‘Pesaro chiama Italia, Italia risponde’ è stato uno degli slogan della manifestazione svoltasi il 1° maggio 2023 nel capoluogo di provincia marchigiano ed effettivamente così è stato in quanto migliaia di cittadini (si stima all’incirca 8-9 mila) provenienti da ogni angolo del paese da nord a sud hanno risposto alla richiesta di mobilitazione del comitato “cittadini liberi Pesaro” e degli altri promotori dell’evento, dando vita ad un’importante manifestazione per dire NO alla costruzione di biolaboratori nell’intero territorio italiano.
La nostra associazione ha partecipato attivamente con una folta e colorita rappresentanza manifestando con striscioni, cartelloni e unendosi alla performance artistica dei ragazzi della “Casa giovani del Sole” del Friuli Venezia Giulia.
Gli scopi della manifestazione erano fondamentalmente 2: quello di stroncare sul nascere la realizzazione del biolaboratorio di Pesaro e quello di sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale sul tema, fungendo da cassa di risonanza per diffondere la notizia e aumentare il più possibile la consapevolezza su questo problema che tocca non solo Pesaro ma tutte le regioni d’Italia. in quanto la costruzione di questi biolaboratori bsl3 rientra nei piani del PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza) varato dal governo e approvato dalla commissione europea nel luglio del 2021 per risollevare l’economia dei paesi dell’unione dopo la pandemia di covid19 scaturita, come tutti sappiamo, proprio da un virus uscito da un biolaboratorio bsl4 (ossia di massima sicurezza) nella città cinese di Wuhan.
Sembra una barzelletta, ma purtroppo per noi è la cruda realtà e la conferma del fatto che a monte di tutto ciò ci sono dei poteri sovranazionali e dei personaggi per i quali il benessere e la salute dei cittadini è inversamente proporzionale ai loro interessi economici e di dominio mondiale, per questo manifestazioni come quella del 1° maggio sono di un’importanza assoluta e non vanno viste come battaglie locali e monotematiche, ma come delle vere e proprie trincee di resistenza contro coloro che assoggettano i popoli ai lori voleri in ogni ambito della società.
Tornando alla manifestazione, essa ha visto il suo ritrovo e svolgimento dalle ore 10 in piazza Stefanini, nell’immediata periferia di Pesaro, dove erano presenti degli stand dove poter firmare le varie petizioni e un palco che ha ospitato i tanti interventi sia artistici che tecnico-scientifici inerenti al tema trattato, tra i quali quello del giornalista e reporter Franco Fracassi, uno dei principali promotori dell’evento, che abbiamo avuto il piacere di conoscere di persona in questa occasione, e quelli dei celebri scienziati nonché coniugi Antonietta Gatti e Stefano Montanari,che con le loro scoperte in ambito scientifico portano molto spesso alla luce le malefatte di Big Pharma.
Al termine degli interventi, intorno alle ore 16, ha preso il via un lungo corteo che ha visto in apertura la performance artistica dei ragazzi della “Casa Giovani Del Sole” che hanno messo in scena la fine della vita per mano della scienza senza coscienza al soldo dei criminali guerrafondai, dove un gruppo di scienziati, dopo aver creato un arma batteriologica in laboratorio, l’ha data in mano a dei militari che l’hanno diffusa nell’aria attorno a 2 ballerini che rappresentavano la terra e l’essere umano, facendoli morire durante il loro ballo con conseguente funerale di stato, lo stesso stato complice del crimine.
Il Corteo, che doveva snodarsi per le affollate vie del centro di Pesaro, è stato dirottato per motivi di ordine pubblico (così dicono, ci crediamo?) in una zona periferica, scatenando il malcontento degli organizzatori e di noi partecipanti che nonostante tutto (pioggia compresa) lo abbiamo portato a termine fieri, orgogliosi e con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante per noi e soprattutto per chi erediterà il nostro bellissimo mondo.
A questo link potete leggere la cronaca della fiaccolata avvenuta il 24 marzo a Perugia, dove potrete approfondire l’argomento, mentre a questo link il servizio andato in onda nella trasmissione “Fuori dal Coro” su rete 4, in cui si parla della manifestazione di Pesaro e dove la giornalista Raffaella Regoli, che era presente quel giorno, fa un quadro esaustivo su ciò che sta accadendo in Italia in merito ai biolaboratori. (All’interno del servizio ci sono anche alcuni di noi 🙂 ).
Hasta la victoria siempre.