33 anni di Stigmate.
33 anni di Croce.
33 anni di Redenzione.
33 anni di Verità.
33 anni d’Amore.
Per 33 anni il divino prodigio si è manifestato agli occhi del mondo.
Prodigio di misericordia e di Redenzione per coloro che hanno occhi per vedere, orecchie per udire e cuore per intendere la presenza dell’Onnipotente nella storia.
Ecco il Segno dei segni, un prodigio di risveglio per i dormienti. Un prodigio di salvezza per coloro che accolgono la grande Chiamata del Sangue solare, per coloro che mantengono intatta la Fede cosciente, i Risvegliati, i Viventi.
Prodigio di ammonimento per i duri di collo, per quelli che negano, rifiutano, deridono o nascondono la grande Verità del Tempo di tutti i tempi. Ammonimento per coloro che innalzano sé stessi sull’altare della menzogna, e occultano lo splendore dei cieli sotto il velo delle loro ombre.
Prodigio di terrore per gli assassini della vita. Sappiano, costoro, che ogni sanguinazione delle Stigmate svuota la clessidra dell’Apocalisse, è come il rintocco dell’orologio della storia, è il conto alla rovescia che culminerà con la disfatta dei perversi, la loro fine, il loro duro destino, la Seconda Morte che nei millenni futuri dovrà ricondurli alla Luce perduta.
33 anni di Stigmate. Prodigio di Giustizia per l’intera umanità del pianeta Terra, lacrime di Giustizia, lacrime di sangue che piovono sul deserto del mondo, e si trasformano in gocce d’acqua per dissetare il popolo dei Chiamati, e si trasformano in gocce di fuoco per marchiare l’anima dei dannati.
33 anni di Stigmate. Ecco il Segno dei segni, ecco il vivo calice della Luce Creativa, l’antico cratere dal quale trabocca la speranza di tutto il firmamento e la luce degli dèi Eterni. Sì, perché il sangue è luce e la luce è la dimora dell’eternità, la dimora dello spirito, la dimora dell’intelligenza, la dimora della nostra vera identità, la dimora di ciò che noi siamo. Perciocché quelli che negano il Segno dei segni, in verità negano sé stessi. E quelli che lo abbandonano dopo averlo conosciuto, dopo essere stati guariti, dopo averlo visto e toccato, in verità abbandonano sé stessi.
Non vedete come brilla il sangue dell’Altissimo? Brilla e risplende come uno specchio vivente dove l’uomo può trovare sé stesso, dove l’uomo può guardarsi in faccia e dire “io sono!”
Ecco il Segno dei segni! Ecco il prodigio della grande Rivelazione! Ecco l’Eterno che guarda in faccia l’uomo che vive nel tempo! Ecco il grano e l’uva, il pane e il vino, il corpo e il sangue del Creatore che squarcia la carne della storia umana! Ecco lo spirito del Cielo nell’arcano teatro della vita terrena.
33 anni di Stigmate.
33 anni per Cristo, con Cristo, in Cristo.
33 anni come Gesù, pastore degli uomini, che continua a cercare uomini degni d’essere chiamati uomini, e li cerca con la luce del suo sangue, con le Stigmate come lanterne di fuoco, come Diogene nel buio del mondo.
33 anni di eternità… e la clessidra dell’Apocalisse non si ferma.
Oh, uomo disperso nella polvere del tempo, quanti rintocchi mancano al tuo giorno?
Con fraterna dilezione,
Marco Marsili
3 Settembre 2022