(immagine in evidenza: la stazione spaziale sovietica Salyut 6, in orbita dal 1977 al 1982)
“Ci ha seguito per metà della nostra orbita. L’abbiamo osservato sul lato della luce e, quando siamo entrati nel lato dell’ombra, è scomparso completamente. Era una struttura ingegneristica, realizzata con un qualche tipo di metallo, lunga circa 40 metri con scafi interni. L’oggetto era stretto qui e più largo qui [ sigariforme ndr] e all’interno c’erano delle aperture. In alcuni punti c’erano delle sporgenze come piccole ali. L’oggetto è rimasto molto vicino a noi. L’abbiamo fotografato e le nostre foto hanno mostrato che si trovava a 23-28 metri di distanza. Penso che non siamo soli, qualcosa di origine extraterrestre ha visitato la terra. L’astronave aliena manovrò per venirci vicini, ci seguì volando in formazione con noi a 25-29 metri di distanza. Abbiamo fotografato la struttura ingegneristica metallica che era lunga 40 metri. La pellicola fu confiscata.”
“È ancora classificato come un UFO perché dobbiamo ancora identificare l’oggetto.“
Tratto dal libro “Esperienze Extraterrestri” di Marco Marsili
Rivelazioni dell’astronauta sovietico Viktor Afanasyev
del 2012 al giornale online UFO EVIDENCE
Nell’aprile del 1979, il cosmonauta Viktor Afanasyev si alzò in volo da Star City per agganciarsi alla stazione spaziale sovietica Solyut 6. Ma durante il tragitto accadde qualcosa di strano.
Il cosmonauta Afanasyev vide un oggetto non identificato dirigersi verso la sua navicella e iniziare a seguirla nello spazio. Oltre a fotografare l’UFO, Afanasyev riferì continuamente al Controllo Missione le dimensioni, la forma e la posizione del velivolo.
Quando il cosmonauta tornò a terra fu interrogato e gli fu detto di non rivelare mai ciò che sapeva, e gli furono confiscate le macchine fotografiche e le pellicole.
Quelle foto e le sue trasmissioni vocali dallo spazio non sono mai state rese note.