DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 23 APRILE 2021:
MARCO MARSILI HA SCRITTO SU PAPA FRANCESCO. MI UNISCO A LUI. LEGGETE.
IN FEDE
G.B.
PIANETA TERRA
23 Aprile 2021
GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA 2021
PAPA FRANCESCO ESORTA ALL’UNIONE I POPOLI DI TUTTO IL MONDO PER LA SALVEZZA DELLA NOSTRA CASA COMUNE, LA TERRA, E PER SCONGIURARE L’AUTODISTRUZIONE DELL’UMANITÀ. CI UNIAMO ALLE PAROLE CHE IL PONTEFICE RIVOLGE AI POTENTI DEL MONDO: DITE LA VERITÀ ALLE GENTI! AFFINCHÉ OGNI CITTADINO SIA CONSAPEVOLE, E POSSA IMPEGNARSI CONCRETAMENTE PER IL BENE DELL’UMANITÀ E DELL’INTERO ECOSISTEMA.
CI UNIAMO ALLE PAROLE DEL PAPA CHE ESORTANO A FAR PRESTO, PERCHÉ IL TEMPO È FINITO!
CI UNIAMO ALLA SPERANZA DEL PONTEFICE, PERCHÉ L’UOMO POSSA RICOSTRUIRE I LEGAMI CHE UN TEMPO LO UNIVANO AL CREATORE, E DIMOSTRARE COSÌ DI ESSERE UN DEGNO ABITATORE DEL PIANETA TERRA E UN DEGNO ABITACOLO DEL DIVINO SOFFIO VITALE.
INFINE CI UNIAMO ALLA PREGHIERA DI PAPA FRANCESCO PER L’AVVENTO DI UN’ÈRA DI FRATERNA CONCORDIA TRA I POPOLI IN ARMONIA CON IL CREATO: “PADRE CELESTE, MANDA IL TUO SPIRITO E RINNOVA LA FACCIA DELLA TERRA!”
NEL TEMPO DELLE TRIBOLAZIONI E DEGLI SCONVOLGIMENTI, LOTTARE PER LA GIUSTIZIA, DIFENDERE I DEBOLI E PROTEGGERE LA NATURA È IL SENTIERO CHE CONDUCE VERSO IL COMPIMENTO DELL’ANTICA PROMESSA DI CRISTO. NON È VANA LA LOTTA! NON È VANA L’ATTESA!
LA CONVERSIONE ECOLOGICA
«ABBIAMO SPEZZATO I LEGAMI CHE CI UNIVANO AL CREATORE, AGLI ALTRI ESSERI UMANI E AL RESTO DEL CREATO. ABBIAMO BISOGNO DI RISANARE QUESTE RELAZIONI DANNEGGIATE, CHE SONO ESSENZIALI PER SOSTENERE NOI STESSI E L’INTERO TESSUTO DELLA VITA». Questa è l’ultima dichiarazione di Papa Francesco, arrivata dall’account twitter “@pontifex” in occasione della 51esima Giornata della Terra.
La Giornata della Terra (Earth Day) fu ideata negli Stati Uniti nel 1970 per affermare che vivere in un mondo sano è un diritto-dovere di tutti. A partire dal 2000 viene celebrata ogni anno, e coinvolge un miliardo di persone attraverso iniziative anche virtuali (earthday.org) a favore della sostenibilità, per la tutela degli ecosistemi e della biodiversità, per la lotta all’inquinamento e per contrastare gli effetti climatici nefasti. Il tema per il 2021 è “Restore Our Earth”, dedicato alle iniziative che ogni cittadino può realizzare concretamente per il bene del pianeta. In occasione del summit che ha riunito quaranta leader mondiali (organizzato dall’amministrazione Biden, che ha espresso l’intenzione di far rientrare gli USA nell’Accordo di Parigi 2015 sulla salvaguardia del clima. Accordo dal quale Washington era uscita nel 2018), Papa Francesco ha esortato a «farci carico della custodia della natura, di questo dono che abbiamo ricevuto e che dobbiamo curare, custodire e portare avanti». Ecco una sintesi delle sue parole:
«La nostra preoccupazione è quella di vedere che l’ambiente sia più pulito, più puro e che si conservi. E prendersi cura della natura affinché essa si prenda cura di noi. […] In questa commemorazione della Giornata della Terra, è sempre bene ricordare che le cose che da tempo ci diciamo reciprocamente, non devono cadere nell’oblio. […] La natura merita di essere protetta […]. Questa pandemia ci ha pure mostrato che cosa avviene quando il mondo si ferma, fa una pausa, anche se per pochi mesi. L’impatto che ciò ha sulla natura e sul cambiamento climatico, con una forza, in un modo tristemente positivo. […] La pandemia del Covid ci ha insegnato questa interdipendenza, questo condividere il pianeta. Ed entrambe le catastrofi globali, il Covid e il clima, dimostrano che non abbiamo più tempo per aspettare. […] È il momento di agire, siamo al limite. […] Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo di tanto in tanto, la natura non perdona più. E quando s’innesca questa distruzione della natura è molto difficile frenarla. […]. L’avversità che stiamo vivendo con la pandemia, e che avvertiamo già nel cambiamento climatico, ci deve spronare, ci deve spingere all’innovazione, all’invenzione, a cercare cammini nuovi. […] Da una crisi non si esce uguali, usciamo migliori o peggiori. […] Se non usciamo migliori, percorriamo un cammino di autodistruzione. […] Che tutti voi, e anch’io mi unisco a voi, facciate un appello a tutti i leader del mondo affinché agiscano con coraggio, operino con giustizia e dicano sempre la verità alla gente, perché la gente sappia come proteggersi dalla distruzione del pianeta, come proteggere il pianeta dalla distruzione che molto spesso noi inneschiamo.»
Le parole del Pontefice fanno eco a quelle che egli stesso pronunciò un anno fa, sempre in occasione della Giornata della Terra, durante la catechesi dedicata interamente al tema dell’ambiente. Ne riportiamo i punti salienti per dare completezza alle dichiarazioni odierne:
«[…] Come la tragica pandemia di coronavirus ci sta dimostrando, soltanto insieme e facendoci carico dei più fragili possiamo vincere le sfide globali […] responsabilità che caratterizza il nostro passaggio su questa Terra. Dobbiamo crescere nella coscienza della cura della casa comune. Siamo fatti di materia terrestre, e i frutti della Terra sostengono la nostra vita. Ma […] non siamo semplicemente “terrestri”: portiamo in noi anche il soffio vitale che viene da Dio. Viviamo quindi nella casa comune come un’unica famiglia […]. Siamo chiamati ad avere cura e rispetto per tutte le creature e a nutrire amore e compassione per i nostri fratelli e sorelle, specialmente i più deboli, a imitazione dell’amore di Dio per noi, manifestato nel suo Figlio Gesù, che si è fatto uomo per condividere con noi questa situazione e salvarci.
A causa dell’egoismo siamo venuti meno alla nostra responsabilità di custodi e amministratori della Terra. Basta guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune. L’abbiamo inquinata, l’abbiamo depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. Per questo, si sono formati vari Movimenti internazionali e locali per risvegliare le coscienze. Apprezzo sinceramente queste iniziative, e sarà ancora necessario che i nostri figli scendano in strada per insegnarci ciò che è ovvio, vale a dire che non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene.
Abbiamo mancato nel custodire la Terra, nostra casa-giardino, e nel custodire i nostri fratelli. Abbiamo peccato contro la Terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore […]. E come reagisce la Terra? […] La Terra non perdona: se noi abbiamo deteriorato la Terra, la risposta sarà molto brutta.
Come possiamo ripristinare un rapporto armonioso con la Terra e il resto dell’umanità? […] Abbiamo bisogno di un modo nuovo di guardare la nostra casa comune. Intendiamoci: essa non è un deposito di risorse da sfruttare. […]
Il racconto biblico della creazione si conclude così: “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (Gen 1,31). Quando vediamo queste tragedie naturali che sono la risposta della Terra al nostro maltrattamento, io penso: “Se io chiedo adesso al Signore cosa ne pensa, non credo che mi dica che è una cosa molto buona”. Siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore!
[…] Siamo chiamati a ritrovare il senso del sacro rispetto per la Terra, perché essa non è soltanto casa nostra, ma anche casa di Dio. Da ciò scaturisce in noi la consapevolezza di stare su una Terra sacra! Cari fratelli e sorelle, “risvegliamo il senso estetico e contemplativo che Dio ha posto in noi” (Esort. ap. postsin. Querida Amazonia, 56). La profezia della contemplazione è qualcosa che apprendiamo soprattutto dai popoli originari, i quali ci insegnano che non possiamo curare la Terra se non l’amiamo e non la rispettiamo. Loro hanno quella saggezza del “buon vivere”, […] del vivere in armonia con la Terra.
[…] Nello stesso tempo, abbiamo bisogno di una conversione ecologica che si esprima in azioni concrete. Come famiglia unica e interdipendente, necessitiamo di un piano condiviso per scongiurare le minacce contro la nostra casa comune. L’interdipendenza ci obbliga a pensare a un solo mondo, ad un progetto comune […] collaborare come comunità internazionale per la protezione della nostra casa comune. […] Organizzare interventi concertati anche a livello nazionale e locale. È bene convergere insieme da ogni condizione sociale e dare vita anche a un movimento popolare “dal basso”. […] Ciascuno di noi può dare il proprio piccolo contributo: “Non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo. Tali azioni diffondono un bene nella società che sempre produce frutti al di là di quanto si possa constatare, perché provocano in seno a questa Terra un bene che tende sempre a diffondersi, a volte invisibilmente” (LS, 212).
[…] Impegniamoci ad amare e apprezzare il magnifico dono della Terra, nostra casa comune, e a prenderci cura di tutti i membri della famiglia umana. Come fratelli e sorelle quali siamo, supplichiamo insieme il nostro Padre celeste: “Manda il tuo Spirito e rinnova la faccia della Terra” (cfr Sal 104,30).»
Marco Marsili
22 Aprile 2021
qui trovi l’articolo originale
(immagine in evidenza di Alfredo Borba, tratta da https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Francesco)