ma credo che tutto ha molto a che vedere con quello che dice la Bibbia e con chi dice che verrà un’astronave gigantesca.
D: Ti hanno parlato di un contatto massivo con l’umanità?
R: Si, me ne hanno parlato nel messaggio del 9 giugno 2023 mi hanno detto che ci sarà un contatto massivo e avverrà nel continente americano, nel sud, per essere esatti nei paesi dell’Uruguay ed Argentina. Non so bene, penso che ci saranno avvistamenti più chiari, dicono anche che molta gente perirà per lo shock. Sarà un contatto importante per la gente che non crede, che non è preparata o è malata. E dopo saliranno fino agli Stati Uniti e Canada, questo mi hanno detto nel contatto numero 11.
D: Quale è stato l’ultimo contatto che hai avuto?
R: L’ultimo contatto è stato il mese scorso. Una notte ho sentito fuori un rumore e ho visto due esseri fermi lì.
D: Come erano gli esseri che hai visto?
R: Non vedevo il loro volto, solo la sagoma, erano uguali, era buio e potevo solo distinguere le gambe e le braccia, uno di loro era sul lato sinistro. Io sono rimasto fermo lì, non avevo né cellulare né niente, sono rimasto fermo e ho avuto uno shock quando li ho visti. Subito mi hanno fatto sentire bene, non sentivo paura, non sentivo niente. Hanno alzato la mano destra ed io sono rimasto a guardare. Rialzano di nuovo la mano indicandomi di guardare dietro e all’improvviso non ero oramai di fronte a casa mia, mi trovavo in un posto completamente in rovina, in fiamme e potevo vedere la gente che lottava per sopravvivere, gente che mangiava e beveva sangue dei morti. Era qualcosa di molto forte quello che stavo vedendo, potevo sentire il caldo delle fiamme, potevo vedere tutto questo e loro mi fanno sapere che questo accadrà molto presto. Mi hanno fatto vedere che c’è un paese che ha in gran segreto armi molto più potenti di quelle che abbiamo visto.
D: Un’esperienza impressionante, è molto importante che tu possa raccontarlo oggi affinché la gente sia informata e continui a perdere paura verso questi esseri che, è evidente, non hanno cattive intenzioni, non vogliono fare del male, bensì vogliono mettere in guardia, avvertire l’umanità che siamo sull’orlo di una terza guerra mondiale che può essere nucleare e sono qui per questo motivo, per evitare che distruggiamo il pianeta.
R: Sì, nel contatto numero 7 del 25 marzo 2023, mi hanno parlato dell’eruzione di un vulcano e me lo hanno fatto vedere, ho visto quella eruzione. Era qualcosa di gigantesco e loro mi hanno detto che una terza parte del pianeta diventerà oscura a causa delle ceneri del vulcano che raggiungeranno l’atmosfera. Non mi hanno detto né il luogo né la data, solo avvertito. Una città che è di fronte al vulcano sarà distrutta dalla lava, ma dopo mi hanno detto che quello sarà niente se paragonato con quello che verrà dopo l’eruzione del vulcano, sarà tremendo e mi hanno fatto vedere che a causa dell’eruzione molte faglie collasseranno, città intere collasseranno, faglie lunghe km e la gente cadrà dentro.
D: Impressionante Juanito, ti ringrazio veramente per averci raccontato le tue esperienze. È importante che tutto il mondo le conosca, che sappia che ci sono esseri di altri pianeti che ci visitano per amore, per aiutare l’umanità.
R: Una delle cose che ho visto è che stanno facendo esperimenti con le piante. Hanno piante che non appartengono alla Terra e hanno una base sotterranea, una base sottomarina che si trova tra Tampico e Matamoros, nel golfo del Messico.
D: Nel golfo del Messico, sott’acqua?
R: È a 480 metri sott’acqua, 90 metri di lunghezza, 70 metri di larghezza ed un spessore di 30 metri.
D: Come lo hai visto? È stata una visione?
R: Io sono stato lì. Loro mi ci hanno portato, ma non mi hanno portato in astronave. All’improvviso mi trovavo dentro l’acqua, potevo vederla da sopra, per una settimana avevo l’odore ed il sapore dell’acqua del mare.
D: Dopo il contatto con l’ultima sfera che hai potuto toccare hai notato qualche cambiamento personale?
R: Quando ho avuto il contatto, dove si trova il compressore, perché è molto vicino da dove io sono sempre, mi è venuto un forte mal di gola, non potevo parlare né inghiottire saliva, mi bruciava. È stato l’unico cambiamento che ho notato. Immagino che, alla luce di questo, qualcosa è successo, mi hanno preparato per potersi avvicinare, perché ora quando sono vicino non succede niente.
D: Dopo questa esperienza hai avuto qualche altro contatto?
R: No, solo quello che ho avuto fuori. Quello all’alba e quello fuori, è tutto ciò che abbiamo avuto fino ad oggi.
D: Va bene Juanito, ti ringrazio moltissimo per questa intervista. Rimaniamo in contatto per raccontare alla gente le esperienze che continui ad avere, gli avvistamenti, perfino i contatti e messaggi che sono per l’umanità.
R: Così è, sono soprattutto un avvertimento affinché prendiamo coscienza e diventiamo migliori.
D: Molte grazie, un abbraccio grande da qui, da Rosario, Argentina, e molte grazie per avere il coraggio di raccontare tutto questo.
R: Da quando è iniziato tutto questo, sogno di visitare l’Argentina un giorno e portare con me dei ricordi di quel sogno che ho fatto.
D: Spero che quel sogno si realizzi. Rimaniamo in contatto, se va bene per te, per continuare a parlare di questi argomenti.
R: Certo, con molto piacere. Un abbraccio
Daniel Rodrigo
Rosario, Santa Fe, Argentina
7 settembre 2023