Venerdì 24 marzo 2023 una delegazione dell’associazione Dal Cielo Alla Terra ha partecipato all’evento “Accendi la consapevolezza”, una fiaccolata nel centro di Perugia organizzata dal comitato STOP BIOLAB UMBRIA per informare la cittadinanza del progetto in via di sviluppo che prevede la costruzione di un biolaboratorio bsl3 a Perugia e sensibilizzare la popolazione sui potenziali pericoli derivanti.
Procediamo per gradi, il 26 ottobre 2023 il comune di Perugia e l’istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” hanno sottoscritto l’atto di compravendita del terreno su cui dovrà sorgere il biolaboratorio a cura dello stesso istituto umbro-marchigiano, tale terreno è situato nella frazione di Lidarno nel comune di Perugia a soli 2,5 Kilometri dall’aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco D’Assisi” in una zona sismica di livello 2 e soggetto a vincolo paesaggistico per la salvaguardia dei corsi d’acqua presenti.
Il progetto denominato “Polo strategico Officina farmaceutica e strutture a elevato contenimento biologico”, ha spiegato il direttore Generale dell’istituto zooprofilattico Vincenzo Caputo, avrà una valenza nazionale ed internazionale visto che l’istituto è anche centro di referenza nazionale (Cerep) per conto del Ministero della salute per le pesti suine e sarà inoltre sede di produzione di vaccini stabulogeni destinati agli animali, in una logica di riduzione importante dell’utilizzo di antibiotici in ambito veterinario e, in una prospettiva futura, di sviluppo e ricerca di presidi vaccinali da impiegare in situazioni particolari anche nella popolazione umana.
Quest’ultima frase pronunciata dal direttore Generale dell’istituto zooprofilattico non è passata inosservata ed ha messo in allerta chi ha capito in che scenario geopolitico stiamo vivendo e cosa potrebbe aspettarci nel prossimo futuro, essendo consapevoli dei rischi che questo tipo di attività porta con sé dato che, come sappiamo tutti, la recente pandemia di COVID 19 che ha completamente stravolto il mondo è scaturita proprio da un biolaboratorio che è quello di Wuhan in Cina, che oltretutto ha un livello di sicurezza maggiore (bls4, ossia massima sicurezza) rispetto a quello che verrebbe realizzato a Lidarno (ossia bls3) anche se all’interno vengono svolte le stesse attività, come sperimentazioni e manipolazioni in vivo e in vitro di agenti virali pericolosi per la salute animale e dell’uomo.
Un altro punto cruciale è proprio la questione geopolitica attuale, dove l’invasione Russa in Ucraina ha portato alla scoperta di decine di biolaboratori militari americani dove venivano fatte sperimentazioni su virus e batteri presumibilmente per creare armi batteriologiche e, poiché questi sono stati smantellati dall’esercito russo, il pentagono ha deciso di costruirne altri in diversi paesi tra i quali proprio l’Italia, dove nel PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza) post pandemico è previsto lo stanziamento di fondi per la costruzione di biolaboratori in ogni regione.
Ovviamente non abbiamo la certezza che saranno utilizzati per produrre armi batteriologiche, ma anche solamente pensare di avere un biolaboratorio in ogni regione, con un livello di sicurezza inferiore a quello di Wuhan, non credo sia accettabile per una persona con un minimo di amor proprio e di raziocinio, anche perché, oltre al pericolo di incidenti, saranno dei potenziali bersagli strategici in caso di una ormai non più utopistica terza guerra mondiale nucleare.
Detto ciò, sappiamo bene che dietro ad ogni scenario che ci prestiamo a vivere si cela la regia dei cosiddetti “padroni universali”, come li chiamava il grande compianto giornalista Giulietto Chiesa, che programmano con largo anticipo le mosse da attuare per modellare la società a loro piacimento; un esempio che fa riferimento al tema trattato sono le parole di Bill Gates e Klaus Schwab (fondatore e attuale direttore esecutivo del World Economic Forum) che hanno espressamente affermato che l’umanità dovrà sempre più fare i conti con le pandemie e, purtroppo per noi, come spesso accade le parole pronunciate da questi potenti personaggi diventano realtà, per il semplice fatto che sono proprio loro (i padroni universali) a muovere i fili della società, poiché controllano tutti i settori strategici della stessa, che è sempre più in mano a pochi gruppi di potere sottoforma di società di investimento che si spartiscono la torta tra loro, lasciando al resto del popolo le briciole (quando va bene).
Per questo motivo è fondamentale che tutti coloro che hanno capito quanto è grande la posta in gioco si attivino concretamente nel cercare di fermare questo ennesimo scempio che sta colpendo l’Italia, con la complicità delle istituzioni sempre più prone ai voleri di questi “padroni universali” che giocano con le vite umane come fossero semplici pedine da sacrificare per i loro interessi economici e di potere.
Cosa possiamo fare per questa causa? Innanzi tutto parlarne con più persone possibili,spiegando i reali pericoli di questo progetto e invitandoli aa unirsi alla battaglia iscrivendosi al gruppo Telegram STOP BIOLAB LIDARNO PERUGIA UMBRIA, così da restare sempre aggiornati sulle notizie e le attività promosse dal comitato, come ad esempio banchetti, assemblee e manifestazioni che sono lo strumento più incisivo che abbiamo per far sentire la nostra voce, perché un conto è protestare attraverso lo schermo dei social, e un altro è riempire le piazze con centinaia o migliaia di persone tutte unite per lo stesso obiettivo.
Ricordiamo a tal proposito la grande manifestazione nazionale in programma LUNEDì 1 MAGGIO a PESARO per dire NO alla creazione del Biolaboratorio di Pesaro e di tutti gli altri che sono in procinto di realizzazione, dove sarà importantissima la presenza di tutti per dare un forte messaggio alle Istituzioni che la salute dei cittadini non è negoziabile e non ci fermeremo finché non verrà stoppato ogni progetto.