Radio Saiuz: intervista a Giorgio Bongiovanni
Pubblicato il 27 Gennaio 2023
Pubblicato il 27 Gennaio 2023

Quella di Giorgio Bongiovanni è una storia straordinaria, sicuramente discussa, spesso aspramente criticata o controversa per chi ancora fatica ad accettare nel 2023 una figura che già dal 1989 parlava di temi quali gli ufo, oggi riconosciuti con tanto di legge del Congresso americano, di ritorno di Cristo, apocalisse e guerra nucleare. A ben pensare lo stimmatizzato di Floridia, troppo spesso ignorato dalle autorità religiose o dai capi di stato, ha da sempre anticipato questioni ed argomenti che oggi entrano prepotentemente nella nostra più scottante attualità, si pensi ad esempio al rischio di una terza guerra mondiale nucleare di cui si parla nei telegiornali di tutto il mondo da almeno 2 anni, già ampiamente previsto e divulgato nei messaggi di Giorgio Bongiovanni all’indomani della sua stimmatizzazione avvenuta a Fatima il 2 settembre del 1989.

Quelli che presenta questo stimmatizzato contemporaneo sono temi fondamentali che riguardano l’uomo e la sua vita, come la visita extraterrestre, il rischio di un’apocalisse nucleare, e argomenti che il cristiano comune professa in Chiesa ogni domenica ma che sembra non ricordare, come la seconda venuta di Cristo. Si tratta in ogni caso di rivelazioni ormai divenute palesi o da sempre professate ma dimenticate dai più. Come una sorta di grillo parlante, Giorgio Bongiovanni ha parlato e continua a parlare alle coscienze dei popoli tramite messaggi e ammonimenti che non vengono da lui ma da una realtà divina e scientificamente più avanzata della nostra: quella degli Esseri di Luce, Angeli di ieri, extraterrestri di oggi, che fin dai tempi del contattista Eugenio Siragusa sono noti.

E allora perché questo stimmatizzato, precursore di temi attualissimi o rammentatore di verità che si preferisce tacere, viene ancora oggi così osteggiato, vilipeso o non considerato dalle autorità?

Forse perché si preferisce continuare a vivere nell’ignoranza pur di rinnovare istituzioni ormai anacronistiche? O forse perché si predilige, ancora una volta, ingannare le masse, omettendo quanto potrebbe causare un cambiamento positivo, un nuovo paradigma che spazzerebbe via coloro che si arricchiscono con l’inganno e con l’usurpazione di beni collettivi, promuovendo crimini, menzogne, guerre e stermini?

Quello di Giorgio Bongiovanni è un messaggio che oggi ancora reca scandalo tale è la portata rivoluzionaria che le sue parole e il suo agire professano. Proprio per questo non andrebbe più ignorato.

Da oltre trent’anni quest’uomo è uno stimmatizzato permanente, come pochi lo sono stati nel mondo. Uno stimmatizzato che continua a divulgare la missione affidatagli dalla Madonna a Fatima. Almeno per onestà intellettuale gli si dovrebbe riconoscere che il suo messaggio ha anticipato eventi che sono accaduti e che la sua ostinazione nel portare avanti tali rivelazioni è rimasta tale dopo oltre 30 anni da quell’evento che ha cambiato per sempre la sua vita di giovane ventiseienne, sottoponendola ad un calvario legato ai segni della crocifissione, che tutt’ora prosegue con la sanguinazione delle stimmate.

La valenza profetica di quanto ha divulgato in questi anni oggi entra nel vivo: l’umanità attuale vive sull’orlo di una catastrofe nucleare che porta a compimento quanto la Madonna aveva preannunciato ai tre pastorelli a Fatima nel lontano 1917: siamo sulla via di non ritorno; viviamo i tempi in cui scegliere da che parte stare è più che mai necessario per determinare il nostro agire quotidiano. E anche questo ci viene ricordato da Giorgio Bongiovanni che, come gli stimmatizzati del passato, svolge la funzione di annunciatore di una richiesta che proviene dal Creatore: l’annuncio della fine dell’umanità o della salvezza della stessa, la scelta di percorrere una via senza ritorno o il ravvedimento per costruire un nuovo regno accettando e ponendo in essere il patto con il Creatore.

Questo e molto altro rappresenta la figura di Bongiovanni che con dedizione prosegue nella sua missione. Gli annunci e i messaggi che ha divulgato nel corso della sua vita rappresentano senz’altro un’occasione mancata per la Chiesa e per le autorità religiose. Un’occasione di rinnovamento, di cambiamento, di apertura che, nel caso del cattolicesimo, ha dovuto attendere almeno 30 anni per essere divulgata se si pensa all’ammissione dell’esistenza di altre forme di vita nell’universo oggi riconosciute dalla Chiesa con tanto di sezione di studio dedicata.

L’anacronismo di un certo cattolicesimo poteva senz’altro beneficiare dello stimmatizzato di Floridia che si è sempre messo a disposizione della Chiesa per servire i fedeli da laico, senza chiedere nulla in cambio. Senz’altro la sua presenza riconosciuta dalle autorità cattoliche avrebbe rappresentato un rinnovato afflato che rimetteva il Cristo degli ultimi al centro e la sua seconda venuta come speranza e certezza in grado di liberare i popoli e le menti. Senza dubbio molti avrebbero potuto scegliere di percorrere vie meno materialiste e il vento di cambiamento avrebbe rafforzato persino la santa romana Chiesa… Ma tutto questo non si è voluto realizzare. Si è persa un’occasione ed oggi ci troviamo a vivere le conseguenze di un patto violato e rifiutato offerto dal Creatore all’uomo.

Nel frattempo però Giorgio Bongiovanni è rimasto una figura solida nel mondo, una figura che ha resistito alle sfide del tempo e il suo messaggio oggi più che mai entra nel vivo e diventa storia contemporanea, quella che i figli dei nostri figli leggeranno attentamente magari chiedendosi perché uno stimmatizzato nato nell’ultimo dei paesini della Sicilia sia rimasto così inascoltato e ignorato. E forse qualcuno ne dovrà rendere conto. Solo i ciechi, gli ignoranti o coloro che non sono in buona fede possono sperare che l’evidenza dei fatti venga ancora taciuta!

Dopo 30 anni ci auguriamo che si abbia finalmente il coraggio di vedere in faccia la realtà, di squarciare il velo dell’ignoranza su temi molto seri quali il ritorno del Cristo, la visita extraterrestre e la distruzione in cui versano gli ecosistemi e l’umanità. Tutto questo non si più ignorare, pena il venir tacciati dalla storia di ignoranza, meschinità, servilismo, menzogna o cecità.

Forse solo tra 50 anni ci si renderà conto dell’occasione che si è persa. Ci auguriamo che coloro che hanno compreso la portata messianica, profetica, innovativa, spirituale, laica e rivoluzionaria del messaggio che Giorgio Bongiovanni porta al mondo, possano manifestarla attraverso opere concrete nella loro vita. Opere che rendano giustizia ad un messaggio, ad un messaggero e all’esortazione che dal Cielo giunge sulla Terra e bussa al cuore dell’uomo. Un’esortazione che quest’uomo semplice nato a Floridia, stimmatizzato in modo permanente da oltre 30 anni, sta offrendo all’umanità. Una voce che grida nel deserto. Una voce che dal Creatore arriva all’uomo.

Questo è Giorgio Bongiovanni: la speranza di un cambiamento radicale che liberi quest’umanità dalla coltre di morte che sta alimentando.

Vi invitiamo ad ascoltare l’intervista condotta da Alviano Appi che ringraziamo

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Francesca Panfili

27 Gennaio 2023

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