La forza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Pubblicato il 22 Agosto 2020
Pubblicato il 22 Agosto 2020

DAL CIELO ALLA TERRA

UN’ANCELLA DELL’AMORE DI DIO, LADY OSCAR, HA SCRITTO QUANTO DAL SUO SPIRITO DI LUCE È SCATURITO. UN OCEANO D’AMORE E DI BELLEZZA.
NOI LA AMIAMO CON TENEREZZA INFINITA.


SETUN SHENAR E I FRATELLI CON AMORE A LADY OSCAR E I SUOI FRATELLI SULLA TERRA.

PIANETA TERRA
22 Agosto 2020. Ore 11:17
G.B.

La forza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Il sigillo dell’amore di Dio è sceso su di noi per iniziarci all’ultima battaglia.

La luce del Padre ci ha benedetti con il Battesimo di fuoco per liberarci dalle nostre miserie. Ha aperto l’occhio dello spirito che tutto vede per intuire meglio dove stiamo andando, per invitarci a servire la Vita più di quanto facciamo, per cospargere il seme della nuova società nel mondo con determinazione, per avere ancora più forza nell’attaccare il male e per appoggiare con ancora più coraggio il disegno dell’Assoluto per il mondo, il seme della nuova era, il Regno di Dio e la sua giustizia, l’amore al di sopra di tutto, la fratellanza universale come via maestra, l’evoluzione come atto quotidiano, l’azione come unica strada per il compimento del progetto divino e come rinascita a nuova vita per ognuno di noi nel seno dei valori universali che la Madre Celeste Miriam ci ricorda con forza.

Al profeta di Dio in mezzo a noi è stato affidato anche il compito di far fiorire i semi piantati nella nostra anima, farli germogliare con il calore del Sole Cristico e con l’acqua della vita che è la Conoscenza che si realizza con l’azione, per diventare robuste piante dalle profonde radici e dal tronco che non si spezza, pronte a sbocciare nella primavera dello spirito che è quella che stiamo vivendo, cosicché da quei fiori possano nascere nuovi semi che a loro volta diventeranno forti piante che si innalzeranno al cielo per cantare la gloria di Dio nel gioco eterno di nascita e morte della vita. E quando i nostri fiori sbocceranno diventeremo saggi e capaci di inondare il mondo cospargendo con il polline dell’amore e della giustizia questo pianeta, riverberando all’unisono con la volontà divina. Quel polline che sarà la nuova civiltà del terzo millennio, quel profumo che sarà il profumo della rivoluzione e della vita che dal cielo spargerà in terra i suoi semi e divamperà dando copiosi frutti. I frutti della realizzazione di ciò che è la vita e dell’evoluzione. I frutti della fine della schiavitù e delle guerre, delle ingiustizie e dell’involuzione. I frutti che daranno pace, porteranno amore, prospereranno nell’unione, diffonderanno Conoscenza e parole di Verità, educheranno l’anima alle gioie dello spirito e si compiaceranno quando il Re del Cielo e della Terra tornerà per raccogliere le messi.

Affidiamoci a Cristo, all’insegnamento che Lui ci ha lasciato e all’antico profeta, a colui a cui il Padre ci ha affidati, per sostenerlo, amarlo come lui ci ama, aiutarlo come lui ci aiuta nel silenzio e nell’umiltà, per onorare con la nostra vita il suo sacrificio che è il sacrificio di Colui che guida i suoi passi e che non ci ha lasciati orfani.

Quello che abbiamo ricevuto è stato il battesimo di fuoco del Padre che ci guida con la sua giustizia, del Figlio che cammina in mezzo a noi e ci mostra il suo amore incondizionato e dello Spirito Santo, Poimandres, che risveglia in noi l’alito di vita che ci ha generati per ridestarci, per farci capire chi siamo e qual è il fine ultimo della nostra esistenza.

Lo spirito di Poimandres è sceso su di noi, ci ha benedetti ed ha ci ha consacrati a Lui. Ha aperto il nostro occhio verso l’infinito invitandoci ad addentrarci sempre più nei vasti segreti che tutelano la Vita.

Non potremo mai dimenticare gli occhi del Figlio dell’uomo che abbiamo visto e in cui ci siamo specchiati con tutti noi stessi, in cui ogni miseria che avevamo è stata lavata e spazzata via dal Suo sacrificio. Non dimenticheremo mai la Sua voce d’amore potente mentre ci imprimeva l’antico sigillo per rinascere a nuova vita e per salvarci ancora una volta e le sue dita che ripercorrevano sulla nostra fronte il segno dell’antico patto, il sacro rito compiuto 2000 anni fa.

Lo Spirito di Verità è disceso su di noi veicolato dall’acqua in cui veniva impressa la Sacra Intenzione del grande Spirito Solare per consentirci di ricordare chi siamo, per permetterci di cavalcare i cieli e toccare le stelle mirando al sacrificio degli Dei, per imitare le gesta e le opere di Colui a cui tutto dobbiamo.

In questo modo ancora di più abbiamo capito che la nostra non è e non sarà mai una vita comune, ne vuole esserlo. Abbiamo compreso che la nostra è un’esistenza che vive tra le braccia dell’amore più grande di tutti gli amori e che cerca la giustizia del Padre. E’ un’esistenza che desidera librarsi nella gloria dei cieli ad imitazione del nostro antico Maestro, il vegliardo che ci guida alla salvezza dello spirito e alla conoscenza, l’antico patriarca che con la sua vita vince la morte, compie l’impossibile, governa gli elementi della natura che rispondono alle sue richieste d’amore e ci mostra come possiamo sempre rialzarci nonostante tutto.

L’antico profeta con la sua vita e il suo sacrificio desidera condurci verso i luoghi che non verranno toccati dall’assurdità del mondo. Desidera risvegliare in noi la nostra reale natura e renderci partecipi dell’estasi dello Spirito Santo che scende su di noi e rinnova tutte le cose, battezzandoci ad una vita consacrata nell’antico patto di Dio per l’Uomo.

Noi che ci siamo compiaciuti al tuo cospetto, noi indegni di fronte a te, abbiamo guardato l’infinito nei tuoi occhi, abbiamo pianto di commozione e gioia per i tuoi gesti lenti che ci imprimevano la benedizione del sacro sigillo, abbiamo rivisto la nostra vita mentre camminavano piano per venire ai tuoi piedi soppesando ogni passo. Abbiamo abbracciato il Figlio dell’uomo ritrovandoci nel tuo abbraccio fraterno che ci ha vinto il cuore e ci ha salvati da noi stessi, dalle nostre paure, dai dubbi e dalle debolezze, dalle illusioni e dalla sofferenza. Abbiamo ricevuto da te la luce che illumina il mondo e tutte le nostre più segrete stanze del buio della materia…Noi indegni al tuo cospetto per chiederti di salvarci ancora una volta e di renderci meritevoli di rinnovare l’antica promessa.

I tuoi occhi non li potremo mai scordati, i tuoi gesti e quanto hai detto ad ognuno di noi non lo potremo mai dimenticare.

Hai avuto parole diverse per leggere dentro ciascuno. Hai mostrato la tua fierezza e la tua grande umanità senza filtri. Ci hai sollevati da terra quando ci siamo inginocchiati. Ci hai mostrato le tue lacrime e la tua fatica per la realizzazione di quanto stavi vivendo. Tutto questo diventerà la forza che ogni giorno ci consentirà di svegliarci al mattino con un senso sempre più forte di voler realizzare ciò che tu ci hai detto e che hai fatto, con la voglia di imprimere nel mondo l’esempio di amore e di giustizia che tu ci hai insegnato.

I tuoi abbracci sono state carezze che hanno curato la nostra anima, la spalla dove abbiamo appoggiato il nostro volto rigato dalle lacrime è stato il giaciglio divino che ci ha consolati dopo il pentimento per tutti i nostri errori e le nostre miserie, i tuoi occhi sono stati lo sguardo del Figlio dell’uomo che ci ha ridato la vita sacrificando la Sua. Il tuo corpo è stato il porto sicuro a cui ogni pellegrino desidera approdare. Le tue mani sono state la nostra ancora per il risveglio dello spirito. La tua gestualità una familiare dimora che ha cullato il nostro essere. Il sacrificio e la stanchezza del doverci liberare dai nostri demoni lo abbiamo visto ed ora desideriamo ancora di più ricolmarti con la più grande gratitudine di cui siamo capaci, imitando l’esempio di chi vive e respira ogni giorno la magnificenza del Cristo.

In quel momento il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo convivevano in te mostrandosi a noi che indegnamente abbiamo acceduto all’antico rito che ci hai impresso con una nuova iniziazione da cui non si torna indietro e che dobbiamo e vogliamo onorare con coraggio, imitando la grandezza ieratica della tua umanità che ha rispecchiato il mondo intero nel dare la vita per la Causa del Maestro che sposiamo.

Per ognuno hai avuto parole di saggezza differenti. Hai consolato le anime affrante, hai preso su di te i mali incurabili dei sofferenti. Hai onorato la singolarità di ciascuno. Hai dispensato abbracci che riverbereranno in noi sino alle future esistenze, hai guardato e scrutato i nostri volti con gli occhi del Maestro che contiene in sé tutto l’universo e i segreti del cosmo. Dall’intensità con cui appoggiavi le tue dita bagnate di acqua salata sulla nostra fronte, al modo in cui ci guardavi e ci mettevi a nudo per risvegliare in noi quel potenziale che tu vedi e che noi neppure conosciamo. Ci hai mostrato ancora una volta la vera natura di chi guida i tuoi passi e personifica il tuo essere.

Abbiamo vissuto l’antico rito di rinascita a nuova vita ma anche il più grande insegnamento che è stata la vittoria sulla morte e sul cedimento per il troppo fare, per aver dato, spogliandoti del tuo io e cedendo il posto alle superiori volontà che interamente ti muovono.

Il tuo cadere esamine dalla forza, la disperazione e la tristezza di tutti noi che ci chiedevamo come poterti aiutare, il tuo sguardo tra cielo e terra proiettato in un altrove che noi non potremmo mai capire e nemmeno immaginare, è stata l’altra grande iniziazione che il Padre ci ha donato. Sofferenti nel vederti cosi e inermi di fronte a tutto questo, ti abbiamo visto rinascere e risorgere a nuova vita. Hai mostrato tutta la tua forza, tutta la tua potenza. Ti sei ripreso, ti sei ritirato su con tutto te stesso. La forza dello spirito e la volontà di vincere la morte e i cedimenti del corpo, solo qualche istante prima esanime, hanno prevalso su tutto. Hai ripreso vigore e forza e come un leone ti sei rialzato. La potenza del Padre ti pervadeva dopo che il Figlio ci aveva impresso il sacro simbolo sulla fronte. Giravi come un leone di autocontrollo tra gli astanti senza parole, scrutavi tutti i nostri occhi, ti fermavi a guardare alcuni con sguardo determinato, forte, pieno di sete di giustizia, quella sete che è stata il motore con cui dalla terra hai ritoccato il cielo e fermandoti hai detto con un voce eterna ad uno dei tuoi figli: ‘Figliuolo devi rialzarti sempre’.

Ci hai mostrato il coraggio della vita, la rabbia di risvegliare l’Uomo dall’oblio per rinascere di nuovo.

Ci hai manifestato tutti i volti dell’insegnamento della realtà. Ci hai reso degni di queste realizzazioni e ci hai fatto rinascere insieme a te dandoci la possibilità per un istante di respirare dal tuo respiro, di sentire come sente il tuo cuore, di vedere come tu vedi, di vivere della tua stessa linfa vitale che muove i tuoi passi, di gioire per avere in noi ciò che è in te.

Proprio quando sei caduto perché hai dato tutto te stesso morendo nel corpo per donare la tua vita per noi, la forza del Padre ti ha fatto rialzare innalzandoci al Cielo insieme a te, gioendo per questo nuovo miracolo.

Grazie Giorgio. Ci stai traghettando verso la vera meta della vita, con forza, amore e determinazione.

Ci stai mostrando il vero volto dell’insondabile Verità che abbiamo sempre cercato, la sinfonia armonica che guida il cosmo.

Tu, che gioisci con la purezza di un bambino per ogni nostro traguardo evolutivo e scalpiti d’amore al nostro fianco quando vinciamo il nostro ego e ci rialziamo dal buio dell’illusione.

Tu, che ci porti verso le alture della montagna dove risiedi e proietti in noi l’ideale creativo per guidarci verso il Sole.

Tu, che con forza ci rialzi quando cadiamo vittime del nostro ego e delle negatività.

Grazie. E ancora grazie per essere strumento del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo che con sacrificio, conoscenza, forza e gioia di esistere ci conduce verso la Meta.

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Ecco gli insegnamenti spirituali che abbiamo ricevuto:

‘’Il segno dell’amore che il Padre ha per noi e della forza della nostra Opera sono i nostri giovani e i bambini che il Padre ci ha dato. Loro sono un segno persino superiore a quello delle stimmate che porto nel mio corpo perché sono la presenza del Padre tra noi.

Andiamo avanti nella rivoluzione. Questa grande ricarica spirituale deve risvegliare dentro di noi tanta rabbia, tanto senso della giustizia e un amore grande tra noi fratelli.

Per favore, non dividiamoci tra di noi! A volte devo rimproverarvi quando avete dei battibecchi. Ma a cosa serve? Il nostro nemico non siamo noi stessi! I nostri nemici non sono i nostri fratelli! I nostri nemici sono i mafiosi, i criminali, i potenti, gli assassini della vita, i corrotti, i venditori di armi… Tra di noi siamo fratelli!

Chi è il più grande sia il più piccolo, è stato detto e cosi deve essere. Chi tra voi ha compiti specifici, vive ispirazioni o contattati con gli esseri superiori deve sviluppare ancora più tolleranza e pazienza con il prossimo.

Ci sono fratelli che a volte non mi comprendono ma io li tollero, non faccio polemica con loro.

Persino fuori dai nostri gruppi ci sono persone, che sono sempre nostri fratelli, che mi insultano. Molti di voi mi chiedono perché non rispondo loro o perché non mi difendo. Io non lo faccio perché non mi devo difendere dai fratelli. Io li ignoro e li perdono.

Se sono in guerra contro l’Anticristo perché devo mettermi in guerra contro i miei fratelli? Io li perdono. E se io perdono i miei fratelli che mi insultano, anche voi che siete amici e fratelli nel cammino di Cristo dovete perdonarvi. Il Maestro aveva detto ‘amatevi come io vi ho amato’. Io oggi vi dico: ‘Amatevi più di quanto io vi ho amato’ e sapete quanto amo ciascuno di voi. Vi dovete amare perché nessuno è perfetto, nessuno è santo. Quello che dobbiamo fare non è dividerci ma attaccare il male con forza e determinazione. Dovete portare avanti questo tipo di accusa contro i mali del mondo e non contro di voi. E poi dovete essere tenaci e insistenti. Non dovete rimanerci male se a volte avete degli insuccessi, se un giorno non viene nessuno alle conferenze o se ancora i gruppi che guidate non sono molto numerosi come voi vi aspettate. Dovete attendere. Ci vuole pazienza. Ci vuole tempo ma intanto nuove persone stanno venendo e si stanno avvicinando al messaggio.

Sapete bene che entrare nell’arca è una scelta perché le arche sono tutte strutturate in un modo per cui se entri devi dedicarti all’Opera e devi cambiare radicalmente la tua vita. Non devi pensare alla tua sistemazione secondo le logiche del mondo. Chi entra nell’arca in quel senso non si sistemerà più perché non sarà più soggiogato alla schiavitù che il sistema ci impone. Quando i nostri genitori ci dicono che dobbiamo pensare al nostro futuro e che dobbiamo sistemarci economicamente, provate a sostituire questo termine con la frase ‘diventare schiavo’ perché è cosi che diventa colui che soggiace al sistema ed accetta le logiche del mondo. Noi non vogliamo lavorare per un sistema corrotto, indebitarci e farci sfruttare per permetterci effimeri beni materiali o una ricchezza sicura sulla Terra che sarà spazzata via nel Regno dei Cieli. Noi non vogliamo essere schiavi. Noi vogliamo essere persone libere, guadagnarci il pane con la fatica come sappiamo fare ma non essere schiavi. Vogliamo invece essere servi di Cristo ma sapete che Lui stesso distingueva gli schiavi dai servi. Lui condannava la schiavitù ed utilizzava il termine servi nelle sue parabole perchè il servo quando amava il padrone diventava uno di famiglia. Per questo Gesù parlava di servi. Lui ripudiava la schiavitù, la logica dei farisei che è la logica del mondo e l’impero romano. Noi dobbiamo ambire a divenire servi di Cristo, essere umili per entrare a far parte della Sua famiglia e del Suo progetto.

Vi amo tanto. Andiamo avanti. Sostenetemi. Sosteniamoci. La battaglia che sto combattendo contro l’Anticristo dipende anche da voi. Fidatevi di me, di noi, dei nostri progetti.

Sentitevi protagonisti nella Vigna del Signore.

Quando al Signore date qualsiasi cosa, quando prestate a Lui la vostra penna, quando date a Lui la vostra mano, la vostra testa, le vostre braccia, i vostri averi, voi state lavorando nella grande vigna che ci ha affidato. Nella vigna vengono impiegate tante anime che ricoprono ruoli diversi ma tutti fondamentali per avere un buon raccolto. Nella vigna ci sono coloro che piantano, chi studia il suo terreno, chi pota le viti, chi le difende dai parassiti, chi da l’acqua, chi raccoglie i frutti, chi indirizza i rami. Vedete quanti sono gli operai della vigna del Signore? Quando lui tornerà desidera ceste piene di uva e la riuscita del raccolto dipende da tutti noi che siamo i suoi operai, ognuno nel suo settore specifico ed ognuno rivestendo il suo ruolo in modo efficiente, umile, amorevole, scrupoloso e con coraggio.

Non fatevi assalire dalla paura perché vi ucciderà. Non abbiate paura di come fare ad arrivare a fine mese, paura per l’economia, per la salute o per le relazioni. Non dovete avere paura! Il Signore penserà a tutto ciò di cui avete bisogno. Non ci mancherà mai nulla se diamo la nostra vita per Lui. Se metteremo da parte i nostri talenti, se saremo avidi nel dispensare e condividere ciò che abbiamo significa che non abbiamo fede in Lui e nelle Leggi della vita che Lui ci ha insegnato. La nostra fede deve farci spostare anche le montagne, come Lui ci ha insegnato.

Dobbiamo essere l’esempio per il mondo. Dobbiamo attaccare le ingiustizie, difendere i giusti, schierarci al loro fianco. Dobbiamo avere il coraggio di accusare i corrotti e i politici disonesti e di combattere il male.

Assumetevi sempre la responsabilità delle vostre azioni. Quando fate qualcosa di buono ma poi vi pentite, siete uomini. Questo non importa ma dovete avere il coraggio di assumervi le vostre responsabilità. Non scaricatele verso i vostri amici o i vostri fratelli. Non pentitevi mai se avete fatto del bene.

Io sono felice che voi state crescendo nella Vigna del Signore. Sono felice dei vostri successi nell’Opera perché sono i nostri.

Rimaniamo sempre uniti perché le cose che stanno per accadere faranno tremare le vene ai polsi all’umanità. Non abbiate paura! Accadranno eventi catastrofici, gravi ed irreversibili ma noi dobbiamo continuare ad operare come stiamo facendo senza paura.

La paura busserà ai vostri cuori ma voi non apritegli! Arriverà la paura di ammalarvi o di finire in mezzo alla strada ma se rimarremo uniti e continueremo a stare insieme non vi accadrà nulla. Non perderete la salute e l’economia non vi mancherà. Il Signore ci apre sempre una via se ci affidiamo a Lui ma se ci prende la paura Lui non ci potrà aiutare e nemmeno io. Il Signore non vi darà la possibilità di comunicare con me. Sapete che io per voi ci sono sempre e che vi rispondo sempre ma se avrete paura di perdere tutto o di ammalarvi questo non accadrà. Lui tutelerà anche la nostra salute se lo serviremo. Nella mia vita mi sono sempre affidato e non mi è mai accaduto nulla di tutto questo.

Dovete realizzare che noi siamo già ricchi perché abbiamo incontrato la Verità che ci ha liberati.

La mia ricompensa più grande in questa vita e in questa società malata sono i miei figli che seguono questo cammino e che mi appoggiano con le loro attività.

Il regalo più grande che potevate farmi oggi è essere venuti tutti insieme qui e avermi portato i vostri bambini. Dove ci sono i bambini c’è Dio.

Siamo qui di fronte alla statua della Vergine Santissima per commentare quello che abbiamo vissuto quest’anno.

E’ stato un anno intenso, pieno di attività e di esperienze. È stato anche un anno tragico perché per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale tutta l’umanità ha ricevuto un segno che è stato sottovalutato da moltissimi, sopravvalutato da altri ma nessuno ha preso in seria considerazione quello che è avvenuto con il coronavirus, tranne pochi e noi siamo tra quelli.

La Santa Madre a Fatima aveva annunciato dei segni e questo diciamo che è l’inizio di tanti fatti e di eventi che dovranno accadere.

Noi siamo qui perché vogliamo servire Cristo attraverso i messaggi della Santa Madre.

Non annuncio incontri di preghiera di fronte alle statue della Madonna perché Lei, la Madre di Cristo, desidera essere servita con l’azione. Non siamo qui per chiedere alla Madonna aiuti economici, beni materiali per noi e per i nostri figli o guarigioni. Noi siamo qui per chiedere alla Madre Santissima che ci assista nell’Opera di servizio che abbiamo promesso di compiere fin dal 1989 e ancora prima quando tutto è iniziato nel 1952 alle pendici dell’Etna con Eugenio Siragusa.

Ringraziamo la Madre Celeste.

Dobbiamo cercare di avere fede. Ma che cos’è la fede?

La fede è fare quello che ci dice il Cielo anche senza capire. Avere fede non significa disquisire mille volte su ciò che ci viene detto di compiere e perderci nei pensieri e nei meandri della mente. La fede è fare quello che dice il Cristo senza capirci niente e compierlo. Quando Gesù ha detto: ‘Se avrete fede pari a un granellino di senape, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile’, qual è la formula matematica o l’equazione con cui si riesce a spostare una montagna? Per questo vi dico che la fede è mettere in pratica il volere divino senza capirlo perché nel momento in cui lo realizziamo e cerchiamo di capirlo impiegando ore ed ore a pensare poi non lo facciamo o veniamo colti dal dubbio.

Quando la Madonna mi disse di andare in Russia a parlare al Presidente di allora e mi disse anche che dovevo divulgare il Suo messaggio nelle televisioni, io ho avuto fede e sono andato. Pensate che ero solo un ragazzo di 27 anni e venivo da Sant’Elpidio dove avevo un negozio di calzature. Sono andato senza capire e mi sono affidato. Ho parlato con Gorbaciov e sono stato ospite della televisione russa dove 120 milioni di telespettatori hanno seguito quello di cui parlavo.

Non dobbiamo farci cogliere dal dubbio. Dobbiamo avere fede e fidarci dei programmi che il Cielo ha per noi.

Anche se mi sento un miserabile, ho promesso alla Madre Santissima che non mi tirerò indietro. Ho deciso di provocare coloro che vogliono uccidermi. Ho deciso di andarli a cercare, di annientarli denunciando ciò che fanno. Ho deciso di lottare contro il male e di accusare i potenti del mondo, la mafia e coloro che schiacciano questo Pianeta. Voglio stanare chi desidera ucciderci per farci tacere. Vi confesso che non lo so se andrò incontro alla morte ma la cercherò. Desidero cercarla perché voglio morire martire per Cristo. Non voglio morire di vecchiaia. Voglio morire sulla strada, sul selciato, voglio stare con gli ultimi, con gli straccioni, non voglio possedere nulla, voglio stare senza soldi, vivere di elemosina come ha fatto Cristo. Voglio fare come Lui. Dobbiamo fare come Lui.

Mi considero un privilegiato perché ho tutti voi fratelli. Voi siete la mia forza. Voi siete la certezza che sto combattendo la giusta battaglia. Voi che di notte mi incontrate per strada per darmi una mano per vestirmi, per darmi da mangiare, per accompagnarmi.

Noi siamo una famiglia rivoluzionaria. Noi portiamo la rivoluzione nel mondo. Noi siamo la novità. Noi facciamo la differenza perché vogliamo un mondo migliore.

Non vogliamo questo regime di violenza, apatia e indifferenza. Noi vogliamo combattere contro tutto questo.

Non sappiamo il giorno e l’ora in cui rintonerà Cristo. Lui dice presto ma a noi questo non deve interessare. Che sia domani o fra qualche anno questo non importa. Noi dobbiamo comunque continuare a servire questa Causa sapendo che lui tornerà per questi bambini e li accoglierà tra le sue braccia.

Non sappiamo il giorno preciso in cui tornerà ma sappiamo che Lui ci invita ad innamorarci di questa Causa e vuole che noi amiamo la Causa come noi amiamo Lui. Desidera che per questa Causa siamo disposti a dare la vita.

Non c’è vita in questo mondo senza lotta. Non c’è vita in questa società effimera ed indifferente.

Non c’è vita in questo mondo se non combattiamo per chi non ha niente, per chi non ha voce, per chi è nella giustizia e ricopre un’autorità per combattere il male e viene perseguitato, deriso, isolato e minacciato di morte. Noi dobbiamo essere presenti al fianco dei giusti. Dobbiamo essere loro servi perché loro sono stati mandati da Dio sulla terra e noi che conosciamo la Verità dobbiamo riconoscerli dai loro frutti e dobbiamo essere pronti a difenderli.

Noi non siamo maestri. Non siamo guide. Noi siamo testimoni. Noi siamo testimoni della Verità quindi non abbiate paura. Non abbiate paura perché non dovete attendere che Cristo torni perché Lui è già tornato. Lui è già qui in mezzo a noi. Lui ci ha detto ‘Non vi lascerò orfani’. Egli è qui per servire. E’ il nostro servo. Egli è qui in mezzo a noi e ha detto: ‘Lasciate che i bambini vengano a me’.

Il Figlio dell’uomo è in mezzo a noi con la spada della giustizia di Dio. Ma Lui non è un religioso. Non è un sacerdote. Egli è una voce di uno che grida nel deserto. Quindi non abbiate paura. Qualsiasi cosa fate per questa Causa non aspettatevi applausi o sorrisi ma vi sarà restituito cento volte di più di quello che date. Se date un figlio Dio ve ne darà dieci, se date un braccio Dio ve ne darà due più forti di quelle di Sansone, se date i vostri occhi per questa Causa fino a diventare ciechi, Dio vi darà gli occhi dell’Arcangelo Michele, gli occhi della giustizia che vedono in tutto l’Universo. E se vi taglieranno la lingua per la Causa Dio vi darà una lingua a due tagli, quella della giustizia e dell’amore arricchita della Conoscenza.

Dobbiamo dare la nostra vita per la Causa, dare tutto per Lei e finché avremo respiro dovremo gridare, piangere, gioire, morire per l’unica cosa che ci rende davvero vivi.

La nostra lotta contro il male a Palermo, qui in Italia, in Sud America e in tutto il Pianeta deve essere la priorità sulla Terra per non morire di ipocrisia. Siamo un unico corpo con chi insieme a noi vive la lotta contro il male per un mondo migliore. Il nostro sogno è quello di poter arrivare ad essere un unico corpo in tutto il mondo e di unire tutte le realtà che operano a favore della vita per smascherare gli assassini e i criminali, per sostenere i giusti e la vita, per diventare noi l’alternativa nel mondo. Sancire cosi la fine delle religioni per rendere come unica religione la rivoluzione infiammando d’amore gli uomini e spazzando via il male che rende schiavi e corrompe le anime portando sofferenza a miliardi di esseri umani. Dare tutto per questa Causa finchè avremo respiro.

Voi bambini mi darete testimonianza.

Grazie a tutti con amore infinito grazie’’

Maestro, facci essere degni di averti incontrati, di ciò che i nostri occhi hanno visto e di quello che le nostre orecchie hanno udito.

E’ davvero impossibile poter trovare le parole giuste per descrivere quanto abbiamo vissuto insieme. Spero che un po’ della grandezza da cui siamo stati invasi possa risvegliare nei cuori di tutti coloro che leggeranno la Luce che ci ha toccati e ci ha fatto rinascere a nuova vita. La Luce del mondo.

Francesca Panfili

21 agosto 2020

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