Poiché non conosco spiegazioni dettagliate riguardo al disegno del RINATO, un disegno iniziatico realizzato da Eugenio Siragusa negli anni Cinquanta, la mia interpretazione elementare in riferimento a tale disegno è la seguente:
il numero 5 si riferisce all’Uomo, particolarmente all’Uomo risvegliato nello spirito che in àmbito iniziatico viene rappresentato come una stella a cinque punte o stella fiammeggiante. Il numero 5 identifica anche le qualità della Forza, espressa geometricamente con la figura del pentagono. Questo numero è anche collegato alla Divina Madre: oltre ai vari riferimenti classici teologici e cosmogonici, ricordiamo che il Cielo ha confermato il nesso tra questo numero e la Divina Madre attraverso vari Messaggi in riferimento al cerchio nel grano del “555” [Ecco il link di un prezioso articolo scritto da Pier Giorgio Caria, che spiega in modo approfondito queste ed altre correlazioni numerologiche].
Inoltre, il numero 5 può riferirsi all’anno 1950, periodo in cui Eugenio realizzò il disegno del Rinato, e in particolare all’inizio di quel decennio, cioè all’anno 1951, quando secondo le rivelazioni del Cielo il Signore Gesù è tornato fisicamente sulla Terra ed ha iniziato la Sua opera finale prima della Sua manifestazione gloriosa al mondo.
Il triangolo rappresenta la Trinità. Il numero 7 è il numero del Padre Adonay. Nel disegno sono evidenti anche varie caratteristiche solari, dai colori ai simboli, dove vediamo 7 gocce a destra e 7 gocce a sinistra che possono essere identificate come lacrime, lacrime di Misericordia che dai bracci della Croce si riversano in basso, lacrime di salvezza, dunque, che mi riportano alla mente quelle che Eugenio chiamava le “eterne lacrime della mia saggezza antica”. E non dimentichiamo che la Santa Madre ha definito Giorgio come “una lacrima del Cielo”. Queste lacrime scendono DAL CIELO ALLA TERRA, quindi scendono verso l’umanità terrestre. Sono lacrime che il Cielo piange per la Terra, un pianto di pena d’amore, che vivifica l’umanità e placa la sete spirituale di coloro che “sono nel mondo ma non sono del mondo”, irrorando le ferite dei soldati di Cristo. Allo stesso tempo rappresentano l’Acqua della Vita come pioggia di conoscenza che scende dal Cielo ad irrigare la Terra, per dissetare gli spiriti assetati di verità. Sono lacrime di consolazione, le lacrime del Consolatore promesso.
Questi due numeri insieme, il 5 e il 7, nel caso di Eugenio rappresentavano anche un anno importante nel quale lui sentì compiersi la sua rinascita spirituale. Nel caso di Giorgio, i numeri 5 e 7 hanno anche un valore anagrafico che esprime un significato simbolico molto importante. Infatti, al compimento del suo 57° anno di età Giorgio viene investito in toto dalla potenza del Padre Adonay. Perciò a partire da quel momento l’Opera “DAL CIELO ALLA TERRA” che Giorgio rappresenta, giunge alla fioritura culminante. La presenza del Padre c’è sempre stata, ovviamente, ma diviene predominante a partire da quell’anno anagrafico.
Fin qui la mia interpretazione del disegno del Rinato, che in termini iniziatici è un’interpretazione piuttosto modesta. Per nostra felicità, Giorgio ha voluto approfondire le spiegazioni. Con imperioso amore, mi è stato detto: “Memorizza, scrivi e divulga!” Perciocché io, Marco Marsili, con fervida gratitudine mi onoro di trascrivere questi Discorsi della Divina Sapienza, che abbiamo ricevuti tramite il servo di Cristo Giorgio Bongiovanni, per il quale nutriamo un mistico amor filiale che l’umana parola non può esprimere.
Giorgio:
IL VERO SEGRETO DEL 5-7 CHE NON HO MAI DETTO, È QUESTO: IL 5-7 NON SONO SOLO DUE NUMERI, SONO TRE NUMERI CHE RAPPRESENTANO GIOVANNI BATTISTA, GIOVANNI EVANGELISTA E GESÙ, OSSIA RAPPRESENTANO UNA TRINITÀ. SI TRATTA DI TRE ESSERI GEMELLI, TUTTI DELLA QUINTA DIMENSIONE, MA DA ATLANTIDE FINO AD OGGI È SUCCESSO CHE I DUE GIOVANNI DELLA QUINTA DIMENSIONE HANNO ASSISTITO AL PASSAGGIO DI GESÙ ALLA SESTA DIMENSIONE, PERCHÉ EGLI È STATO CRISTIFICATO-PERSONIFICATO DAL FIGLIO CRISTO E DAL PADRE ADONAY NELLO STESSO TEMPO.
QUINDI FRA QUESTI TRE GEMELLI CONCEPITI DALLO SPIRITO SANTO, CHE SULLA TERRA RICONOSCIAMO NELLA MADRE TERRA, NELL’INTELLIGENZA CHE COMPENETRA MADRE NATURA, FRA QUESTI TRE FIGLI DI UOMINI (GIOVANNI BATTISTA FIGLIO DELL’UOMO, GIOVANNI EVANGELISTA FIGLIO DELL’UOMO, E GESÙ DI NAZARETH FIGLIO DELL’UOMO), TRA LORO È STATO SCELTO GESÙ, CON LA GIOIA DEI SUOI DUE GEMELLI, PER ESSERE IL PERSONIFICATORE DELL’INTELLIGENZA ONNICREANTE LA QUALE SI È MANIFESTATA TRAMITE CRISTO E ADONIESIS-ADONAY.
QUINDI IL 5-7 RACCOGLIE IL MISTERO DELLA REDENZIONE DELL’UMANITÀ DELLA TERRA GRAZIE A QUESTI TRE ESSERI, CHE HANNO PRESO INCARNAZIONE PER REDIMERE L’UMANITÀ 14.000 ANNI FA IN ATLANTIDE, TUTTI E TRE. ALL’EPOCA I LORO NOMI ERANO: BHARAT (GIOVANNI EVANGELISTA), NIBIRU (GIOVANNI BATTISTA) E HORI (GESÙ). LORO SONO STATI PROIETTATI SULLA TERRA PER SALVARE IL MONDO. POI L’INTELLIGENZA ONNICREANTE HA SCELTO TRA QUESTI TRE IL MIGLIORE, CIOÈ GESÙ. QUESTA È LA SPIEGAZIONE DEL MISTERO DEL 5-7.
IL TRIANGOLO NEL DISEGNO RAPPRESENTA LA TRINITÀ. SONO TRE PER VOLONTÀ DI DIO, SONO TRIGEMINI: TRE GEMELLI NELLO SPIRITO. ESSI HANNO GRADI DIVERSI: GESÙ È IL PIÙ ALTO IN GRADO, I DUE GIOVANNI SONO DI PARI GRADO.
LA CROCE NEL DISEGNO SIMBOLEGGIA LA REDENZIONE DI QUELLA PARTE DI UMANITÀ CHE SCEGLIE IL CRISTO, PADRONE ASSOLUTO DI TUTTI; LA REDENZIONE COME OFFERTA D’AMORE CHE PURTROPPO L’UMANITÀ DELLA TERRA HA RIFIUTATO. QUINDI LA CROCE RAPPRESENTA ANCHE IL RITORNO DI CRISTO, SIA PER QUELLI CHE POTRANNO VEDERE E VIVERE LA REDENZIONE, SIA PER QUELLI CHE NON POTRANNO. PURTROPPO IN POCHI LA AVRANNO!
INOLTRE, I NUMERI 5 E 7 RAPPRESENTANO TRE DIMENSIONI DIVERSE: QUINTA, SESTA E SETTIMA DIMENSIONE. [“Triade Superiore”. Vedi nota finale. – N.d.T.]
QUESTI TRE SPIRITI SONO GEMELLI E LA LORO ORIGINE SI PERDE NEL TEMPO. SONO GEMELLI IN QUESTO SENSO: OGNI SPIRITO QUANDO VIENE EMANATO DALLO SPIRITO ONNICREANTE È UNO SPIRITO INDIVIDUALE, MA A VOLTE, COME ACCADE ANCHE SULLA TERRA, LO SPIRITO ONNICREANTE FA NASCERE DEI GEMELLI PER RAGIONI E DISEGNI CHE SOLO LUI CONOSCE. E COSÌ LUI DECIDE DI EMANARE DUE O TRE SPIRITI INSIEME CHE SONO COME UNO ZIGOTE UNICO. POI QUESTI SPIRITI SI SEPARANO, APPAIONO COME INDIVIDUI MA SONO GEMELLI. QUELLO CHE TI HO DESCRITTO È UN PARTO SOLARE. SONO QUINDI FIGLI DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE.
COME ACCADE NEI PARTI MONOZIGOTI UMANI CARNALI, C’È UNA RELAZIONE SIMBIOTICA PARTICOLARE TRA QUESTI ESSERI.
NOI DOBBIAMO REALIZZARE UNA COSA CHE PRIMA NON POTEVO DIRVI PER BENE: NON È DETTO CHE L’EVOLUZIONE DEGLI SPIRITI NEL COSMO DEBBA ESSERE OMOGENEA. GENERALMENTE LE REGOLE DEL COSMO PREVEDONO CHE UN ESSERE NASCA PRIMA COME PIETRA E POI DALLA DIMENSIONE MINERALE PASSI A QUELLA VEGETALE, POI ANIMALE E UMANA, MA NELLA SUA CREATIVITÀ INFINITA LO SPIRITO ONNICREANTE PUÒ PRODURRE OPERE D’ARTE UNICHE, OPERE D’ARTE CHE EGLI PUÒ CERTAMENTE PERMETTERSI DI CREARE. LO SPIRITO ONNICREANTE IN QUELLE DIMENSIONI COSÌ ALTE LAVORA SEMPRE TRAMITE I GENI SOLARI, E LORO TRAMITE PUÒ PARTORIRE DEGLI ESSERI GIÀ EVOLUTI CHE HANNO QUINDI LA SCIENZA INFUSA. QUESTI ESSERI NON DOVRANNO VIVERE NESSUNA INCARNAZIONE E NON SARANNO MAI UMANI.
CRISTO È UNO DI QUESTI E PER TALE RAGIONE EGLI È L’UNIGENITO DI QUESTO SISTEMA SOLARE, OVVERO È LA PERFETTA EMANAZIONE UNIGENITA [“generato e non creato” – N.d.T.] DEL PADRE ADONAY, CHE È IL MONARCA DI QUESTO SISTEMA SOLARE ED È L’ARCHETIPO DELL’UMANITÀ. MA DOBBIAMO CAPIRE CHE DI UNIGENITI CE NE SONO TANTI.
IN QUESTI PARTI SOLARI, COME QUELLO DEI TRIGEMINI DI CUI HO PARLATO, NON È DETTO CHE GLI ESSERI GEMELLARI EMANATI ABBIANO UN’EVOLUZIONE COME QUELLA CHE HANNO GLI ALTRI SPIRITI. AD ESEMPIO, QUESTI ESSERI POSSONO ESSERE CONCEPITI ANCHE DIRETTAMENTE NELLA QUINTA DIMENSIONE. CIÒ È POSSIBILE. DEL RESTO, NOI NON POSSIAMO DARE A DIO DELLE LIMITAZIONI. C’È OVVIAMENTE UNA LEGGE PER LA QUALE LO SPIRITO SANTO (SPIRITO ONNICREANTE) PUÒ CREARE INNUMEREVOLI SPIRITI CHE VIVRANNO LA LORO EVOLUZIONE DALLA PRIMA DIMENSIONE MINERALE FINO ALLA FORMA UMANA E COSÌ VIA. MA SE EGLI DESIDERA CREARE UN GENIO SOLARE DIRETTAMENTE DELLA QUINTA DIMENSIONE, LO PUÒ FARE. E COSÌ ESISTONO GENI SOLARI CHE HANNO GIÀ FIN DA SUBITO TUTTA LA SCIENZA, LA GNOSI, LA STESSA SCIENZA CHE ALTRI GENI SOLARI HANNO CONQUISTATO IN CINQUANTA MILIARDI DI ANNI DI EVOLUZIONE, INCARNANDOSI INNUMEREVOLI VOLTE DALLA PRIMA DIMENSIONE MINERALE FINO ALLE DIMENSIONI SOLARI DELLA TRIADE SUPERIORE. CON CRISTO È ACCADUTO PROPRIO QUESTO. PER TALE RAGIONE DEFINIAMO IL CRISTO “NATO DALL’UNO” E QUINDI GIÀ PERFETTO.
PER CAPIRE MEGLIO QUESTO DISCORSO CONSIDERIAMO L’ESEMPIO DI LUCIFERO, CHE È DIVENTATO GENIO SOLARE ATTRAVERSO UNA “EVOLUZIONE ORDINARIA” INIZIATA DALLA PRIMA DIMENSIONE. LUCIFERO SI È FATTO STRADA IN MILIONI E MILIONI DI ANNI DI EVOLUZIONE, FINO RAGGIUNGERE LA STESSA EVOLUZIONE DI CRISTO (SESTA DIMENSIONE). MA NON HA PRESO PIENAMENTE PARTE ALLA SESTA DIMENSIONE, INFATTI, COME INSEGNA LA TRADIZIONE TEOLOGICA, EGLI È CADUTO POICHÉ “HA DISOBBEDITO A DIO”.
[Ovvero Lucifero ha “peccato di arroganza” utilizzando il proprio libero arbitrio e la propria conoscenza per manipolare le leggi del Creato, coinvolgendo nella sua ribellione miliardi di altri spiriti che da quel momento divennero gli “angeli caduti” – vedi la storia del pianeta Mallona. – N.d.T.].
CRISTO INVECE NON PUÒ CADERE, PERCHÉ È L’UNIGENITO DEL PADRE [in perfetta simbiosi trinitaria con il Padre e con il Santo Spirito Onnicreante. – N.d.T.]. È QUESTA LA DIFFERENZA FONDAMENTALE TRA I GENI SOLARI UNIGENITI E GLI SPIRITI CHE SI SONO EVOLUTI DALLA PRIMA DIMENSIONE ALLE DIMENSIONI SUPERIORI FINO A DIVENTARE GENI SOLARI: QUESTI POSSONO CADERE, GLI UNIGENITI NO. LA CADUTA SI PUÒ VERIFICARE FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA SESTA DIMENSIONE. DALLA SESTA DIMENSIONE IN POI NON PUOI PIÙ CADERE PERCHÉ LÌ VI È LA PERFEZIONE.
LUCIFERO STAVA ENTRANDO NELLA PIENEZZA DELLA SESTA DIMENSIONE E NEL SUPERARE IL PASSAGGIO DIMENSIONALE È CADUTO. IN QUESTO MODO CI VIENE DATA PROVA CHE FINO A DETERMINATE EVOLUZIONI, QUASI PERFETTE, SI PUÒ SEMPRE CADERE, CIOÈ TORNARE INDIETRO. PERCHÉ IN EFFETTI LA CADUTA DI LUCIFERO NON È DEFINITIVA, LUI NON È DESTINATO ALLA DANNAZIONE ETERNA, CHE NON ESISTE. QUANDO AVRÀ TERMINATO DI FARE CIÒ CHE DEVE, TORNERÀ NELLA SESTA DIMENSIONE DELLA LUCE PERCHÉ LUCIFERO È “PORTATORE DI LUCE”. LUI ERA L’ANGELO PIÙ EVOLUTO DOPO CRISTO E NON PERCHÉ ERA MENO DI CRISTO MA PERCHÉ CRISTO È UN’EMANAZIONE DIRETTA DEL PADRE. LUCIFERO, PER DIRLA IN PAROLE POVERE, “HA FATTO LA GAVETTA” DALLE DIMENSIONI PIÙ BASSE FINO ALLA SESTA.
LUCIFERO, A DIFFERENZA DEGLI UNIGENITI, HA POTUTO FARE LA SCELTA CHE HA FATTO. NEL CASO DEGLI UNIGENITI, LORO SONO DIO. LORO GIÀ “SONO”. MENTRE NOI POSSIAMO SCEGLIERE COSÌ COME LUCIFERO HA POTUTO SCEGLIERE, GLI UNIGENITI NON POSSONO SCEGLIERE. LORO “SONO” E BASTA. IL CRISTO UNIGENITO NON HA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE, MENTRE GLI ALTRI NON-UNIGENITI POSSONO SBAGLIARE E CADERE O DISOBBEDIRE.
CRISTO UNIGENITO NON SI SENTE SUPERIORE AL CRISTO CHE È DIVENTATO TALE MA CHE NON È UNIGENITO. LUI SI SENTE PERFETTAMENTE FRATELLO E UGUALE, CON GLI STESSI DIRITTI. IL CRISTO NON-UNIGENITO RICONOSCE NEL CRISTO UNIGENITO QUELLA PRIORITÀ DEL CREATORE CHE DESIDERA ESSERGLI RICONOSCIUTA. ECCO PERCHÉ CRISTO È IL RE DELL’UNIVERSO, PERCHÉ EGLI È L’UNIGENITO.
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Note:
• La Triade Superiore è l’espressione della gerarchia divina, ovvero l’ordine delle Potenze solari, le Intelligenze astrali-spirituali che personificano ed interpretano in gradi differenti le tre prerogative primarie del Santo Spirito Onnicreante: Onnipresenza, Onniscienza, Onnipotenza.
– La 5a dimensione, che si manifesta nella superficie degli astri, è la dimensione dei “CHERUBINI”, Esseri di luce che hanno realizzato la perfetta conoscenza ma non ancora il perfetto amore, e perciò è possibile che cadano nella superbia e retrocedano sulla scala evolutiva.
– La 6a dimensione, che si manifesta nello spazio centrale degli astri, è la dimensione dei “SERAFINI”, gli Esseri Cristici che hanno realizzato la perfetta conoscenza e anche il perfetto amore, e perciò non possono più cadere. Al vertice della sesta dimensione vi è il Cristo Unigenito.
– La 7a dimensione, che si manifesta nel nucleo degli astri, è la dimensione dei “TRONI”, gli Archetipi Creatori, deità solari primarie. Vertice e centro della settima dimensione è l’Archetipo Padre, il Trono primario responsabile dell’evoluzione del Creato che Egli presiede per volontà del Santo Spirito Onnicreante, il quale è la primordiale, infinita ed eterna Intelligenza Assoluta artefice del Tutto.
• Ricordiamo alcuni concetti che considero importanti per comprendere questo Discorso della Divina Sapienza.
Le dimensioni vere e proprie sono quelle di numero dispari (1a, 3a, 5a e 7a). Le dimensioni di numero pari (2a, 4a e 6a) sono realtà esistenziali intermedie, che fungono da ponte di collegamento tra le dimensioni di numero dispari.
A partire dalle prime incarnazioni nel regno minerale, quando noi, gli spiriti-intelligenze, passiamo da una dimensione all’altra dobbiamo superare vari processi di selezione. Infatti, entrando nella dimensione superiore diventiamo parte di un regno più evoluto, dove acquisiamo maggiore potere, maggiore padronanza della vita, maggiore capacità di governare le forze della natura, maggiore libertà, ecc. Questa maggiore evoluzione ci è concessa soltanto se siamo capaci di gestirla, altrimenti, prima di poter accedere alla dimensione superiore, dobbiamo vivere altri cicli reincarnativi al fine di sviluppare i valori adeguati al salto dimensionale, che ci consentirà di pilotare un abitacolo biopsichico più potente.
Ne vediamo una dimostrazione eclatante se ad esempio mettiamo a confronto le facoltà del regno minerale (1a dimensione) con le facoltà del regno animale (3a dimensione). È evidente che un animale presenta delle prerogative biologiche e psichiche le quali gli consentono di esprimersi in maniera molto più complessa di quanto possa fare una roccia. Benché il regno minerale e quello animale siano entrambi regni di spiriti collettivi governati dagli istinti, le loro possibilità espressive sono ben diverse. L’animale è senz’altro più cosciente del minerale, e grazie alla maggiore capacità di movimento, azione-reazione, attitudini, ecc., un animale può interagire con l’ambiente e con le altre creature in maniera molto più articolata rispetto a quanto possa fare una roccia.
Nel mezzo, tra la 1a e la 3a dimensione, vi è la 2a dimensione ovvero il regno vegetale che, oltre a fungere da ponte di collegamento tra minerali ed animali, è un vero e proprio “cervello diffuso” che alimenta la biosfera e connette tutte le creature del QUATERNARIO INFERIORE: dalla 1a alla 3a dimensione animale fino all’animale-umano, ove infine lo spirito-Intelligenza si svincola dalla coscienza collettiva dei tre regni inferiori per realizzarsi come individuo e proiettarsi verso la pienezza della 4a dimensione.
La 4a dimensione è la vera dimensione umana, ovvero è la dimensione di passaggio dal Quaternario Inferiore alla Triade Superiore. Nella 4a dimensione lo spirito si emancipa progressivamente dagli istinti animali e fa esperienza del libero arbitrio, il quale ci consente di interagire con l’habitat e con tutte le creature del pianeta in modo autonomo, al fine di sperimentare i valori complementari del bene e del male, ed acquisire così la conoscenza necessaria per progredire sulla scala evolutiva. Durante la 4a dimensione, comprendiamo che la vera libertà non è “fare ciò che si desidera”, la vera libertà non è il libertinaggio del seguire gli impulsi emozionali e carnali, bensì la vera libertà è la sintonia con l’Intelligenza Onnicreante. Questa sintonia tra l’umano e il divino è la reale comunione che ci consente di essere attori coscienti della Volontà Divina per godere le virtù che Essa elargisce ai Suoi interpreti. Una volta che abbiamo conquistato tale realizzazione, siamo pronti a lasciare la 4a dimensione per accedere alla 5a dimensione, che è l’ingresso nella nostra vera vita, la vera vita dello spirito: la Triade Superiore. Anche per questo fu detto “Voi siete dèi”. Dunque, nella 4a dimensione lo spirito-intelligenza realizza l’individualità e si avvia verso la realizzazione dell’identità primordiale con lo Spirito Onnicreante.
Ecco, facendo le dovute proporzioni, è semplice immaginare quanto le possibilità degli Esseri umani terrestri siano davvero rudimentali rispetto alle possibilità degli Esseri della Triade Superiore!
Perciò, dicevamo, nel periodo di passaggio da una dimensione all’altra avviene un processo di selezione durante il quale gli spiriti debbono superare delle prove comparabili a delle “verifiche di idoneità” per poter ascendere lungo la scala dell’evoluzione. Le prove, proporzionate al livello evolutivo degli spiriti, sono paragonabili a dei veri e propri “esami dell’Intelligenza”, dei test spirituali che servono per verificare se gli spiriti saranno in grado di gestire i maggiori poteri che acquisiranno nella dimensione che li attende.
Con fraterna dilezione ai cercatori della grande Verità,
Marco Marsili
29 Gennaio 2023