Edgar Cayce (1877-1945) fin dall’età giovanile si accorse di possedere facoltà paranormali, che infatti all’inizio utilizzò per diagnosticare malattie fisiche, spesso con successo.
Fu chiamato il “profeta dormiente” perché uscito dalle sue trance non ricordava ciò che aveva detto. Tutte le sue “letture” sono state stenografate da una segretaria ed egli entrava in trance aiutato dalla moglie Gertrude (1903-1945), la quale poneva i quesiti e lo aiutava successivamente nel risveglio.
Le letture di Cayce ebbero risultati non solo nel campo delle problematiche fisiche ma anche e soprattutto nell’ambito psicologico.
Durante la sua vita ha effettuato migliaia di letture, incentrate sulla visione di vite precedenti; Cayce era cristiano, buon conoscitore della Bibbia, che non credeva naturalmente nella reincarnazione; solo riascoltando se stesso apprese dell’esistenza della reincarnazione. Infatti le storie che egli ha fornito durante le sue numerose letture, sono basate sulla visione di vite antecedenti avvenute proprio nell’epoca atlantidea.
Esse comunque non sono una prova tangibile dell’esistenza di Atlantide anche se in questi ultimi decenni le scoperte sui cambianti climatici, l’inversione dei poli, la migrazione dei popoli in epoche preistoriche tenderebbero a confermare piuttosto che a svilire il loro significato.
La storia di Atlantide è scaturita dalle oltre 700 letture “psichiche”di Cayce nell’arco di 21 anni.
Il primo nella storia che ha parlato di Atlantide è stato Platone nel Timeo e poi in Crizia, usando come fonte Solone (nato 200 anni prima di lui) il quale avrebbe ricevuto tali informazioni dai sacerdoti egizi.
Naturalmente durante questo lungo periodo storico molti oppositori di tale teoria hanno accusato Platone di essersi inventato tutto non apportando alcuna prova tangibile.
L’esistenza di Atlantide nel corso dei secoli ha visto sostenitori e detrattori e l’autore procede con un celere escursus su vari autori che hanno tentato una valevole ricostruzione storica.
Piuttosto che la scienza in questa tematica “l’occultismo” sembra aver giocato un ruolo importante; come afferma Rudolf Steiner “la storia, la geologia, l’archeologia possono dire molto poco sull’essere umano preistorico, mentre la chiaroveggenza può fornire dati a cui gli storici non hanno accesso”.
È scontato che la chiaroveggenza non è infallibile, le visioni infatti possono essere inesatte, distorte, ma è anche vero che chi ha raggiunto un elevato livello di spiritualità, riceve dati di una certa rilevanza.
Si fa riferimento anche alle versioni teosofiche tra cui la fondatrice Helena Blavatsky nel suo libro “la dottrina segreta”.
Lo scopo delle teorie teosofiche è quello di spiegare l’origine e l’evoluzione dell’Universo e l’origine – l’evoluzione dell’Umanità, in cui Atlantide pare aver svolto un ruolo centrale.
Ma Cayce nelle sue letture si discosta anche dalle versioni teosofiche.
Rispetto ad Atlantide Cayce cita tre periodi storici in cui sono avvenuti profondi mutamenti geo climatici: 50.000 a.C. avviene la prima distruzione, 28.000 a.C. la parte rimanente del continente viene divisa in due grandi isole ed infine la distruzione totale 10.000 a.C. (periodo cui si riferisce Platone).
Cayce si spinge a dare una risposta all’origine della vita umana. Secondo Cayce l’uomo è comparso circa 10 milioni di anni fa nella terra, ora conosciuta come Utah o Nevada; quando l’uomo compare sul piano terrestre egli appare in cinque luoghi contemporanei; si parla di proiezioni mentali piuttosto che fisiche e l’Entità abitava in Atlantide, prima della comparsa di Adamo sulla terra e l’essere fisico aveva l’unione dei due sessi.
Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza; Dio essendo solo spirito ha creato un’anima, un essere spirituale, in cui era insita la scintilla Divina. È stato l’uomo e non Dio a consolidare l’esistenza di tipo fisico in una coscienza tridimensionale.
Il mondo creato dal Fuoco Divino era fatto di anime la cui potenza del pensiero controllava tutto, un mondo in sintonia con la Volontà Suprema.
Il figlio dell’Altissimo, Amilius, venne fornito di libero arbitrio e della spinta creativa del Padre. Si creò dei compagni, forme pensiero; queste cercarono di trovare gratificazioni con i sensi, come facevano le creature fisiche attorno a loro (animali); le forme pensiero con il tempo si materializzarono. Ne risultò il caos. Fu allora che Dio creò la donna dividendo l’essere spirituale.
Amilius si rese conto che l’armonia era andata distrutta a causa della gratificazione egoistica e dell’abuso del potere creativo.
Così si fece carico del fardello del mondo: proiettò se stesso in cinque centri sotto forma di Adamo (cinque razze).
In Atlantide Cayce nomina la presenza costante di due fazioni “i Figli di Belial” legati alla materia ed “i Figli delle Legge di Dio”.
Sono proprio i Figli di Belial che porteranno alla prima distruzione di Atlantide 50.000 a.C. per l’uso sconsiderato di energie distruttive (energia nucleare).
Nonostante tale evento catastrofico ad Atlantide sopravvivono le conoscenze tecnologiche il cui uso improprio porta alla sua seconda distruzione intorno a 28.000 a.C.; sembra di questo periodo la scoperta ed utilizzo della “pietra focaia”, un cristallo dalle innumerevoli proprietà energetiche.
La distruzione finale di Atlantide con l’inabissamento di gran parte delle terre è avvenuta sembra nell’arco di un migliaio di anni nel 10.000 a.C., tanto che parte della popolazione ebbe il tempo di migrare ed organizzarsi verso altre terre; ad esempio sembra che l’ultimo sacerdote seguace della dottrina dell’Uno migrò da Poseidonia nello Yucatan dove sviluppò una civiltà simile a quella atlantidea.
Nel libro poi vengono presi in considerazione vari apporti scientifici (sul piano geologico, antropologico ed archeologico) che possono o meno suffragare le letture di Cayce.
Negli anni ’70 viene costituita la fondazione Edgar Cayce (ECF) che lavorerà in Egitto, nell’altopiano di Giza, volta a trovare quelle prove archeologiche che dimostrassero la continuità della cultura atlantidea nell’antico Egitto, proprio come aveva affermato in molteplici letture Cayce; esso affermava che in adiacenza alla Sfinge è presente una “sala delle testimonianze” sepolta insieme alla prima piramide e forse alla tomba dell’Entità stessa atlantidea.
In definitiva però non vengono raggiunti risultati chiarificatori e così un po’ tutto ripiomba nella leggenda.
Cayce, se guardiamo la sua biografia in internet, viene denigrato alla stregua di un ciarlatano; era però un uomo che viveva in semplicità, era in definitiva uno spirito libero, non chiedeva mai compensi per le sue letture.
Sappiamo che la grandezza di un chiaroveggente è strettamente influenzata dal suo livello di evoluzione spirituale.
A chi chiese a Cayce come trovare la felicità e la pace nella mente, lui rispose: “Aiutare gli altri porta rilassamento, pace ed armonia”.