Il Trattato pandemico dell’OMS
Pubblicato il 11 Maggio 2023
Pubblicato il 11 Maggio 2023

Il 3 marzo 2022, quando in tutta Europa venivano revocati i lockdown e la NATO dichiarava la sua guerra per procura alla Russia, senza che i canali di informazione ufficiale ne dessero rilievo e senza che fosse aperto alcun dibattito a livello nazionale o internazionale, il Consiglio Europeo autorizzava l’avvio di negoziati per un Trattato internazionale sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle epidemie“, un documento che riguarda molto da vicino ognuno di noi e quel che ne sarà del nostro diritto alla salute. 

Secondo i termini del “Trattato” gli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, WHO) su giudizio dell’OMS saranno “legalmente vincolati” a mettere in atto restrizioni ai diritti umani e alle libertà, cioè ulteriori lockdown, obbligo di mascherina, terapia genica obbligatoria, un sistema di identità digitale e programmi di sorveglianza e censura.

Fino ad oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità è stata un’istituzione priva di giurisdizione legale sulle popolazioni dei suoi 193 Stati membri, nei confronti dei quali essa ha agito, almeno in linea di principio, con un ruolo puramente consultivo. 

Ma le cose forse presto cambieranno, poiché l’OMS prevede di presentare la versione finale del suo documento alla 77esima Assemblea Mondiale della Sanità, tra maggio e luglio 2024.

Strategie sanitarie globali dell’OMS

È possibile ipotizzare che sarà una tecnocrazia sanitaria internazionale a decidere delle nostre vite?

Il giornalista economico ed ex banchiere di Wall Street, Kevin Stocklin, sul quotidiano internazionale The Epoch Times, ha spiegato concretamente quali saranno le prossime strategie sanitarie globali firmate Organizzazione Mondiale della Sanità.

In questo articolo leggiamo che il “Trattato per la Prevenzione, la Preparazione e la Risposta alle Pandemie”, qualora venisse approvato, diventerebbe un accordo legalmente vincolante per i paesi membri e conferirebbe all’OMS l’autorità di dichiarare a livello centrale la pandemia. 

L’OMS diverrebbe l’autorità politica sovranazionale centralizzata di direzione e coordinamento delle scelte sanitarie internazionali a cui gli Stati nazionali cederanno la sovranità di decidere quali restrizioni potranno essere imposte alle loro popolazioni e che servirà a giustificare norme antidemocratiche di governance come risposte tecniche a nuove crisi.

Se le cose andranno nella direzione che l’OMS vorrebbe, nel caso di future pandemie non sarà più consentito agli Stati membri di occuparsi della loro gestione, ma sarà l’OMS ad accentrare in sé ogni facoltà decisoria.

L’autorità che verrà attribuita all’Organizzazione Mondiale della Sanità le consentirà di stabilire e determinare, non solo la disciplina di ambiti come lockdown, cure, catene di approvvigionamento sanitario, ma soprattutto, ed è la cosa più preoccupante, la sorveglianza e il controllo sulla disinformazione e sulle notizie false una volta dichiarata la pandemia.

Negli ultimi anni abbiamo compreso come l’imparzialità dei controllori è tutt’altro che garantita nelle nostre società, dove i confini tra gli interessi pubblici dei cittadini e quelli privati delle grandi multinazionali, radicati perfino nelle istituzioni nazionali, sono di fatto praticamente scomparsi. 

Quando il “Trattato” sarà approvato ci troveremmo definitivamente davanti a quello che George Orwell chiamava nel suo libro il “Ministero della Verità”, un ente pubblico destinato alla censura della storia e di ogni evento ostile alla narrazione univoca del regime. 

Questo “Trattato” permetterà ai governi nazionali di giustificare le conseguenze devastanti dei lockdown, delle terapie geniche e di altri programmi di biosicurezza come “decisioni inappellabili di una tecnocrazia sanitaria internazionale a cui sono costretti dal diritto internazionale”: ciò farà sì che lo “Stato globale di biosicurezza” depoliticizzerà e sottrarrà alla contestazione parlamentare e giuridica i governi degli Stati nazionali.

L’adozione del “Trattato” da parte dei governi occidentali senza un referendum, un voto parlamentare, un dibattito pubblico o una menzione nei media, dimostra che ogni parvenza di democrazia è stata ormai abbattuta e siamo definitivamente in guerra. La facciata di democrazia dei nostri governi cela in realtà il dominio di una tecnocrazia internazionale sempre più autoritaria e prepotente di cui le Nazioni Unite e la Commissione Europea sono i modelli ereditati dal passato, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Forum Economico Mondiale (WEF) sono quelli del presente.

Loredana

immagine in evidenza: rappresentazione artistica del “Ministero della Verità” contenente gli slogan descritti nel romanzo “1984” scritto da George Orwell nel 1949.

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