La Global Shapers Community
Quanto bene Klaus Schwab sia in grado di rispondere alle tendenze globali e usarle per se stesso e la sua clientela è stato dimostrato nel 2012 quando ha lanciato i “Global Shapers”, associazione di futuri leader che vengono preparati per il loro ruolo ai vertici del mondo attraverso regolari training di formazione organizzati dal WEF. La fondazione di questa organizzazione è stata innescata dagli eventi della Primavera Araba del 2011, le cui proteste sono state in gran parte portate avanti da persone molto giovani, e che ha messo in guardia il mondo sul fatto che nel 2030 più della metà della popolazione sarà sotto i 35 anni.
Per l’élite di Davos è stato chiaro che questo cambiamento demografico rappresenta una sfida a cui bisogna rispondere e affrontare strategicamente. Questo è ciò che Klaus Schwab ha fatto con i “Global Shapers”. L’organizzazione si sviluppa in una rete di circa diecimila giovani di tutto il mondo situati in 428 città di 148 paesi. La Global Shapers Community è una “rete di giovani che guida il dialogo, l’azione e il cambiamento” attraverso un’organizzazione che si concentra nel “dare forma alle agende locali, regionali e globali”. I membri dei Global Shapers formano “centri urbani” in grado di lanciare progetti incentrati sul progresso degli obiettivi del WEF e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Di questi obiettivi è figlia la famosa Agenda 21, che ha guidato la governance dello sviluppo sostenibile fino al 2015, poi sostituita dall’attuale Agenda 2030.
Il WEF afferma di avere più di 15.000 Global Shapers supportati da “importanti contributi finanziari e in natura” del WEF. I suoi membri sono invitati al Global Shapers Annual Summit, a Ginevra, in Svizzera, dove frequentano altri membri e prendono lezioni su come promulgare la filosofia degli stakeholder del WEF e, consciamente o inconsciamente, il great reset quale ordine del giorno. Mentre lo scopo dichiarato dei Global Shapers è quello di “auto-organizzarsi per creare progetti che rispondano ai bisogni della loro comunità“, in realtà essi stanno servendo inconsapevolmente gli obiettivi dei Technocrats del WEF.
In apparenza tutti questi progetti sembrano benigni e in alcuni casi persino vantaggiosi, includono soccorsi in caso di calamità, lotta alla povertà, iniziative ambientali e sforzi per costruire comunità inclusive. Per un giovane che cerca di arricchire il proprio curriculum con il servizio alla comunità, la Global Shapers Community suona come una grande opportunità. Sfortunatamente il buon lavoro di queste persone ben intenzionate viene raccolto nel tentativo di dare al World Economic Forum una patina di legittimità. Questi progetti danno al WEF qualcosa da indicare quando gli viene chiesto cosa sta realizzando esattamente la sua organizzazione. Tuttavia se guardiamo al raduno annuale dei Global Shapers possiamo chiaramente osservare come tutti gli argomenti discussi al suo interno si allineino perfettamente ai programmi di Klaus Schwab e del suo WEF.
Loredana
Puoi leggere qui gli articoli precedenti:
– The Young Global Leaders (prima parte)
– The Young Global Leaders (seconda parte)