DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 26 NOVEMBRE 2019:
VIDEO E FOTO DI SFERE DI LUCE DI MARCO MARSILI.
HO GIÀ DETTO CHE I GIOVANI INIZIATI DEGLI ESSERI DI LUCE SONO GIÀ VIVI E OPERANTI. NON AVEVO TORTO.
LEGGETE E OSSERVATE ATTENTAMENTE.
IN FEDE
G.B.
26 Novembre 2019
25 NOVEMBRE 2009 – 25 NOVEMBRE 2019:
DIECI ANNI DI GRATITUDINE AI SIGNORI DELLA FIAMMA
25 Novembre 2019:
Giorgio B. è con noi amici di Gubbio con la sua famiglia (che nel mio cuore è come se fosse anche la mia famiglia!) in questa data per me tanto importante in cui ricorre l’anniversario della mia prima esperienza ravvicinata con i Signori delle Stelle presso la montagna sacra della città. Non avevamo programmato di trascorrere insieme questo anniversario, è “solo una fortunata coincidenza” che Giorgio sia qui in questo giorno, o meglio una di quelle Programmazioni superiori che spesso ci appaiono casuali ma che invero segnano l’incedere secolare e millenario di certe piccole-grandi circostanze capaci di marcare con il fuoco dello spirito le fasi fondamentali della nostra esistenza.
Devo ammettere che qualche tempo fa mi ero rivolto ai nostri maestri dello Spazio chiedendo per questo giorno un “segno speciale” per farmi capire se Loro sono soddisfatti del mio comportamento. Non è raro che io abbia dei dubbi sul mio modo di fare, non è raro che mi senta indegno di collaborare alla Loro grande Opera su questa Terra… il solo pensiero mi fa tremare d’emozione, il senso di responsabilità è sovrumano e, siccome sono molto severo con me stesso, a volte mi capita di dubitare sul buon esito dei miei compiti. La presenza di Giorgio e della sua famiglia insieme ai miei amici… avrei potuto desiderare un “segno speciale” migliore di questo? E, come se non bastasse, poco prima di ripartire, nonostante i centomila impegni, Giorgio ha trovato il tempo di recarsi con noi sulla montagna, proprio dove il 25 Novembre di dieci anni fa ho vissuto l’esperienza che ha cambiato per sempre la mia vita.
L’incontro ravvicinato ebbe luogo nel 2009, in una zona poco distante dalla basilica che ospita il corpo incorrotto di Sant’Ubaldo, la quale sorge sulle vestigia di un tempio arcaico dedicato all’antico Padre Giove. È un luogo molto speciale. Nella Divina Commedia Dante vi dedica una terzina del Paradiso, nell’incipit del panegirico su San Francesco che il sommo poeta fa pronunciare a San Tommaso d’Aquino:
Intra Tupino e l’acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d’alto monte pende,
onde Perugia sente freddo e caldo
da Porta Sole; e di rietro le piange
per grave giogo Nocera con Gualdo.
Di questa costa, là dov’ella frange
più sua rattezza, nacque al mondo un Sole,
come fa questo talvolta di Gange.
Però chi d’esso loco fa parole,
non dica Ascesi, ché direbbe corto,
ma Orïente, se proprio dir vuole.
Tra Tupino e l’acqua che scende dal colle scelto dal beato Ubaldo [Sant’Ubaldo, Patrono di Gubbio], fertile pendio che discende dal monte, da cui Perugia riceve il freddo e il caldo dalla Porta Sole, e dietro al monte, Nocera e Gualdo subiscono l’influenza del monte. Da questa parte, in cui il pendio è più lieve, nacque un Sole, San Francesco, come quando il Sole sorge dal Gange.
In questa zona, il 25 novembre dell’anno 2009, tra le ore 18:30 e le 19, i Signori delle Stelle vennero a trovarmi comparendo come meravigliose luci pulsanti presso il boschetto sacro situato ai piedi di un’antica rocca, costruita oltre diecimila anni fa dai discendenti di Atlantide, la quale è posta in allineamento astronomico con la Stella Polare. Le meravigliose luci celestiali scesero fino alla strada dov’io mi trovavo in compagnia del mio amico lupo, Nagual.
In quel periodo ero già pieno di fervore, stavo studiando gli insegnamenti trasmessi da Eugenio Siragusa e non conoscevo ancora Giorgio. Nel cuore sentivo accendersi quel fuoco che ancora arde in me: la sola ed unica ragione che mi fa aprire gli occhi ogni mattina. In quella occasione mi ero rivolto ai maestri cosmici chiedendo un segno chiaro e inequivocabile: «Maestri dal dolcissimo sguardo, Signori della Fiamma! Se ciò che insegna Eugenio Siragusa è vero, se davvero mi state ascoltando, allora mostratevi ai miei occhi, perché se io stasera vi vedrò con questi occhi, dedicherò a voi tutta la mia vita!»
E davvero Loro si mostrarono e si avvicinarono a me. Caddi in ginocchio piangendo di gioia dinnanzi alla dolcissima maestà di quella divina visitazione. Era tutto vero. Fissai lo sguardo nelle luci celestiali e ricevetti un flusso di immagini-pensiero che trasformò immediatamente la mia personalità. Da quel giorno la mia vita è cambiata per sempre. L’incontro ravvicinato con le luci del cielo fu una vera e propria iniziazione che segnò il principio di profonde trasmutazioni interiori, che tutt’ora mi impegno a portare avanti con enormi ed entusiasti sacrifici… quanto è difficile “rinunciare al mondo”!!!
Alcuni mesi dopo quell’evento strabiliante, nel corso dell’estate 2010 mi recavo spesso e volentieri ad osservare il cielo in cerca dei Viandanti delle Stelle: ponevo domande e ricevevo le Loro risposte tramite flash luminosi e sorvoli di cosmonavi. Grazie a questo primitivo sistema di comunicazione, fui guidato ad imbattermi in un vecchio principe degli antichi giorni, un anziano signore dalla barba bianca che incontrai in modo misterioso nella città di Assisi. Egli mi parlò benevolmente dei popoli delle stelle e mi consigliò di recarmi ad un convegno per ascoltare le parole di colui che sarebbe presto diventato il mio mèntore: Pier Giorgio Caria. A sua volta Pier Giorgio, che amai fin da subito, con fraterna pazienza mi fece conoscere Giorgio Bongiovanni. Conoscere Giorgio fu come immergermi in una galassia di luce. Benedico il giorno in cui le sue mani profumate di rosa hanno stretto le mie per la prima volta. Giorgio è il mio maestro, il maestro che avevo sempre cercato fin dalla giovanissima età studiando le filosofie spirituali di mezzo mondo e arrischiandomi nei meandri delle esperienze interiori più disparate, tanta era la mia sete di Verità… e questa sete viene saziata ogni giorno all’arcana Fonte della Scienza Spirituale che Giorgio e Pier Giorgio rappresentano, alimentando la crescita della mia anima con la quintessenza di tutte le filosofie più sublimi, con la “Verità del Tempo di tutti i tempi, e con l’esempio vivente di una aristocrazia spirituale che spero un giorno di poter realizzare pienamente.
Tale concatenazione di eventi fu segnata anche dalla comparsa di un cerchio nel grano nella mia città natale, proprio il giorno prima di incontrare Giorgio per la prima volta: era un agroglifo composto da due cerchi, uno dei quali sormontato da un triangolo, uniti da una linea retta. Questo simbolo significa “comunicazione dal Cielo alla Terra”.
Insomma, quel 25 novembre 2009 è stato l’inizio della mia “vera vita”… quella sera io mi sono sentito come se venissi al mondo per la prima volta.
Ebbene, dieci anni dopo eccomi qui sull’amata montagna in compagnia di Giorgio ed altri amici e Fratelli spirituali, che condividono il cammino di conoscenza e azione sociale che portiamo avanti sette giorni su sette tra mille sacrifici e mille e mille gioie. Prima di arrivare sulla montagna, un meraviglioso arcobaleno sembrava benedire il cammino, e al nostro arrivo le nuvole sopra di noi (SOLO quelle sopra di noi!) si sono diradate mentre il cielo azzurro formava l’immagine di una croce che in pochi secondi si è tramutata in un’aquila dalle ali spiegate. Agli occhi di chi sa Vedere, anche questi sono Segni.
Dopo aver ripercorso con la memoria gli avvenimenti di dieci anni fa, ci siamo salutati e ognuno è andato per la sua strada con la promessa di tornare lassù ancora una volta insieme.
Tuttavia sentivo dentro di me che la giornata aveva in serbo ancora qualche sorpresa. Nel pomeriggio sono tornato da solo sulla montagna per rievocare le emozioni di dieci anni fa, alla luce di tutte le esperienze che ho vissuto da quel fatidico giorno sino ad oggi. Sapevo che i Fratelli dello Spazio erano presenti… Loro sono SEMPRE presenti. Così ho pensato di tenermi pronto ad immortalare una Loro eventuale visita. Ho atteso per quasi tre ore… appena calata la notte, ecco muoversi nel cielo una moltitudine di sfere luminose. Ero felicissimo, ma erano troppo alte perché la videocamera potesse inquadrarle nel buio. Ad un tratto, proprio nella stessa zona di dieci anni fa, una grande sfera splendente come il sole è sbucata da dietro la boscaglia e si è diretta verso di me nel silenzio più assoluto, lentamente, a bassa quota. Nonostante la trepidazione, sono riuscito a trasmettere un messaggio telepatico verso l’oggetto luminoso: “Fratelli, abbassatevi ancora di più, così potrò filmarvi!” Passando sulla mia verticale, la luce si è quasi fermata… un’emozione indescrivibile. Poi, riprendendo a muoversi, è scesa di quota e così ho potuto filmarla per quasi un minuto, mentre la mia anima vibrava di una gratitudine lunga dieci anni.
Poi, un carosello di luci meravigliose ha sorvolato la zona ad alta quota per circa mezz’ora, incoronando l’indimenticabile anniversario con un senso di potenza mista a soavità che non riesco a descrivere.
Voglio evidenziare che alla fine di tutto, sono arrivati tre o quattro aerei militari che per oltre quindici minuti hanno perlustrato da cima a fondo tutto lo spazio di cielo interessato dai sorvoli delle cosmonavi. Questo vuol dire che certissimamente i militari possiedono dei radar capaci di individuare questi “UFO”, anche se si tratta di oggetti volanti di natura luminosa, cioè energetica, e non soltanto materiale. La stessa cosa era accaduta dieci anni fa, in modo ancora più “invasivo”: ricordo perfettamente che allora uno dei vari jet militari scese a quota talmente bassa da far vibrare tutta la boscaglia.
Ad ogni modo, si tratta solo di vani tentativi di controllo, giacché la Confederazione Interstellare non può essere ostacolata da nessun mezzo terreno.
Penso che quanto accaduto in questo anniversario segni l’inizio di un nuovo periodo di collaborazione con i Viandanti delle Stelle… sono convinto che se terrò Fede alla promessa di dedicare la vita a Loro, continueranno ad accadere cose meravigliose che mi coinvolgeranno in prima persona. Con questa speranza nel cuore, sempre a maggior gloria di Dio e sempre per il massimo Bene di tutti, oggi rinnovo la promessa verso Coloro che dieci anni fa trasformarono la mia vita in un’avventura gloriosa e inimmaginabile. Grazie maestri dal dolcissimo sguardo! Vi prego, perdonate le mie miserie e continuate sempre a guidarmi sulla via della grande Verità!
Con amore vero,
Marco Marsili
29 Novembre 2019