Cronaca della conferenza di Marco Marsili “Esperienze Extraterrestri”
Teatro Il Momento – Empoli
Sabato 24 settembre, presso il “Teatro Il Momento” di Empoli, si è svolta la conferenza di Marco Marsili intitolata proprio come il suo ultimo libro “Esperienze Extraterrestri”, testo in cui Marco, attraverso alcuni dei suoi incontri ravvicinati con gli abitanti del cosmo, mette per iscritto le reali ragioni che spingono una moltitudine di esseri provenienti da altri mondi a visitare il nostro pianeta e ad accompagnare la nostra evoluzione fin da tempi remoti.
Spesso la gente si domanda perché alcune persone sono ispirate o contattate da questi esseri che, in maniera del tutto limitata e fuorviante, vengono denominati “extraterrestri”.
Chi tra noi, ad esempio alzando gli occhi al Cielo, non ha mai sperato in un segno da parte loro? Chi non ha mai espresso il desiderio di vivere un’esperienza con questi esseri solari che guidano l’evoluzione delle civiltà dell’universo? E chi non si è mai immaginato di essere in uno dei loro pianeti, di vedere con occhi mortali gli eterni mondi di luce in cui questi esseri dimorano, di perdersi nei loro colori, nei loro profumi, nelle loro soavi melodie?
Domande lecite, ma che non debbono farci perdere il focus sulle vere ragioni della visita extraterrestre sul nostro pianeta, cioè sulle reali ed impellenti motivazioni che spingono milioni e milioni di esseri a lasciare le loro dimore e a raggiungere la Terra con la loro evolutissima tecnologia.
Marco, accolto dai saluti e dall’entusiasmo del pubblico presente, inizia la conferenza incentrando il discorso proprio su questo aspetto fondamentale.
“Le esperienze che noi possiamo vivere con questi esseri o con le sfere divine, per quanto meravigliose possano essere, debbono assolutamente spingerci ad una presa di coscienza e ad una conseguente azione sociale. Limitarci al piacere e al soddisfacimento della sola esperienza corrisponderebbe ad alimentare il nostro ego e ad accrescere in noi fanatismo e sensazionalismo”.
Proprio così. Fanatismo e sensazionalismo, due attributi di cui liberarsi se vogliamo aspirare alla realizzazione degli immensi insegnamenti di questi esseri cosmici. Perché il farci vivere certe esperienze, sia fisiche che spirituali, rappresenta un espediente per divulgare e diffondere la loro infinita conoscenza.
“La nostra esperienza personale – continua Marco – deve essere per forza di cose funzionale alla conoscenza. E la conoscenza che questi maestri cosmici ci donano abbraccia tutto lo scibile umano, dagli aspetti immanenti fino a quelli trascendenti”.
Marco prosegue descrivendo le caratteristiche principali delle civiltà del cosmo.
“Equilibrio, conoscenza, etica, giustizia, pace, amore. Questi sono i valori universali che i popoli di altri mondi hanno posto come basi delle loro fiorenti civiltà. Loro sono esseri che fanno parte di una grande confederazione interstellare e sono al cospetto della cosiddetta Intelligenza Onnicreante. Sono le deità del passato, le milizie celesti delle Scritture che presidiano e accompagnano le incarnazioni di tutti gli avatar. Anche noi possiamo raggiungere la sintonia con l’Intelligenza Onnicreante, ma esclusivamente attraverso la conoscenza (e l’amore) che questi popoli ci lasciano. Sono loro i nostri Padri creatori”.
“Questi esseri multidimensionali hanno sconfitto tutte le malattie, hanno raggiunto un’etica superiore, una tecnologia per noi miracolosa. Alla nascita hanno già memoria delle loro precedenti incarnazioni. Le loro astronavi madre sono talmente grandi che non possono entrare all’interno del sistema solare, perché ne perturberebbero l’ordine. Hanno però innumerevoli punti d’appoggio in tutti i pianeti del sistema solare. La loro scienza avanzatissima gli permette di manipolare la luce come noi manipoliamo l’argilla”.
Queste civiltà sono le facenti funzione di Dio. Sono i cosiddetti “giardinieri del cosmo” perché hanno il permesso e le capacità di dirigere la vita e l’evoluzione delle civiltà ancora non evolute, intervenendo attivamente nei vari periodi storici di crescita delle società umane.
“Il Cielo sceglie dei messaggeri che portano la Verità all’interno della società in maniera scioccante e anticonformista. Soprattutto nell’attuale periodo storico, un autentico inviato del Cielo compie una vita di lotta, di rivoluzione, di attivismo sociale, oltre che di divulgazione spirituale. Ci troviamo infatti, ai giorni di oggi, in un’epoca in cui solo la concretezza dell’azione può essere in grado di cambiare la società”.
“Gli extraterrestri vogliono capovolgere totalmente lo status quo della nostra società, perché questa è malata, perversa, assetata di sangue e di potere. Per fare ciò, utilizzano la conoscenza e la rivoluzione delle idee. Questi popoli stellari, attraverso i contattisti, inoculano la medicina dell’informazione nel cuore degli esseri umani, proprio come avviene a livello microcosmico nelle cellule. Se questa medicina (conoscenza) riesce ad attecchire in un certo numero di enzimi (uomini), l’intero organismo (società) comincerà a guarire”.
Ed è proprio per questa loro autorità di rinnovamento radicale della società che tutti gruppi di potere che sono a capo delle istituzioni si guardano bene dal divulgare la loro presenza. Anzi, abbiamo assistito nel recente passato e stiamo assistendo tuttora allo screditamento e alla demonizzazione della realtà extraterrestre attraverso Hollywood, che con i suoi innumerevoli film su spietati e mostruosi conquistatori stellari ha cercato di dipingere nel peggiore dei modi le milizie celesti, intimorendo e disorientando la popolazione terrestre.
Solo le conoscenze superiori di questi esseri potranno salvare il salvabile da questa umanità. Noi però dobbiamo essere disponibili ed avere la volontà di accogliere questa scienza superiore, modificando il nostro stile di vita. Per fare ciò occorre una buona dose di umiltà e sacrificio nel superare le varie prove che si presenteranno.
“Bisogna saper accettare di non sapere. Bisogna ridimensionare il nostro ego alla luce di intelligenze più evolute di noi. Occorre uccidere l’uomo vecchio per far nascere l’uomo nuovo. Questo è possibile soltanto studiando i messaggi e realizzando gli insegnamenti extraterrestri divulgati dagli autentici contattisti, in primis da Giorgio Bongiovanni che è allo stesso tempo messaggio e messaggero”.
Giorgio porta con sé il sigillo delle sacre stimmate, incarna quindi il messaggio di giustizia e redenzione di Cristo. Il suo essere contattista e mistico allo stesso tempo, avalla ancor più la sua persona e la sua Opera. Perché da una parte i segni delle stimmate avvalorano il suo messaggio e dall’altra il suo messaggio e la sua Opera avvalorano i segni che porta. Davvero nessuno potrà dire “non sapevo”. Giorgio rappresenta l’ultima chiamata per questa umanità.
“La scienza annunciata da questi esseri ha la capacità di trasformare radicalmente e per sempre le nostre vite, perché possiede tutte le caratteristiche per farci raggiungere la tanto ambita meta spirituale. Se faremo nostra questa offerta di conoscenza potremo certamente raggiungere la vetta della montagna sacra della grande Verità”.
Oggi l’umanità è giunta al capolinea, è giunta al giro di boa della società per come la conosciamo e per come l’abbiamo sempre conosciuta. Per questo motivo è giunta l’ora, forse l’ultima, di impegnarsi per voltare definitivamente pagina. Cosa deve accadere ancora per farci destare? Quali altri segni debbono accadere per scuotere la nostra anima? Ripenso alle parole sacre di quel Nazareno che disse: “Ipocriti, l’aspetto della terra e del cielo sapete riconoscerlo; come mai non sapete riconoscere questo tempo?”
Ebbene sì, l’umanità non riesce (o non vuole!) riconoscere che ci troviamo nel Tempo di tutti i Tempi, nel tempo in cui la Verità viene spiegata tutta per intero dallo Spirito Consolatore che si rivela palesemente attraverso gli autentici contattisti.
“Avrei ancora molte cose da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future”.
Questa frase di Gesù descrive alla perfezione la figura del contattista, il quale, unto dallo spirito solare del mutante, rivela al mondo ciò che il suo cuore, la sua mente e le sue orecchie odono dall’Alto. I contattisti sono il megafono con cui Dio, nel momento storico attuale, indica compiutamente le antiche rivelazioni. E questo lo fa attraverso la sacra scienza dello Spirito, che possiamo chiamare anche Scienza dell’Intelligenza, in onore al nostro Ego Sum, spirito intelligente.
La Scienza dell’Intelligenza che abbatte i dogmi e nutre l’uomo che ha deciso di assaporare la vita eterna, la vera e unica vita che ci è stata donata e la sola degna di essere vissuta dall’uomo nuovo.
Riporto sotto il meraviglioso scritto di Eugenio Siragusa letto da Marco a conclusione dell’incontro, tra l’emozione dei presenti.
“L’UOMO NUOVO”
Nella profondità degli universi, si alza netto e limpido il richiamo dell’uomo verso se stesso
al posto che gli compete.
Se solo potessimo avere la minima idea della vastità dell’oceano cosmico, se potessimo
guardarlo con occhi smisurati e nella dilatazione del tempo, scopriremmo l’essenza di una
ebbrezza senza frontiere, un incantesimo di speranze, oasi e guizzi vorticosi di spirali nella
perfezione del dinamismo puro, nel pulsare dell’estremo infinito.
In questa armonia di ogni vibrazione, la Causa della Legge regna sovrana su ogni Potenza.
È la carezza del silenzio, un silenzio senza abisso né altura.
È un ponte di tenerezza tra la morte e la vita, la vita e la morte, è un selvaggio bambino che
gioca, innamorato batuffolo di stelle.
E l’uomo? L’uomo, il guerriero, il nudo, il mito, la terra, il grano, un soffio di tempo, un grido
di vita, un sorriso nel vento, l’uomo!
Un piccolo pianeta, un sole, nel cielo.
Con amore e gratitudine,
Luigi Benedetti
27 Settembre 2022