Un tempo era il porto più importante di Roma, oggi è un sito archeologico ricco di splendide rovine romane, tra cui un teatro: è ad Ostia Antica che lo scorso 3 luglio si è svolta la seconda edizione di “Evanland: il festival del mondo interiore”, organizzato dal cantautore e scrittore Gio Evan e al quale noi ragazzi dell’associazione “Dal Cielo Alla Terra” siamo stati ospiti per il secondo anno consecutivo dopo l’unica data di Sesto San Giovanni nel 2022.
Nel corso di questa giornata calda, ma ventilata, diversi relatori, artisti italiani e internazionali hanno intrattenuto i visitatori con workshop, incontri, laboratori, spettacoli e vari approfondimenti culturali.
Durante il suo intervento Marco Marsili ha approfondito la tematica della conoscenza. Gli extraterrestri prendono come riferimento la figura di Gesù Cristo, che hanno sempre accompagnato, possiedono inoltre una coscienza volumetrica, planetaria, universale e cosmica: come noi siamo coscienti del nostro corpo, essi sono coscienti che la loro espressione riguarda tutto l’universo. Sono sulla Terra dall’alba dei tempi e da sempre cercano di offrirci la conoscenza tramite delle persone scelte che divulgano i loro messaggi per aiutarci nella nostra evoluzione. Questi nostri fratelli maggiori in passato sono stati divinizzati, anche per il fatto che possiedono dei poteri e una tecnologia per noi impensabile, dato che ci è stato impedito di comprenderlo. Il nostro oggi è un periodo storico di passaggio, ma i Signori delle Stelle non possono atterrare liberamente, perché non gli è consentito violare il nostro libero arbitrio, ecco perché si servono dei messaggeri da loro scelti.
In quanto a noi umanità terrestre, dobbiamo cercare di uscire dall’ambito dei credo ed entrare in quello della conoscenza e diventare attivisti nella società.
Apparentemente i loro insegnamenti sembrano scomodi, perché essi sono qui per ribaltare questa società, ma la loro rivoluzione non avviene per mezzo delle armi, bensì dell’arte e della conoscenza: ci aiutano e ci danno idee. Tutti siamo chiamati a conoscere queste grandi verità.
Forse è arrivata proprio in questo momento la parte più toccante del festival: abbiamo avuto l’onore di conoscere finalmente di persona alcuni amici che ci seguono da un po’ di tempo. Prima di tutto Leonardo, venuto dalla Germania per trascorrere del tempo in nostra compagnia: la sua commozione è stata enorme non appena ci ha visto, non è riuscito a trattenere le lacrime ma, allo stesso tempo, la gioia. È stata poi la volta di una giovane coppia che già da tempo faceva delle ricerche su varie tematiche, inclusa la spiritualità e i due ragazzi si sono trattenuti insieme a noi per diverso tempo. Infine hanno parlato per molto tempo con noi e hanno approfondito con Marco varie curiosità i due bravissimi musicisti che hanno anticipato il concerto di Gio Evan nella serata e un simpaticissimo pizzaiolo che non riusciva a credere di essere libero del lavoro per poter venire a Evanland. Quindi, nuovi, ma anche vecchi amici, visto che sono passati per un saluto anche alcuni nostri ospiti dell’evento “Angeli di ieri, extraterrestri di oggi”.
È qualcosa di indescrivibile per noi condividere tutti insieme queste esperienze. Mentre conversavamo con tutte queste persone presso il nostro banchetto si è creata un’atmosfera davvero bella e coinvolgente che per diversi minuti ci ha portato come in un mondo a parte, in cui tutti ci siamo sentiti una cosa sola.
Infine, intorno alle ore 21, il concerto di Gio Evan ha concluso questa giornata semplicemente unica e indimenticabile.
Le emozioni però per noi non erano finite lì: sulla strada del ritorno, infatti, abbiamo fatto visita ad Alexander e alla sua famiglia, in un casolare nelle campagne di Tarquinia: Alexander è un ragazzo quasi coetaneo di Marco che ci segue da diverso tempo, ma che per problematiche di salute non può spostarsi. Vederlo di persona e toccare con mano la sua quotidianità è stata un’emozione grande e, soprattutto, un immenso insegnamento: se ci capitano momenti di scoraggiamento ognuno di noi dovrebbe pensare a lui e alla sua felicità e voglia di mettersi in gioco nonostante tutto. Soprattutto ci siamo resi conto ancora di più di quanto siamo fortunati a poter operare per una causa così grande e che per noi deve diventare la vita.
“Gli anni ’60 e ’70 sono stati il periodo del grande contattismo. Gli extraterrestri vogliono ribaltare questa società e contattano delle persone ben precise e trasmettono ideali rivoluzionari attraverso la conoscenza, l’arte, lo studio e la collaborazione tra associazioni.
Come fai a tornare indietro dopo aver visto gli extraterrestri? Non torni indietro se ti innamori, figurati se ricevi comunicazioni dagli extraterrestri o hai a che fare con i loro messaggeri! Loro mi hanno indicato dei personaggi ben precisi, segnateveli negli smartphone: Eugenio Siragusa, Giorgio Bongiovanni, Pier Giorgio Caria. Loro mi hanno indicato i personaggi attraverso i quali manifestano la propria operatività su questa Terra. In Italia abbiamo questi, sono tra i più potenti al mondo, sono i personaggi più importanti.
Tutto ciò sta avvenendo oggi (il contatto tra terrestri ed extraterrestri) e ciò significa che questa è una realtà, e questa realtà riguarda ognuno di noi”.
Con amore,
Alice Bei e Iacopo Palazzari
24 Luglio 2023