Maggiore Gordon Cooper, pilota e astronauta delle missioni Mercury e Gemini.
Lettera dell’astronauta Gordon Cooper sugli UFO all’ambasciatore di Grenada presso le Nazioni Unite.
9 novembre 1978
Ambasciatore Griffith
Missione di Grenada presso le Nazioni Unite
866 Second Avenue
Suite 502
New York, New York 10017
Caro Ambasciatore Griffith:
volevo comunicarle il mio punto di vista sui nostri visitatori extraterrestri, comunemente chiamati “UFO” e suggerirle cosa si potrebbe fare per affrontarli adeguatamente.
Credo che questi veicoli extraterrestri e i loro equipaggi stiano visitando questo pianeta e vengano da altri pianeti, che ovviamente sono più tecnologicamente progrediti di noi qui sulla Terra. Ritengo che dovremmo avere un programma coordinato ad altissimo livello per raccogliere e analizzare scientificamente i dati provenienti da tutta la Terra relativi a qualsiasi tipo di incontro e per determinare il modo migliore per interfacciarsi con questi visitatori in modo amichevole. Dovremmo innanzitutto dimostrare loro che abbiamo imparato a risolvere i nostri problemi pacificamente, invece che con la guerra, prima di essere accettati come membri pienamente qualificati del consesso universale. Questa accettazione avrebbe enormi possibilità di far progredire il nostro mondo in tutti i campi. Sembrerebbe quindi che le Nazioni Unite abbiano tutto l’interesse a trattare questo argomento in modo corretto e rapido.
Devo precisare che non sono un ricercatore professionista esperto di UFO. Non ho ancora avuto il privilegio di pilotare un UFO, né di incontrare l’equipaggio di uno di essi. Ritengo di essere in qualche modo qualificato per discuterne, dal momento che sono stato ai margini delle vaste aree in cui viaggiano. Inoltre, nel 1951 ho avuto l’occasione di osservare per due giorni molti voli di questi velivoli, di diverse dimensioni, che volavano in formazione di caccia, generalmente da est a ovest sopra l’Europa. Erano a un’altitudine superiore a quella che potevamo raggiungere con i nostri caccia a reazione dell’epoca.
Vorrei anche sottolineare che la maggior parte degli astronauti è molto riluttante anche solo a parlare di UFO a causa del gran numero di persone che hanno indiscriminatamente venduto storie false e documenti contraffatti abusando dei loro nomi e della loro reputazione senza esitazione. Quei pochi astronauti che hanno continuato a interessarsi degli UFO hanno dovuto farlo con molta cautela. Ci sono molti di noi che credono negli UFO e che hanno avuto occasione di vedere un UFO a terra o da un aereo. C’è stata solo un’occasione dallo spazio che potrebbe essere stata un UFO.
Se le Nazioni Unite accettano di portare avanti questo progetto e di conferirgli credibilità, forse molte altre persone qualificate accetteranno di farsi avanti e di fornire aiuto e informazioni.
Mi auguro di vedervi presto.
Cordiali saluti,
L. Gordon Cooper
Col. USAF
Astronauta
Cooper è talmente convinto che gli UFO meritassero uno studio serio che nel 1978 ha testimoniato davanti alle Nazioni Unite sull’argomento. La sua speranza era che le Nazioni Unite diventassero un archivio centrale per i resoconti degli avvistamenti UFO.
“Mi sono adoperato per far sì che le Nazioni Unite prendessero in mano la situazione” ha detto Cooper. “Hanno pensato che fosse una grande idea, ma non hanno mai fatto nulla“.