DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 13 AGOSTO 2023:
LA SORELLA CHIARA LINGUANOTTO ED IL FRATELLO FABIO BEDIN SONO TESTIMONI DEL PRODIGIO CHE ADESSO VI ILLUSTRERÒ.
GUARDATE QUESTA IMMAGINE SCOLPITA DELLA PIETÀ.
LA SANTA MADRE MARIA CHE SORREGGE IL FIGLIO CROCIFISSO DAGLI UOMINI INDEGNI DEL PIANETA TERRA.
GUARDATE ANCHE LA STELLA A SETTE PUNTE CHE LO SCULTORE ISPIRATO DALLE POTENZE CELESTI HA CREATO NEL PETTO DELLA VERGINE MARIA.
LA STELLA A SETTE PUNTE CON IL RUBINO È IL SIMBOLO SOLARE DEI 7 ARCANGELI DI DIO ED È ANCHE IL SINCRONIZZATORE MAGNETICO CHE I FRATELLI E LE SORELLE DELLA CONFRATERNITA GIOVANNEA PORTANO CON ORGOGLIO E SERVIZIO NEL LORO PETTO.
ABBIAMO GIÀ SPIEGATO AMPIAMENTE LA FUNZIONE DI QUESTO OGGETTO CREATO CON MATERIALE TERRESTRE MA CON IL TAGLIO, LA COREOGRAFIA, IL DISEGNO E LA GEOMETRIA EXTRATERRESTRE.
LO SCRIVENTE VI PORTERÀ A CONOSCENZA (VEDETE ALLEGATI), CON SCRITTI E DOCUMENTI SCIENTIFICI COSMICI, DI TUTTO CIÒ CHE RIGUARDA LA STELLA A SETTE PUNTE CHE È PRESENTE NELL’OPERA GIOVANNEA SIN DAL 1973 CON IL NOSTRO MESSAGGERO EUGENIO SIRAGUSA E NEGLI ANNI SUCCESSIVI DEL VOSTRO TEMPO FINO AD OGGI CON GIORGIO BONGIOVANNI, CHE È TESTIMONE DELLA VERITÀ INSIEME A SUO FRATELLO FILIPPO, GIÀ PASSATO A MIGLIOR VITA.
I SEGNI CHE NOI TRASMETTIAMO PER AVALLARE, CONSOLARE ED ESALTARE NELLO SPIRITO LA CONFRATERNITA CHE GUIDA LO SCRIVENTE SONO MOLTO CHIARI ED INEQUIVOCABILI.
NON SI TRATTA SOLO DI FOTOGRAFIE E FILMATI DI UFO, ASTRONAVI EXTRATERRESTRI E MESSAGGI COSMICI, TRATTASI ANCHE DI SEGNI VISIBILI, CHIARI ED INEQUIVOCABILI CHE DIMOSTRANO LA VERIDICITÀ DELLA PRESENZA CRISTICA CHE LO SCRIVENTE PERSONIFICA NEL SUO CORPO E NEL SUO SPIRITO DA 34 ANNI DEL VOSTRO TEMPO.
SOTTOVALUTARE, DUBITARE DI UN SEGNO COME QUELLO DELLA SANTA MADRE CHE INDOSSA LA STELLA A SETTE PUNTE SIGNIFICA ESSERE AGGREDITI DALLA STOLTEZZA E DALLA STUPIDITÀ UMANA.
CERTAMENTE COMPRENDIAMO CHE NON SONO SEGNI PER TUTTI, MA SONO CERTAMENTE PROVE CHE POSSONO AIUTARE A COMPRENDERE L’INIZIATO, IL SIMPATIZZANTE ED IL FRATELLO CHE SI AVVICINA ALLA VERITÀ.
UNA VERITÀ CHE IL CONSOLATORE PROMESSO DA GESÙ CRISTO RAPPRESENTA DA QUANDO IL SIGNORE GESÙ È ASCESO IN CIELO FINO AD OGGI, NELL’ATTESA DEL SUO RITORNO GLORIOSO SULLE NUBI.
QUESTO HO SCRITTO PER LA GIOIA DI TUTTI COLORO CHE IL 15 AGOSTO SI RADUNERANNO INSIEME AI CALICI DELLA CRISTICA COMUNIONE IN SEGNO DI DEVOZIONE E FEDELTÀ ALLA SANTA MADRE DI FATIMA ED A SUO FIGLIO GESÙ CRISTO, IL MESSIA FIGLIO DEL DIO VIVENTE.
LO SCRIVENTE È UN SERVITORE ED È DISPONIBILE A RISPONDERE ALLE VOSTRE DOMANDE AFFINCHÉ POSSIATE CRESCERE NELLO SPIRITO E NELLA CONOSCENZA.
IO SONO QUI PER AIUTARLO E UTILIZZARE LA SUA LINGUA AFFINCHÉ DIVENTI VERBO DI TESTIMONIANZA DELLA VERITÀ.
SONO ADONIESIS, SEMPRE FELICE DI ESSERE IN MEZZO A VOI COME AMICO E PADRE NEI SECOLI DEI SECOLI.
PACE!
PIANETA TERRA
13 Agosto 2023. Ore 15:27
G. B.
LA MADRE DIVINA E LA STELLA A 7 PUNTE
Il giorno 29 luglio 2023 a Castelfranco Veneto è stato organizzato un incontro con Giorgio Bongiovanni e Sante Pagano. In quell’intervista Giorgio ha parlato abbondantemente, tra i tanti argomenti discussi, del dare tutto e dell’importanza della stella a sette punte simbolo dell’opera Giovannea. Dare tutto, sforzandosi di far il possibile prima di arrendersi a volte magari con troppa semplicità nel dire di no, che non riusciamo.
Questo perché, quel no noi lo diciamo al Padre Adonay, il quale giorno dopo giorno annota nella Sua agenda le nostre opere ma anche la nostra volontà di fare tutto il possibile pur di servirLo, sforzandosi di andare al di là dei nostri limiti, di prendere sempre più coscienza in questo nostro percorso evolutivo che siamo anime in cammino e che non dobbiamo giustificare troppo facilmente noi stessi, semplicemente perché il Padre ha un metro di misura diverso dal nostro e non è detto che perché sta bene a noi stia bene a Lui.
Questo incontro ha creato dei momenti altalenanti di tristezza, impotenza, forza, riflessione nel nostro amato fratello Fabio Bedin, che a queste parole ha quasi avvertito un senso di sconforto, quasi di non sentirsi meritevole di vivere nell’immensità di questa epica opera Giovannea.
Il nostro amato Fabio, oltre ad essere un fratello prezioso, dotato di grande sensibilità, amore e disponibilità, è anche un maestro d’arte che ha avuto importanti riconoscimenti anche internazionali per la realizzazione delle sue opere d’arte. Lui, oltre ad essere un fratello prezioso nell’arca di Padova, è sempre stato strumento di divulgazione tra le persone a lui vicino, divulgando il più possibile la missione di Giorgio.
Proprio pochi giorni dopo questo incontro, un collega di Fabio gli chiese aiuto pensando che potesse essere l’unica persona che potesse aiutarlo visto certi discorsi li aveva sentiti fare solo da lui, compreso ricevere informazioni riguardanti proprio la stella a sette punte e il rubino.
Questo collega di Fabio gli chiese informazioni proprio riguardo alla stella a sette punte, in quanto essendo da Chioggia in provincia di Venezia gli parlò del Santuario della Madonna della Navicella.
Dall’evento storico che ha portato poi alla realizzazione di questo Santuario, balzano subito agli occhi delle coincidenze che accomunano questo evento successo il 24 giugno 1508 con l’opera che fu affidata a Giorgio proprio dalla Madonna a Fatima nel 1989.
Nel dipinto la Madonna viene raffigurata proprio con una collana avente come ciondolo una stella d’oro a sette punte con in mezzo un rubino rosso.
Un’altra particolarità è che questa apparizione è avvenuta proprio il giorno 24 giugno, data di San Giovanni Battista, e ciò che annunciava la Madonna erano sciagure e catastrofi se il popolo non avesse accettato le richieste da Lei fatte, correlazione proprio con il terzo segreto di Fatima, cuore pulsante della missione affidata a Giorgio, dove la Santa Madre annuncia catastrofi e tanta sofferenza qualora l’umanità non avesse rimesso le cose in ordine seguendo la via degli insegnamenti di Suo figlio.
Un’altra particolarità inoltre che lega questo fatto storico all’opera Giovannea è che l’anziano che ebbe la visione della Madonna, la vide sparire in una navicella e l’evento per quei tempi fu così scioccante, da dedicare al Santuario proprio il nome “Madonna della navicella”.
Questo però aimè nelle raffigurazioni non compare, questa navicella non venne mai realizzata, al massimo venne fatta vedere la Madonna sopra una nube. È chiaro che la chiesa non abbia avuto il coraggio di raffigurare minuziosamente ciò che era stato visto e descritto, cambiando ciò che evidentemente alla Chiesa stessa era scomodo dichiarare, prendendosi il lusso di sostituire la “Navicella” con una barca, una nuvola, una luce, un riquadro, tutto tranne che ciò che realmente era stato visto. Qui sotto riporto la descrizione di questo avvenimento storico.
“I documenti storici della città di Chioggia ricordano a tinte molto fosche quel pomeriggio del 24 giugno 1508: cielo coperto da dense e basse nubi, tuoni fragorosi, lampi accecanti, pioggia a diluvio, ruggito pauroso del mare in tempesta. Il panico si era diffuso ovunque. Si pregava nelle case, si lanciavano grida disperate da parte dei pescatori sorpresi in mare dal fortunale. Solo verso sera l’uragano si placava e un vecchio guardiano di viti, certo Baldissera Zalon, uscì dal suo capanno e stava osservando, tutto mortificato, lo scempio prodotto dal tremendo temporale, quando si sentì chiamare da una voce arcana proveniente dal lido.
Si voltò e vide una Signora maestosa. Era vestita di un manto nero, sedeva sopra il tronco (zocco) di un albero sospinto sulla spiaggia dalle onde. Quella misteriosa Signora si rivelò ben presto per la Madre di Dio. L’uragano con le sue rovine non era che un preavviso di un cataclisma peggiore se la città non si fosse convertita e avesse fatto penitenza. Ecco l’ultima parte del messaggio rivolto a Baldissera: che informasse il Vescovo dell’apparizione e gli ingiungesse, a nome Suo, di indire una crociata di preghiere, di penitenze e di esortazioni per scongiurare i mali gravissimi, che opprimevano la vita cristiana.
Prima di scomparire sopra una NAVICELLA, si mostrò al buon vecchio con il Figlio piegato sulle ginocchia, dicendogli: Così l’hanno ridotto i peccati dei tuoi concittadini. La barchetta dolcemente si scostò dalla riva e la visione scomparve. Il Vescovo di Chioggia, Mons. Bernardino Venier, avvertito, usò tutta la prudenza in un primo tempo e poi tutta la sua pietà per attuare i desideri della Vergine santa.
Il Santuario della Beata Vergine della Navicella di Chioggia è legato dunque agli eventi prodigiosi accaduti nel giugno del 1508″.
Il nostro Fabio, dopo questo fatto ha compreso che noi siamo tutte pedine a disposizione del Padre e ognuno di noi è fondamentale per portarGli nuove anime, e anche se ci vediamo dei granellini in mezzo a questa grande opera, possiamo essere granelli che messi tutti assieme possono formare una montagna enorme dove tante anime si possono incamminare se lo desidereranno dipende solo da loro.
Allego anche una parte dei messaggi riguardante la stella a sette punte che ho trovato particolarmente attinente a quanto successo.
“IL SUO ASPETTO SIMBOLICO RAPPRESENTA LA STIRPE GIOVANNEA, DATO CHE GIOVANNI L’EVANGELISTA È IL TERMINALE VIVENTE E COORDINATORE DELL’INTELLIGENZA CHE ESPRIME L’OPERATIVITÀ DI TUTTI GLI SPIRITI SOLARI NELLE LORO MOLTEPLICI DIMENSIONI. GIOVANNI L’APOSTOLO E GIOVANNI IL BATTISTA, I DUE FRATELLI SPIRITUALI AL SERVIZIO DI GESÙ-CRISTO IL MESSIA FIGLIO DEL DIO VIVENTE ADONAY.
L’ASPETTO SPIRITUALE SI FOCALIZZA SUL “SI”, “SI” INCONDIZIONATO CHE LEGA IL SOGGETTO ALLA STRETTA DIRETTIVA DEL PROPULSORE DI QUESTA FONTE DI ENERGIA CHE CI ISTRUISCE SUI PIANI DELLA VIA, DELLA VERITÀ, DELLA VITA. INFATTI, SENZA IL SOLE NESSUNA COSA SI POTREBBE MANIFESTARE.
PER QUESTO IL GENIO COSMICO GESÙ-CRISTO DISSE: IO SONO LA LUCE DEL MONDO.
ECCO IL GRANDE LEGAME DEL SINCRONIZZATORE FRA L’UMANO E ILDIVINO.
“IN PRINCIPIO ERA IL VERBO, E IL VERBO ERA PRESSO DIO. EGLI ERA IN PRINCIPIO PRESSO DIO. TUTTO FU FATTO PER MEZZO DI LUI, E SENZA DI LUI NULLA FU FATTO DI QUANTO ESISTE. IN LUI ERA LA VITA, E LA VITA ERA LA LUCE DEGLI UOMINI. E LA LUCE RISPLENDE FRA LE TENEBRE, MA LE TENEBRE NON L’HANNO RICEVUTA. CI FU UN UOMO MANDATO DA DIO, IL CUI NOME ERA GIOVANNI. EGLI VENNE, COME TESTIMONE, PER RENDERE TESTIMONIANZA ALLA LUCE, AFFINCHÈ TUTTI CREDESSERO PER MEZZO SUO”.
Grazie Fabio per questa tua testimonianza che ancora una volta ci porta a capire l’importanza che questa opera ha per l’ umanità grazie al messaggero di Dio che è identificato per noi in Giorgio, ma che rappresenta il Giovanni Battista e Giovanni l’evangelista in terra, che grazie a lui lega tutti noi a questa grande avventura che unisce cielo e terra, nella speranza che questa nostra vita porti frutti graditi al Padre Adonay affinché ci porti sempre più vicino a Lui.
Fabio Bedin e Chiara Linguanotto
12 Agosto 2023