“I bambini sono Dio”. Questo è quello che dice Giorgio ogni volta e ogni volta ne ho l’ennesima conferma.
Sono da poco tornata dall’arca di S. Elpidio, dopo aver seguito in parte in presenza e in parte in streaming un incontro insieme a Giorgio e a Pier Giorgio. Un incontro la seconda parte del quale è stata dedicata alle domande che i bambini stessi hanno posto direttamente a Giorgio. Mentre ascoltavo le loro curiosità mi sono soffermata a riflettere. Gesù ci dice che se non diventeremo come bambini non entreremo nel regno dei cieli, ma cosa significa esattamente il diventare come bambini? A prima vista sembra semplice: essere sempre allegri, pensare solo a giocare e a divertirsi. In realtà essere bambini significa anche essere spontanei, dire la propria in ogni situazione senza la paura di essere giudicati, essere insomma veramente ognuno di noi sé stessi.
Anche stare con i bambini è ogni volta un’esperienza nuova: con loro ti metti completamente a nudo, parli come loro, pensi come loro, a volte ti dimentichi anche di chi sei, perché sei realmente con Dio. Sembra inconcepibile, ma è così. Io stessa sono ormai abituata a stare con i bambini e mi rendo conto che ogni volta è come se fosse la prima: con loro il cuore si apre completamente, si comprende appieno cosa sia l’amore vero e non si può fare altro che dire grazie per il loro dono che ci viene fatto in questa vita.
“Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”: questo diceva Gesù, questo è il messaggio che oggi ancora di più ho fatto mio.
Alice Bei
20 Marzo 2022
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